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1E, Liceo Scienze Sociali L.Bassi, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Lo stile dell'autore e la storia travolgente di questo libro mi ha conquistato fin dall'inizio e mi ha tenuto incollato ad esso fino alla fine, nonostante non sia proprio il mio genere letterario. La storia è un continuo crescere di emozioni che accompagnano Kit Watson alla scoperta del mondo della morte, ma allo stesso tempo della vita e dell'amore. Per tutta la storia vi è sempre un continuo serpeggiare di inquietudine e di paura che si insinua tra le righe di questa avventura ai limiti della realtà e che arriva chiara e diretta la lettore rendendogli impossibile distrarsi da esso.
In questo libro non sono riuscito a trovare particolari elementi che non mi abbiano conquistato perché la travolgente trama mi ha appassionato. Anche la scorrevolezza è incredibile nonostante il libro tratti temi molto delicati e importanti sul rapporto dell'uomo con vita e morte. Sono rimasto sorpreso dalla sua genialità e le varie storie che si intrecciano per comporre il racconto sono semplici, quasi rese infantili con i continui inserimenti dei racconti del nonno, ma al tempo stesso riescono un fantastico effetto "magnetico" sul lettore.
Si potrebbe mettere una musica incalzante nei momenti ad "alta tensione", mentre una musica più lenta e malinconica per i momenti emotivamente più intensi come i dialoghi tra Kit e il nonno.
Lo consiglierei a una persona in cerca di emozioni e storie cariche di significato che stimolano la riflessione sul proprio essere.
"Pensavano che fossimo scomparsi, ma si sbagliavano.
Non ho trovato niente di analogo al libro, anche se durante i vari passaggi mi si presentavano svariate immagini.
Pensavano che fossimo morti, ma si sbagliavano..."
o che collegherei a questo libro e perché
Franz
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