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3E, Scuola Media Marco Oggiono, Oggiono (LC)
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Mi è piaciuto molto lo stile utilizzato, con un ritmo assai incalzante che riesce a coinvolgere il lettore. Originale è stata l’idea di dividere i capitoli in inning, come se tutto fosse una partita di baseball. Il personaggio che mi ha affascinato di più è stato Trisha, la protagonista, che, nonostante la paura e la stanchezza è riuscita a sopravvivere superando gli ostacoli e le difficoltà . Particolarmente riuscito il finale, in cui “il re” Stephen King è stato in grado di farmi provare il senso della paura, rendendomi partecipe a tutti gli attimi in cui Trisha si è difesa dal Dio dei Perduti, imitando il suo idolo Tom Gordon, il lanciatore di chiusura dei Boston Red Sox. La ragazza ha, infatti, sconfitto il nemico lanciandogli violentemente contro il suo walkman.
L’unico difetto che ho trovato è il seguente: l’utilizzo delle ampie descrizioni (comunque molto interessanti perché permettono di capire la situazione al meglio)a volte rischia di far perdere il filo del discorso.
Metterei una musica rock, che rispecchia bene il genere del libro, un thriller, ma che sia anche un poco malinconica: la bambina che si è persa prova nostalgia per i suoi familiari e per la sua casa. Ben si adattano al libro questi tre meravigliosi brani dei Guns n’ roses: Don’t cry - Sweet child o’mine - Knocking on heaven’s door.
Lo consiglio a tutte quelle persone che amano i libri ricchi di avventura e che suscitano forti sentimenti contrastanti: paura, felicitĂ , sgomento, allegria...
“Potevi perdere, ma non potevi perdere con te stesso.”
Non riesco a collegare nulla a questo libro, che mi sembra unico nel suo genere.
o che collegherei a questo libro e perché
lollii97
voto: Va nella biblioteca ideale