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1i, Liceo Classico Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Il racconto è di una semplicità incredibile, ma solo apparente. In realtà racchiude al suo interno più significati di quanti se ne possano cogliere dopo una prima lettura.
Personalmente conoscevo già l'autore, poichè avevo già letto numerosi suoi romanzi; forse quindi ero un pò prevenuta, ma mi aspettavo più horror e meno psicologia.
Come colonna sonora utilizzerei "Lollipop" delle Chordettes perchè è una canzone che andava molto di moda allora e poi è fresca, senza un'apparente senso e divertente: come dovrebbero essere dei ragazzini.
Lo consiglio a tutti i fan di Stephen King: a quanto pare il re dell'horror è capace di descrivere tutto!
"Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cuoi si vergogna, poichè le parole le immiseriscono. Ma è più che questo, vero? Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciatoi per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portare via."
Questo racconto mi ha ricordato la canzone "Stand by me" di John Lennon; ispirata all'omonimo film, tratto dal libro stesso.
Ovviamente, però, anche a quelli che non conoscono ancora questo autore, perchè come inizio non è affatto male.
Questo pezzo del racconto è la parte che preferisco. Le ragioni sono molte, ma la principale è che le parole utilizzate dall'autore sono perfette per spiegare quella situazione.
o che collegherei a questo libro e perché
Mi piace molto perchè me lo ricorda: mi immagino questi ragazzini, spaventati, stanchi e spaesati che camminano sotto il sole lungo le rotaie, alzando nuvole di polvere al loro passaggio.
gera
voto: Molto bello