Joseph Sheridan Le Fanu
Carmilla
Milano: Mondadori, 1998
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2C, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
La cosa migliore a mio parere sono le descrizioni del tetro paesaggio dell'Europa dell'est, dove natura selvaggia e superstizione hanno ancora il sopravvento sulla modernità . Mi sono piaciute molto anche le descrizioni delle due ragazze e degli strani comportamenti di Carmilla, durante i suoi attacchi di passione morbosa per la giovane compagna.
Non c'è niente che non mi sia affatto piaciuto, ma ho notato che in alcuni momenti l'intreccio tende a essere un pò prevedibili. Certo questo è l'effetto che il romanzo ha su di noi lettori del XXI secolo, dopo aver letto tutti i racconti di vampiri (ad esempio il leggendario Dracula) che Carmilla ha anticipato. Probabilmente un lettore contemporaneo a Le Fanu avrebbe trovato molto più arduo riconoscere gli indizi del vampirismo nello strano comportamento di Carmila, ma per me è stata una rivelazione piuttosto immediata che ha tolto gran parte della suspance al romanzo.
Questo libro mi ricorda ambientazioni gotiche e spettrali quindi sceglierei "Hallowed be thy name" degli Iron Maiden.
Lo consiglio senz'altro a chi ama le storie gotiche e il sovrannaturale ma non cerca sensazioni troppo forti. Lo stile del libro resta pur sempre abbastanza pacato, e anche se a mio parere questo conferisce un gradevole tocco ottocentesco alla vicenda, a qualcuno potrà sembrare noioso.
Le eroine dei racconti dell'orrore non brillano mai per astuzia e prontezza di riflessi, si sa, ma in questo caso la protagonista del libro mi è parsa davvero una sprovveduta. Non solo non si accorge che la sua incantevole ospite è in realtà una vampira, ma continua a concerderle illimitata fiducia nonostante le sue strane abitudini. A parte questo lato del carattere Laura mi è abbastanza simpatica, in quanto si tratta di una ragazza educata e intelligente del tutto a adeguata allo stile del romanzo.
Essendo un'accanita lettrice di romanzi gotici e storie dell'orrore questo romanzo mi ricorda tantissime storie di vampiri lette in precedenza. Ma la somiglianza più grande l'ho ritrovata con il celebre Dracula di Bram Stoker, sia nello stile che nella trama in sè. Stranamente questo libro mi ha fatto pensare a una versione macabra e insanguinata dei romanzi della Alcott, forse per il tema dell'amicizia tra le due ragazze, in un caso puro ed innocente, nell'altro quanto di più abbietto si posso immaginare.
o che collegherei a questo libro e perché
voto: Molto bello