John Ronald Reuel Tolkien
Lo Hobbit
Milano: Adelphi, 1989
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1A, Liceo P. Levi di Montebelluna, Treviso
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Ciò che mi piace di Bilbo, il personaggio principale, è che una persona così tranquilla e timorosa si rivela in seguito il più temerario e puro di cuore del gruppo, mantenendo comunque il suo caratteristico buon senso di hobbit. Sentito inizialmente come un peso o un intralcio dai nani, Bilbo si dimostra invece utile e indispensabile, soprattutto grazie all’anello magico trovato durante il viaggio, che permette allo hobbit di diventare invisibile quando viene infilato al dito; con l’anello egli conquista il rispetto del gruppo proteggendolo nei momenti più critici. Bilbo diventa necessario per l’unità e la sopravvivenza della compagnia e tutti i nani sono concordi nel ritenere che sia necessario nei momenti di bisogno. Un’altra delle cose che mi sono più piaciute di questo libro è che il narratore, in alcuni punti, si rivolge direttamente ai lettori, coinvolgendoli maggiormente nella lettura del libro e rendendoli partecipi dell’avventura del mite hobbit. L’autore ha uno stile impeccabile, in cui si mescolano efficacemente le sequenze narrative con quelle descrittive.
Non c'è niente che non mi sia piaciuto.
Come colonna sonora metterei quella del film “Hook Capitan Uncino”, di Steven Spielberg, oppure quella del film “Il Signore degli Anelli”. La musica dovrebbe essere comunque classica.
“Lo hobbit” è un libro che consiglierei a qualsiasi persona, ma soprattutto a chi non vuole mostrare ciò che è veramente perché ha paura di essere giudicato dagli altri, o perché pensa che tutti si aspettino solo determinati comportamenti da lui, affinché, ignorando come ha fatto Bilbo il giudizio degli altri, possa tirare fuori il meglio di sé.
Penso che Bilbo sia l’eroe ideale: non necessariamente alto, bello o muscoloso, con difetti e pregi. Ha un cuore buono (caratteristica comune a quasi tutti gli eroi), ma non è impulsivo o incurante dei pericoli. Mantiene quasi sempre la calma, ragionando sulla cosa più giusta da fare. Non è uno di quei supereroi perfetti e quasi imbattibili della maggior parte dei fumetti, ma una persona normalissima, con i suoi punti deboli e le sue qualità .
Lo collegherei a “Il Signore degli Anelli”, un libro dello stesso autore che ne costituisce il seguito. Infatti esso parla dell’avventura di un altro hobbit di nome Frodo impossessatosi dell’anello magico trovato da Bilbo. Anch’egli intraprende un viaggio, come aveva precedentemente fatto il signor Baggins, ma per ragioni differenti. Anch’esso è un libro appassionante e ricco degli elementi caratteristici del fantasy.
o che collegherei a questo libro e perché
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voto: Va nella biblioteca ideale