Willy Russell
Il ragazzo sbagliato
Milano: Rizzoli, 2002
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2D, Liceo P. Levi di Montebelluna, Treviso
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
La storia di questo romanzo è divertente ed emozionante, anche se presenta numerosi momenti di trissstttezza. Gli imprevedibili colpi di scena lo rendono molto coinvolgente e il lieto fine, imprevedibile allo stesso modo, lascia al lettore un piccolo spiraglio di amara gioia.
Non mi sono piaciuti alcuni personaggi del romanzo (in particolare il "bastardo" zio Jason, "l'orripilante" zia Paula e Wilson "il Niforme") che però costituiscono delle colonne fondamentali per questa storia.
In questo romanzo la musica è un elemento importante poichè il protagonista, Raymond Marks, scrive le lettere che raccontano della sua vita (e che formano il romanzo) a Morrisey, il cantante dei "The Smiths", gruppo inglese degli anni ottanta. Per ciò metterei come colonna sonora alcune canzoni di questo gruppo che, oltre a essere parte integrante del romazo, presentano una musica e un testo triste e malinconico adatti a questa storia drammatica.
Questo romanzo può essere letto da tutte le persone di qualsiasi età . Tuttavia io lo consiglio soprattutto agli adolescenti poichè possono sentirsi più coinvolti da questa storia.
Raymond viene presentato come "un piccolo antieroe" in quanto è un ragazzo strano, speciale; in pratica non è un ragazzo comune. In realtà però, almeno all'inizio del romanzo, egli appare come un ragazzo normale, che sembra diverso, poichè circondato da persone non normali. Egli stesso infatti, in una lettera rivolta alla madre verso la fine del romanzo, scrive che in un posto "dove nessuno è normale, ci si sente quasi normali a non essere normali".
Leggendo questo libro mi è venuto in mente un altro fantastico romanzo della letteratura inglese contemporanea: si tratta di "Paddy Clarke ah,ah,ah!" di Roddy Doyle, a cui l'autore Willy Russell è stato paragonato, insieme a Nick Hornby. "Paddy Clarke ah,ah,ah!" come "il ragazzo sbagliato", racconta la vita di un ragazzino, narrata dopo diversi anni dallo stesso personaggio.
Lo stile dell'autore è veramente originale poichè la storia viene raccontata direttamente dallo stesso protagonista, Raymond, attraverso delle lettere indirizzate "immaginariamente" a Morrisey.
o che collegherei a questo libro e perché
voto: Va nella biblioteca ideale