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1B, Liceo Scientifico Da Vinci, Trento
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Wow.Questo libro non si scorda in fretta.Stephen King ha voluto rappresenare una società non troppo lontana da noi,in un futuro prossimo:inquinata(sia fisicamente che mentalmente),oppressa da un governo crudele e drasticamente divisa,arresa alle barbarie e all'importanza del possedere,più che dell'essere.L'autore ci fa entrare ancora di più nella storia con un conto alla rovescia al posto dei tradizionali capitoli (che mi è piaciuto molto),un ritmo incalzante e un lessico superbo e azzeccato,che rende ancor di più l'idea della tensione e della febbrilità .
Non mi è piaciuta la inverosimilità si alcune scene come quando riesce a salvarsi nonostante fosse circondato da tante pattuglie della polizia.
Lose yourself di Eminem.
Lo consiglierei ad una persona che ama l'avventura,perchè non si riesce a staccarsi un secondo da questo libro.Lo consiglierei anche agli amanti dei libri basati sulla distopia.
No,nessuno può dire il contrario.Il dolore fisico è il dolore più grande che c'è;e si farebbe di tutto pur di farlo smettere.
Mi ha ricordato una parte del libro 1984 di Geoge Orwell:non solo per la situazione in cui si trovanoi protagonisti ,ma anche quando il governo riesce in entrambi i casi (in L'uomo in fuga solo parzialmente) a fare un lavaggio del cervello ai ribellati che vanno contro il regime.E' come dire che DA SOLI non si può nulla,anche con un'immensa volontà ,contro un regime oppressore.
Mi piace molto il fatto che in questa meritocrazia dei Giochi tornino a galla gli istinti primordiali dell'uomo e la selezione naturae:solo il più forte sopravvive.Anche la fine è azzeccata,con un'azione,che si può intendere come una metafora,che mette fine ai Giochi.
E' veloce,incalzante,ritmica e a pezzi cruda.Rispecchia questo libro.
o che collegherei a questo libro e perché
Nicolò Cont
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