Percy Bysshe Shelley
I ragazzi che amavano il vento
Milano: Feltrinelli, 1997
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5B, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
In questo libro trovo meravigliose le poesie e le innumerevoli sfumature di gioia e nostalgia che le caratterizzano. Il forte sentimento di amore nei confronti dell'Italia trova sfogo in molti brani attraverso gli elementi, la natura e i paesaggi, descritti con grande colore e chiarezza.
Le prime pagine di introduzione sono complesse e mancano del ritmo presente nelle poesie, gioiose o tristi che siano.
La musica che metterei come sottofondo a questo libro sarebbe in prevalenza dolce e armoniosa, ma anche brillante e triste. Fra le canzoni che più si addicono, a mio parere, alle poesie di John Keats, possiamo certamente scegliere "La vita non è un film" degli articolo 31, poichè in essa, come nelle poesie dell'autore, è presente una profonda ma dolce tristezza, e "Race against myself" degli Offspring.
Il libro lo consiglio a chiunque si interessi di poesia, poichè, tra le sue pagine, si possono trovare versi profondissimi ed estremamente fori; in lingua madre poi, le poesie assumono un'armonia e una musicalità davvero belle.
Per quanto riguarda gli eroi del libro, in un primo momento si può pensare che si tratti dei tre autori, ma dopo la lettura, si può assegnare questo importante ruolo allo spirito dell'eroe romatico, cioè colui che ha il coraggio di mettere in poesia le emozioni del proprio cuore. In ogni caso la forza delle parole che scaturisce dai versi de "I ragazzi che amavano il vento" è sicuramente in grado di lasciare varie emozioni ad un lettore attento.
Leggendo queste poesie me ne sono venute in mente altre, come quelle di Rimbaud e Baudelaire. Ho anche pensato alle fantastiche descrizioni di Tolkien, un autore anch'esso in grado di suggerire emozioni indimenticabili.
o che collegherei a questo libro e perché
Lango
voto: Discreto