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2H, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Di questo libro ho apprezzato soprattutto le illustrazioni, infatti sono molto semplici ma capaci di concentrare il lettore sugli orrori più tremendi dell’Olocausto. Inoltre Spiegelamn è riuscito a proporre uno dei temi più complessi e importanti della storia del novecento attraverso un metodo non convenzionale come il fumetto.
Avrei comunque preferito che l’autore sviluppasse maggiormente il suicidio di Anjia, poiché le cause non sono chiare; anche se riconosco che non ha molta attinenza con la seconda guerra mondiale.
La canzone che assocerei al romanzo di Spiegelman è “S.O.S.” dei Good Charlotte. Nel brano musicale l’autore chiede aiuto al prossimo per affrontare i problemi della vita quotidiana, non ha paura di ammettere le sue debolezze. Proprio come Vladek che durante la guerra ha domandato aiuto di porta in porta senza egoismo e molto discretamente.
Consiglio questo libro a lettori che amano i fumetti con trame complesse, a coloro che si interessano di razzismo e dell’Olocausto e a quelli che prediligono l’azione alla descrizione.
Nel romanzo ci sono numerosi paladini. Il primo è Vladek Spiegelman, il padre del narratore. Durante la guerra ha mostrato un grande coraggio, prudenza e freddezza; non si è lasciato prendere dal panico ed e riuscito a supportare anche la sua compagna Anjia. Con la vecchiaia però il carattere di Vladek è notevolmente mutato, trasformandolo in una persona estremamente attaccata al denaro ed egoista. Il secondo eroe è Art Spiegelman, che ha avuto il coraggio di ricostruire un rapporto con il padre nonostante la lontananza e la personalità complessa del genitore. Non lo ha mai abbandonato durante la malattia raggiungendolo persino in Florida. In questo libro possiamo anche trovare un eroe malvagio, Mala. Secondo me, la nuova compagna di Vladek non ama il marito ma soltanto i suoi soldi; tratta con freddezza il compagno anche dopo l’infarto. Comunque bisogna riconoscere che Mala non si è voluta presentare come la nuova Anjia e questo dobbiamo apprezzarlo. Anjia è l’ultima eroina. Nonostante tutte le disgrazie che l’ hanno investita, lei non ha mai abbandonato Vladek, ha avuto la forza di avere un altro figlio.
Gli altri libri che mi sono venuti in mente leggendo “ Maus” sono i seguenti:
o che collegherei a questo libro e perché
-“L’isola in via degli uccelli” di Uri Orlev
-“ Il rogo di Berlino” di Helga Schneider
-“ Lasciami andare madre” di Helga Schneider
-“I diario di Anna Frank”
-“Il terrore nazista” di Eric A. Johnson
-“Il giardino dei Finzi-Contini” di Giorgio Bassani
Sig.ra Madden
voto: Molto bello