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1E, Liceo Scienze Sociali L.Bassi, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Ho trovato questo libro veramente magnifico, è un libro che mi ha appassionata sin dalla prima pagina e che mi ha catturata totalmente nella storia. Pieno di poesia, riusciva benissimo a far risaltare il contrasto tra la crudeltà che la vita imponeva ad ognuno di questi tre ragazzi e, allo stesso tempo, l'affetto, l'affetto che, secondo me, è stato il collegamento più personale e interiore fra loro e che nonostante tutto ha sempre prevalso su ogni tipo di problema, perché penso che nessuno da solo sarebbe riuscito a"salvarsi"dalle proprie problematiche. Il personaggio che mi ha veramente più colpita e che avrei voluto seguire sempre e costantemente nella sua vita è stata Tess o meglio Kate, una ragazza con una forza d'animo impressionante, una solarità e un altruismo incredibili, poiché alla fine era sempre lei che, nonostante tutto, cercava di far quadrare tutte le situazioni più complicate e che riusciva ad andare al di là della persona, al di là dei suoi problemi... la faceva vivere e, anche se non lo diceva esplicitamente,faceva notare tutti i piccoli particolari che rendevano la vita nonostante tutto meravigliosa. Veramente un libro sublime, che ha fatto cambiare anche tanti miei modi di fare e che mi ha fatto crescere. Soprattutto mi ha aperto porte che dentro me erano ancora socchiuse...ad esempio, per quanto riguarda l'approccio con gli amici e con le persone a cui tieni in generale, mi ha suggerito moltissime riflessioni. Mi ha lasciato davvero tante emozioni ed insegnamenti. L'insegnamento più forte è stato questo: non bisogna mai fermarsi all'apparenza ma andare oltre, perché tutti abbiamo problemi, più o meno grandi, ma a volte non serve soffermarsi troppo su di essi; bisogna soltanto ripartire al meglio stando continuamente accanto a coloro a cui teniamo, vivendo tutto ciò che ci circonda al meglio,'viviamo l'oggi'.
Faccio molta fatica a dire cosa non mi è piaciuto perché tutto mi ha colpita completamente... Forse però sono rimasta relativamente male dalla fine del libro, poiché mi aspettavo un finale totalmente diverso anche se in parte avevo capito cosa sarebbe successo. Mi ha molto dispiaciuta perciò il fatto che Adam sia ritornato a una forma di chiusura infantile nel posto/ospedale nel quale lo avevano portato dopo il suo tentativo di suicidarsi; questa conclusione mi ha lasciata molto perplessa e ho provato lo stesso forte dolore di Piers a vedere che Adam non lo riconosceva più.
Have you ever seen the rain-Rod Stewart
Lo consiglio soprattutto a persone molto sensibili e che riescono ad entrare quasi completamente nei personaggi e quindi anche nelle loro problematiche.
Due frasi mi hanno particolarmente colpita: 1)'Ci sono momenti in cui le persone cambiano. Questi momenti non sono isolati, separati, disgiunti dal resto della vita. Non sono atomi indipendenti dell'esistenza che irrompono d'un tratto nella tua vita senza motivo. Sono fatti, creati dall'alfabeto della tua vita: i mutevoli fonemi dell'esistenza, che a volte si riuniscono in schemi concentrati di una tale intensità , di una così inconfondibile chiarezza, di un tale significato che all'improvviso arrivi a conoscere qualcosa di te, del tuo io, per la prima volta. Una parte nascosta di te riaffiora alla luce della tua consapevolezza. Viene riconosciuta, compresa, accettata, diventa parte dell'io che conosci.' 2)'Per la prima volta si riconobbe con chiarezza, capì chi era, assaporò la propria vita, sentì la forza della volontà di essere.'
Un'immagine che mi sono immaginata subito è appunto un ponte, il loro ponte: quello in cui Piers fa il sorvegliante, il luogo dei loro incontri, della loro conoscenza. Ma anche il ponte di un legame complicato, come lo sono tutti i legami, che mescola e confonde amicizia, amore, complicità .
o che collegherei a questo libro e perché
Giulia
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