Beppe Fenoglio
I ventitre giorni della città di Alba
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1I, Liceo Classico Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Questa raccolta di racconti mi è piaciuta molto perché ci racconta della realtà di anni che non sono poi così lontani da noi e inoltre perché a me piace molto leggere libri con una trama di sottofondo storica. Nei racconti non vi sono gli stessi protagonisti e spesso non sono descritti approfonditamente. Tuttavia posso dire che tutti i partigiani erano mossi da un giusto e vero sentimento di amore per la patria.
Nel libro non ho trovato cose che non mi sono piaciute.
La musica che sceglierei come colonna sonora a questo libro è un intero cd di Francesco De Gregori e di Giovanna Marini, intitolato “Il fischio del vaporeâ€. Infatti in questo magnifico album vi sono molti canti partigiani o storie cantate di battaglie e avventure partigiane.
Io consiglio questo libro a tutti coloro che vogliono leggere un bel libro che tratta di cose realmente accadute e di un desiderio di libertà che ora non viene più provato in quel modo, anche se oggi nella nostra società si intravedono segnali preoccupanti di deriva antidemocratica.
La mia frase preferita è la seguente: “O tu Germania che sei la più forte, Fatti avanti se ci hai del coraggio, Se la repubblica ti lascia il passaggio, Noi partigiani fermarti saprem!â€. Essa infatti fa emergere il senso di unità e la voglia della fine della guerra a costo di sacrificarsi per un futuro migliore.
Leggendo questo libro mi è venuto in mente mio zio, il quale anche se non era un partigiano, dovette combattere in Russia dove patì mille sofferenze, tra le quali non solo il freddo e la fame ma il dover combattere un’inutile guerra. Infatti mio zio mi ha raccontato che più volte venne invitato dalle stesse famiglie russe a mangiare qualcosa e a dormire anche insieme a soldati russi, qualche ora al caldo.
o che collegherei a questo libro e perché
Shark
voto: Molto bello