Beppe Fenoglio
I ventitre giorni della città di Alba
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1F, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
La cosa che mi ha più colpito sono le descrizioni dei personaggi e dell'ambiente in cui si trovano, delle loro gesta e i sentimenti che provano durante i momenti più difficili della loro vita. La cosa più bella e che colpisce è la voglia di combattere per la libertà senza temere la morte, ma sopratutto la voglia di sentirsi liberi senza dover più soffrire.
La cosa che non mi è piaciuta sono le descrizioni crude e a volte anche un po macabre che utilizza il narratore per descrivere l'amara realtà che vigeva in quei terribili anni di guerra, che condizionò la vita di molti uomini, donne e bambini.
La mosica che metterei come colonna sonora per accompagnare i racconti partigiani è "He's pirate" di Hans Zimmer. Qesta canzone a mio parere invoca la voglia di combattere e di sentirsi forte anche se si è debolie da la forza di rialzarsi quando si è caduti ma sopratutto la voglia di andare avanti e di non abbattersi mai subito dopo il primo ostacolo.
Questo libro lo consiglio a tutti coloro che amano le storie di guerra ,di coraggio , di fiducia ma soprattutto a chi ama le storie ricche di speranza.
La frase che mi è piaciuta di più è stata:"Se si sfrega a lungo e fortemente le dita di una mano sul dorso dell'altra e poi si annusa la pelle, l'odore che si sente è quello della morte.
Alla lettura del libro mi sono venuti in mente i racconti della seconda guerra mondiale, fatti dagli adulti.
o che collegherei a questo libro e perché
lUcY
voto: Molto bello