Emily Dickinson
Silenzi
Milano: Feltrinelli, 1996
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1L, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Di questo libro mi è piaciuta la sottile ironia che la scrittrice mette nelle sue poesie, perché dona un po’ di luce alle immagini che queste suscitano. Mi è piaciuto anche come è riuscita a trasporre la sua solitudine in versi.
Non mi è piaciuto il continuo pensiero rivolto alla morte e all’aldilà , perché oscurano l’atmosfera che le poesie potrebbero creare. Un altro aspetto delle peosie che non mi è piaciuto, è il continuo alludere a Dio (nel quale, stando alla sua biografia, lei non crede neppure) e alle divinità in quanto sembra volersi convincere di quest’esistenza.
Come colonna sonora metterei una canzone di Barbara Streisand “My favourite thingsâ€, in quanto ha un ritmo lento ma sereno.
Consiglio questo libro alle persone che si vogliono convincere che si può vivere bene anche nella solitudine, e che vogliono capire cosa si prova ad essere da soli. Da questa donna bisogna imparare a guardare in faccia i problemi senza nascondersi o deprimersi e imparare ad essere ottimisti.
L’eroe di questo libro è la stessa autrice. Penso che sia una donna molto sola, ma che in questa solitudine è riuscita a trovare una finestra sul mondo, la poesia. Vedo anche una donna curiosa di sapere tante cose sulla vita e sulla morte.
Con questo libro non riesco a fare nessun collegamento perché, essendo una raccolta di poesie, non ha una trama da collegare a qualcosa.
o che collegherei a questo libro e perché
voto: Così così