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4, Liceo Classico Vittorio Emanuele II, Jesi (An)
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Innanzitutto mi è piaciuta l’ idea del “teen power”, cioè del potere ai giovani, in questo caso ad un adolescente emarginato e pieno di risorse, che decide di essere in prima persona il protagonista del cambiamento e non di aspettare che qualcun altro lo sia per lui. Mi è piaciuto lo strano approccio alla morte che ha Josh, il quale sembra considerarla una forma diversa di vita: così contatta la madre attraverso persone ignare di tutto e organizza fin nei minimi dettagli quella che sarà la sua... Affascinante è stato il parallelismo, scandito da citazioni evangeliche, tra l’evoluzione del progetto di Josh e le Sacre Scritture: Larry diventa così il nuovo Messia, ecologista e anticonformista, all’attacco del consumismo. Tutta la vicenda, inoltre, diventa più verosimile e credibile grazie all’ inserimento della storia in un’altra storia, in stile “Le mille e una notte”. Infine ho trovato divertente l’ idea delle note a fondo pagina, di natura completamente diversa da quelle dei libri d’ antologia, che inseriscono commenti del protagonista invece che noiose digressioni su un certo argomento.
Ci sono stati diversi elementi che mi hanno infastidito durante la lettura del libro. Uno di questi è l’incoerenza tra la profondità di Josh e il tono leggero con cui si esprime; in particolare, non ho apprezzato il modo in cui manifesta il suo affetto per Beth (con frasi come: “Ogni volta che parlavamo era come avere davanti un enorme cono gelato marrone che ni guardava in attesa di essere mangiato”), come se gli adolescenti, per quanto attenti e seri, riescano a sperimentare solo sentimenti banali e dozzinali. Non ho gradito neppure come Tashjian, attraverso gli occhi di Josh, ha caratterizzato Beth: lei dovrebbe essere una donna forte e determinata, ma in alcuni casi, seppur rari, si rivela superficiale e opportunista; per tutto lo scorrere della storia ho avuto l’impressione che la sua integrità morale fosse solo una copertura per ricavarsi un ruolo nella società . Inoltre, il finale non mi ha soddisfatto pienamente, in quanto retorico e poco incisivo.
Come colonna sonora inserirei “Push it to the limit” di Corbin Bleu, perché secondo me il ritmo della canzone, incalzante e serrato, è adatto a restituire la tenacia di Josh, determinato a portare a termine il suo progetto. Più dettagliatamente, sceglierei: “Walking on sunshine” di Katrina and the Waves, sarebbe a dire una delle canzoni più solari e riempipista che abbia mai ascoltato, per esprimere tutta l’energia di Josh dopo il Larryfest; “Ora” di Ludovico Einaudi per quando Josh, immerso nella sua solitudine, riflette nei boschi; “Hide and seek” degli Imogen Heap per quando egli stabilisce un contatto con la madre, labile e inconcreto al pari del ritmo della canzone, di genere a cappella; “Macbeth – musica per il balletto” di Verdi per quando Josh è al computer ad affrontare i messaggi di betagold: i due temi della composizione sono perfetti per esprimere da una parte l’aggressività di betagold, dall’altra l’agitazione di Larry.
Lo consiglierei ad una persona che, aprendo l’armadio, non riesce a decidere cosa indossare per imbarazzo della scelta; che ha voglia di ridere mentre riflette senza essere costretta a riflettere mentre ride; che vuole un protagonista credibile e originale a cui affezionarsi.
La frase che mi è piaciuta di più è “Non so voi, ma se 50 milioni di persone fanno qualcosa io voglio immediatamente fare qualcos’altro, e di alto livello”. Mi è piaciuta particolarmente perché ha tradotto in parole la mia repulsione per programmi con alti indici di ascolto, sarebbe a dire tormentoni come reality, cinepanettoni o talent show.
Mi è venuto in mente il film “Funny money – come fare soldi senza lavorare” perché è incentrato su una donna che per essere apprezzata nel campo lavorativo deve mascherarsi dietro un nickname maschile: riprende il problema di Josh, che sa che le idee di un emarginato non saranno mai prese in considerazione. Ho pensato anche al libro “La sfida di Lizzie”, dove una ragazza decide di sottrarsi alla società maschilista in cui è costretta a vivere per inseguire il suo sogno, la parità dei sessi: anche Josh è un pioniere del cambiamento, anche lui si prefigge un obiettivo ed è persino pronto a “morire” per raggiungerlo. Un altro libro che potrei collegare a “Il vangelo secondo Larry” è “L’uomo che piantava gli alberi”: in entrambi il rapporto con la natura è il segreto per la pace dell’uomo nei confronti di se stesso e dalla società .
o che collegherei a questo libro e perché
abx
voto: Molto bello