Willy Russell
Il ragazzo sbagliato
Milano: Rizzoli, 2002
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2A, Liceo Scientifico A. Righi, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Il libro in generale mi è piaciuto molto: la storia è molto molto avvincente e mi ha preso in una maniera incredibile. Alcuni personaggi poi sono davvero fenomenali: la nonna (l'anziana più giovane di cui abbia mai letto!), il "nuovo" preside delle scuole elementari che frequentava il protagonista (ossessionato dall'odio anche per il minimo comportamento che uscisse un attimo dallla convenzionalità : lo avrei preso a botte), Norman e Twinky, i migliori amici del protagonista, la madre, quella meravigliosa dottoressa Janice, lo sconosciuto padre (in cui mi sono decisamente riconosciuta), e moltissimi altri!
Il primo capitolo mi ha lasciato un po' spiazzata: non mi aspettavo che cominciasse in quel modo; diciamo che l'inizio non valeva tutto il romanzo e che leggendolo non vedevo l'ora di passare avanti, al racconto veramente interessante.
Non sono sicura: probabilmente qualche canzone di Jackson Browne (in particolare "Cocaine" e "The road") e nei momenti più terribili "Dentro la scatola" di Mondo Marcio (ho cambiato un po' latteralmente genere...)
A dei lettori giovani, persone che a volte si sentono incompresi, non capiti, mai creduti e che sospettano di avere dentro di loro una vena di follia (e chi non ce l'ha ;)?); a persone che vedono la bellezza nella diversità .
La sua è una voce vera, fuori dal coro: amo il suo modo tutto particolare di vedere le cose e soprattutto di raccontarle (narra la sua storia in prima persona). Mi sono anche immedesimata parecchio in lui in certi momenti, capisco come dev'essersi sentito, trattato in tutto e per tutto come un caso sociale solo per colpa di uno stupidissimo incidente in cui è stato preso in mezzo... La cosa più strabiliante è stata la sua capacità di farmi viaggiare con lui nei suoi ricordi, di farmi conoscere il suo mondo e le persone che lo hanno circondato nel corso di tutta la storia, di farmi provare le sue stesse simpatie e antipatie, i suoi sentimenti e i suoi stati d'animo... In parole povere, me lo sposerei:D.
Ho soltanto immaginato i personaggi con volti di varie persone che conosco, come faccio di solito quando leggo un libro; non mi sono mai venuti in mente fumetti, altri libri, immagini e altro che potrei collegare a questo libro...
Lo stile è autentico, giovanile, sincero: PROBABILMENTE è LA COSA CHE HO APPREZZATO DI PIù DI QUESTO ROMANZO, VISTO COM'è IN GRADO DI RACCONTARE QUESTA STORIA in modo assolutamente coinvolgente: Il narratore protagonista purtroppo ogni tanto (ma la cosa tuttavia non mi dispiace) nel raccontare alcuni eventi importanti (come l'incidente con cui ha cominciato la sua avventura), ne considera tutte le cause e tutti gli effetti, riempiendo pagine e pagine di libro con discorsi trasversali che servono sì a spiegare ma sono talmente lunghi che si rischia di perdere la pazienza e il filo del discorso- filo che per fortuna l'autore è abile a ricostruire...
E poi devo dire... In alcuni punti il narratore la fa davvero troppo lunga...
o che collegherei a questo libro e perché
Dygel
voto: Molto bello