Beppe Fenoglio
I ventitre giorni della città di Alba
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4A, Liceo Classico Minghetti, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Il libro mi è piaciuto moltissimo per tante ragioni. I personaggi sono tantissimi, ognuno diverso, ognuno realistico e con una sua storia bellissima.
Odore di morte e Una ragazza antica sono i due racconti che mi sono piaciuti di meno, non so esattamente perchè, mi sembrano per qualche motivo fuori luogo.
Alcune musiche di Ennio Morricone sono appropriate ma non saprei sceglierne una in particolare. Alcune canzoni di De André come Andrea o la Ballata dell'eroe.
Lo consiglio a chi vuole leggere racconti brevi ma che prendono il lettore e a chi vuole leggere qualcosa di diverso dal solito. Si può dire che questo libro è di genere storico ma è anche molte altre cose perchè non solo descrive l'Italia di quel periodo ma racconta le storie plausibili di molte persone come se fosse un libro di narrativa.
I fasci di luce finivano in circoletti bianchi simili a tante piccolissime lune e centravano una per una le facce di tutti i partigiani.
Leggendo questo libro mi sono venuti in mente due libri a cui sono particolarmente affezionato: "Buio a mezzogiorno" e "Un eroe del nostro tempo". Il primo di Arthur Koestler narra di un certo Rubashov che viene incarcerato e ci viene raccontata la sua storia in prima persona facendoci entrare nell'atmosfera cupa dei carceri. Il libro di Koestler l'ho abbinato al racconto Un'altro muro di Fenoglio proprio perchè anche qui la storia è quasi completamente ambientata in galera e c'è il particolare rapporto fra compagni di prigione come in "Buio a mezzogiorno". Il secondo libro, di Lermontov, mi è venuto in mente per il capitolo finale Un Fatalista in cui Lermontov mostra come la morte di qualcuno sia leggibile negli occhi di questo. L'intero romanzo è molto particolare perchè ha al suo interno moltissime storie ambientate nel Caucaso. Odore di morte racconta di come il protagonista capisca che un ragazzo stia per morire perchè gli sente l'odore di morte. Inoltre mi è venuto in mente il film di Spike Lee "Miracolo a Sant'Anna" che, nonostante non l'abbia trovato molto bello, parlando della guerra in Italia e mostrandoci anche i lati meno eroici dei partigiani si può abbinare facilmente ai libri di Fenoglio perchè anche lui non mostra solo le belle e grandi imprese dei partigiani ma ci dà una viasione più ampia aggiungendo anche crimini, ingiustizie e facendoci capire anche che erano persone molto comuni.
Lo stile di Fenoglio è inimitabile perchè riesce a darti un'idea dell'atmosfera e anche del modo di pensare dei personaggi cambiando lo stile nei dialoghi e aggiungendo ogni tanto bellissime similitudini o metafore. Mi è piaciuto l'inizio di ogni racconto che non ti dà neanche il tempo di ambientarti nella storia ma comincia in medias res dicendoti poche cose e accennando ancor meno cose che però ti permettono di capire la storia perfettamente. Inoltre le ambientazioni sono tutte molto interessanti e l'autore riesce a darti gli elementi necessari senza mai soffermarsi troppo sulle descrizioni.
o che collegherei a questo libro e perché
Stolen Apples
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