Jennifer Donnelly
Una voce dal lago
Milano: Mondadori, 2005
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1H, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Mi ha colpito la determinazione e la forza della protagonista, Mattie. È ammirabile come sia riuscita a portare avanti una famiglia di 3 sorelle tutte più piccole e di un padre arrogante che di fronte alla perdita della moglie non è più in grado di riconoscere e tenere unita la famiglia. Una famiglia che si disgrega rovinosamente, sorretta solo da Mattie. In questo romanzo ho apprezzato i personaggi ben definiti da descrizioni realistiche, quasi palpabili e soprattutto la descrizione profonda e dettagliata dei sentimenti che prova Mattie durante tutto il romanzo. Le emozioni che prova la ragazza sono esattamente quelle che proverebbe una qualsiasi adolescente della sua, come della nostra età . Da questo punto di vista, la parte più coinvolgente è quando la protagonista riceve il primo bacio da Royal.
Non mi è piaciuto in primo luogo il comportamento del padre verso la figlia Mattie. Un padre che calpesta i desideri della figlia impedendole di andare all’università per curare la fattoria, un padre-padrone incapace di comprendere la figlia. Non mi è piaciuto neanche Il ragazzo di Mattie, che nasconde sorprendenti segreti. Purtroppo devo dire che anche possedendo un tipo di scrittura facile, comprensibile e scorrevole la storia non è lineare e facilmente seguibile. IL libro infatti ha una struttura in capitoli, che non mi è assolutamente piaciuta, composta alternativamente da capitoli in Flash-back e capitoli che parlano al presente. Ciò dilata i tempi della narrazione che risulta lunga e lenta. A questo si aggiunge un eccessiva lunghezza delle parti descrittive.
Assocerei a questo libro “ Buoni o cattivi†di Vasco Rossi,che racconta il desiderio di fuga e di impossessarsi realmente della propria vita, superando pregiudizi e una società omologata. Oppure “ Wake me up when the september ends†dei Green Day perché racconta una situazione prima felice e puoi rotta drammaticamente da una morte, così come per il giallo nella storia.
Lo consiglio indistintamente perché è un “giallo rosa storicoâ€. È un romanzo tra storia e invenzione narrativa, capace di interessare un vasto pubblico perché tratta un ampio ventaglio di argomenti quali discriminazione razziale e sessuale, le poesie e il potere delle parole, la società del Novecento e l’emancipazione di una donna. Il centro del romanzo non sono le azioni del protagonista, ma la psicologia dei personaggi.
Mattie Gokey è un personaggio molto realista che gode di una grandissima forza anteriore e autostima che la portano a non arrendersi di fronte agli ostacoli. Mi hanno colpito più cose di Mattie: il suo estremo coraggio e la capacità di farsi sentire in un ambiente chiuso e razzista, attaccato alle consuetudini; sorretta solamente dalla sua insegnate, una poetessa anticonformista e quella voce dal lago, semplici lettere da cui lei trae tutto. Poi la sua estrema passione per la scuola e il desiderio di continuare gli studi all’università talmente radicati in lei che prevalgono persino sulla famiglia e sul suo ragazzo. Una realtà molto diversa da quella che credo sia oggi comune in gran parte delle superiori.
Io collegherei a questo libro il film “ Un posto al sole†con Montgomery Cliff e Elisabeth Taylor per la trama a tratti simile, e al film “L’uomo che sussurrava ai cavalli†per l’ambientazione comune ad entrambi, cioè nelle zone montuose del Canada con alcuni laghi e per la storia d’amore. Storia che nel libro nasce tra di Mattie e Royal e nel film tra la protagonista e un uomo di campagna.
o che collegherei a questo libro e perché
sogno d'oriente
voto: Discreto