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IL, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Devo dire che l'episodio letto è un capolavoro del "Re del brivido", ma la cosa che mi ha colpito di più è stata lo stile: incalzante, descrittivo, che si ferma molto sui particolari, ma non troppo. Inoltre ho apprezzato l'ambientazione della storia: questa enigmatica cittadina, nel Maine, Castle Rock, dove tutto può succedere.
La vicenda narrata è secondo me una delle migliori di Stephen King, ma non ho apprezzato il linguaggio usato nei dialoghi, a mio avviso troppo volgare: gli adolescenti partecipi della vicenda discutono spesso utilizzando termini molto scurrili .
Se dovessi mettere una colonna sonora a questa storia sceglierei senza dubbio "Hallelujah" di Jeff Buckley. Questa musica caratterizzata da toni molto caldi e un ritmo rilassato, si addice perfettamente alla vicenda.
Questo romanzo è indirizzato a tutti gli amanti del "Re del brivido" e a tutti coloro che adorano il genere horror, anche se in questa vicenda prevale più uno spirito di avventura. Il linguaggio non è difficile, eccetto talune parole, per cui può essere letto da un pubblico di ragazzi di scuola media e liceo.
La frase che mi ha impressionato di più e la quale mi ha visto in un certo modo anche partecipe è stata: "Le cose più importanti sono le più difficili da dire, perché le parole le rimpiccioliscono. È difficile che un estraneo provi interesse per le cose belle della tua vita".
Nel corso della lettura mi sono sovvenute immagini circa l'ambientazione della storia, poiché lo strabiliante stile di King ci permette di renderci partecipi alla vicenda e di viverla da spettatori, come se fossimo a teatro.
o che collegherei a questo libro e perché
Mauri94
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