Mino Milani
La guerra sia con me
Milano: Mursia, 2005
Puoi aggiungere commenti nell'edizione corrente. Cercala qui.
1H, Liceo P. Levi di Montebelluna, Treviso
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Ho apprezzato che non è un testo tipicamente religioso ed è perfettamente inquadrato nel periodo storico in cui si svolge la vicenda: il Medioevo. Vengono descritti con precisione borghi fortificati e monasteri, si parla di compagnie di ventura, di pellegrini e, nella seconda parte del libro, fa da padrone lo spauracchio della peste.
Non c'è un qualcosa che proprio non mi sia piaciuto, ma forse avrei "tagliato" un po' la parte dove parla del dilagare della peste e degli aiuti portati da Rocco.
Se dovessi associare una colonna sonora, sceglierei "O Fortuna", un andante di un anonimo del XIII secolo.
Lo consiglio come lettura a chi non è un superficiale, a chi riesce a commuoversi di fronte ad un legame indissolubile tra un uomo ed un cane ed a chi crede, come me, che non esistano barriere di alcun genere per conquistarsi il Paradiso.
L'eroe della storia è Rocco, figlio insoddisfatto di un ricco mercante di stoffe. E' un personaggio molto complesso: alterna momenti di forza e di debolezza, a volte è indeciso ed insicuro ed a volte, invece, assume la funzione di una guida, di un "faro" per i disperati.
Nella mia mente associo questo racconto a quello della vita di San Francesco, perchè ha una dinamica molto simile.
Il romanzo è ricco di riflessioni ed il linguaggio è semplice e scorrevole, tanto da far venir voglia di arrivare velocemente alla fine.
E' molto commovente.
Anche lui ha bisogno di aiuto e, quello materiale, lo trova in Argo, il cane fedele mandato da Dio.
E' nella seconda parte del libro che il protagonista scoprirà di essere stato, fin dall'inizio, un semplice esecutore di un progetto di Dio, che l'aveva spinto a lasciare la sua casa per salvarlo dal diventare ricco, lo aveva mandato fra i mercenari perchè conoscesse la crudeltà che causa la miseria umana ed aveva guidato la falce che lo aveva ferito all'inguine perchè avesse sempre con sè un segno della sua presenza.
o che collegherei a questo libro e perché
Sylvia
voto: Molto bello