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2L, Liceo Siotto Pintor, Cagliari
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
ricorderò questo libro soprattutto per lo stile originale e affascinante di Clementi: credo che la sua "poetica" consista in qualcosa di più di una dote naturale:ha una capacità di descrivere le situazioni in cui si trova, e di far emozionare il lettore come pochi altri.
in ogni buon romanzo che si rispetti l'elemento dell'amore deve essere presente, per sottolineare l'umanità dei personaggi e per rendere gli eventi più quotidiani e reali possibile. l'unico accenno in proposito riguarda Vittoria, batterista dei Massimo Volume, ma non lo reputo sufficiente.
uomini soli_the Pooh
questo è un libro per grandi amanti della lettura poichè vi sono diverse frasi che non potrebbero essere comprese a fondo da una lettura superficiale o che comunque andrebbero riviste più volte, inoltre i contenuti sono fin troppo profondi e complessi per essere compresi da un lettore superficiale in tutta la loro grandezza.
il protagonista di questo romanzo meriterebbe un libro solo per spiegarlo, ma non mi dilungherò più di tanto, in sostanza rappresenta quei volti delle nostre esistenze che tendiamo a nascondere, che non siamo ancora riusciti a contrastare. un'infanzia rubata, contrassegnata da angoscia, inquietudine e lacrime trattenute per non interrompere i silenzi di una famiglia privata del suo "capo". un' adolesceza difficile trascorsa errando per diverse strade, quasi sempre sbagliate. una via passata a rincorrere qualcosa che prima o poi si dissolve. e ritrovarsi al punto di partenza,ma non meno coraggio di andare avanti.
non vorrei peccare di presunzione, ma quando il protagonista afferma che senza scrivere, senza quell'unica possibilità che ha di rendere accettabili le cose, tutto quello che vive gli sembra opaco, mi sembra di rivedere me stessa.
ma anche la miscela di autobiografia e invenzione,sapientemente amalgamata in modo quasi impercettibile, è uno dei punti forti del libro e uno dei suoi aspetti che mi hanno colpito maggiormente.
tuttavia credo che anche questa scelta sia stata presa per completare il quadro del carattere tipicamente malinconico, riflessivo e introverso non solo del poema, quanto del protagonista, dell'autore stesso.
pertanto credo che il lettore ideale de "L'ultimo dio" sia un lettore maturo con un carattere riflessivo e magari anche un po' introverso, ma soprattutto sensibile al potere seduttivo della parola.
o che collegherei a questo libro e perché
mentre lui, dalla prima all'ultima pagina, mi ha sempre ricordato l'immagine di un angelo dalle ali spezzate che cerca di tenersi a galla, in un mondo che gli ha dato tutto il contrario di ciò che si merita
°ChAnTeLlE_2b*
voto: Va nella biblioteca ideale