Emily Dickinson
Silenzi
Milano: Feltrinelli, 1996
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5B, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Spettacolare è il modo in cui la Dickinson riesce a cogliere certi sentimenti e a descriverli con una immediatezza rarissima. Molto interessanti i temi su cui l'autrice riflette: la vita, la morte e l'immortalità .
Peccato per la malinconia e la solitudine che traboccano dalla maggior parte delle sue poesie. Rendono il libro molto triste e mostrano lo stato d'animo dell'autrice come inquieto e depresso.
Certamente come colonna sonora suggerirei un brano di musica classica lento e malinconico, anche se forse si adatterebbe meglio il rumore ritmico e monotono delle onde che si infrangono su una scogliera.
Non credo che questo libro possa essere apprezzato da una larga categoria di persone. Sicuramente lo consiglierei a coloro che amano la poesia e le atmosfere cariche di sentimenti profondi.
Ho riflettuto molto sull'immagine della Dickinson ma non penso che sia una vera eroina. Ovviamente era una persona capace di provare sentimenti molto profondi ma pervasa da un immenso senso di inadeguatezza nei confronti del mondo. Non condivido la sua scelta: la reclusione. Penso che per dare una risposta alle domande che spesso si pone nelle sue poesie avrebbe dovuto lasciare le sue quattro mura e conoscere il mondo. Avrebbe così sperimentato nuove sensazioni che l'avrebbero fatta uscire da quel suo guscio di solitudine, tristezza e malinconia.
Mi viene in mente una canzone di Laura Pausini intitolata LA SOLITUDINE. Specialmente i versi "la solitudine fra noi, questo silenzio dentro me " si adattano benissimo a questo libro.
o che collegherei a questo libro e perché
Morgana
voto: Molto bello