Cornell Woolrich
L'angelo nero
Roma: Fanucci, 2005
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5B, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Questo romanzo può essere sicuramente riposto nella lista dei libri “noir”:l’ambiente in cui si svolge la storia è,il più delle volte,un locale notturno,un mondo di droga e di ballerine,d’alcool,di eccessi,che la protagonista,di sua volontà ,comincia a frequentare.
Non penso di poter dire di aver incontrato degli elementi che non mi siano piaciuti.
Come colonna sonora di questo libro,per i vari colpi di scena e per la suspance che si viene più volte a creare,collegherei la canzone “Shot you down” dei Audio Bullys,che,in alcuni momenti,è calma,piatta,per poi diventare improvvisamente metallica e movimentata.
“L’angelo Nero”è,secondo me,un libro che può essere visto da più punti di vista:è un thriller,un romanzo giallo,nel quale sono presenti diversi colpi di scena,molti punti di alta tensione;è un libro che parla d’amore,quell’amore folle,cieco,che è pronto a far tutto pur di mantenersi vivo;è anche un romanzo noir,cupo,alcune volte anche spietato.
Alberta,il “Viso d’Angelo” che nel corso dell’intreccio vedrà il suo soprannome cambiare in “Angelo Nero”,all’inizio del romanzo è una donna completa,la sua vita sembra essere perfetta:ha un marito meraviglioso e innamorato,una bella casa. Tutto ciò che una donna giovane e bella come lei potrebbe desiderare. Ma con il tempo,questa vita da principessa si interrompe,sente che le viene a mancare qualcosa,la cosa più importante:quelle attenzioni,le cure che un tempo suo marito le dedicava.
Un’immagine che mi è venuta in mente,dopo aver finito di leggere questo romanzo,è nella parte finale del film “Ricordati di me”,nel quale si parla di tradimenti,di obiettivi da raggiungere,di sconfitte,con la quale viene ripresa l’intera famiglia protagonista del film,alla fine riunita(dopo numerosi problemi legati appunto al tradimento del marito,Carlo,della moglie,Giulia);tutti sorridono,è Natale,e si sentono veramente uniti,tutti tranne Carlo che sorride forzatamente e che,nonostante la crisi sia passata,pensa ancora alla donna per la quale ha rischiato di perdere la sua famiglia.
Racconta la storia di un VIAGGIO alla ricerca della veritĂ ,durante il quale la protagonista sente di avere un cambiamento interiore,un cambiamento che le farĂ mettere in dubbio anche il motivo di quella impresa:non si tratterĂ ,forse,di una ricerca finalizzata a trovare il proprio coraggio,la propria vera natura?
E’ un romanzo che mi è piaciuto davvero molto,per il suo stile,comprensibile e alle volte anche spietato,per le varie situazioni che si vengono a creare,per i numerosi colpi di scena,e per il personaggio di Alberta, “L’angelo nero”,nel quale,alcune volte,mi sono rispecchiata,soprattutto per quanto riguarda la determinazione con la quale vuole trovare la VERITA’.
Forse,l’unico “difetto”che posso aver trovato,è la lentezza narrativa con la quale sono state descritte alcune parti di certi capitoli,lentezza che però,sicuramente,è servita all’autore ad accrescere la suspance,per arrivare poi al colpo di scena.
Ma si tratta solo di una minoranza di queste scene piĂą noiose rispetto a quelle piĂą intriganti e coinvolgenti presenti nel romanzo.
Per quanto riguarda l’ultima immagine del romanzo,quella nella quale Alberta si ritrova a letto con il marito con le lacrime agli occhi,momento nel quale ci si rende conto che,nonostante sia riuscita nel suo intento(ovvero il liberare suo marito),non era questa la via per arrivare alla sua felicità ,collegherei la bellissima canzone “Hide & Seek” di Imogen Heap.
Per questo motivo,comprendendo più generi letterari,lo consiglio a tutti,anche perché penso che sia un libro che merita di essere letto anche da quelle persone a cui può non piacere il giallo.
Iniziano ad esserci così le prime tracce,una valigia pronta,una cipria nella tasca dell’impermeabile del marito;tutte cose che le fanno prendere coraggio per,alla fine,arrivare a scoprire che suo marito la tradiva con la famosa Mia Mercer, che diventerà ,durante il corso del libro,l’antagonista numero uno di Alberta.
Ma,nonostante ciò,nonostante l’oltraggio subito da parte del marito,che viene accusato dell’omicidio della stessa Mia Mercer,il “Viso d’Angelo” prende CORAGGIO(secondo me è proprio questo l’elemento fondamentale della protagonista)e si scontra con la depressione,con un mondo di droga,alcool,di ballerine, di locali notturni,insomma,con un mondo totalmente diverso dal suo,pur di liberare suo marito dalla pena di morte che lo aspettava per “la settimana del 16 maggio”.
La totale FIDUCIA che ripone in suo marito,nonostante il fatto che la abbia già precedentemente tradita,è uno dei punti fondamentali del romanzo.
Quello che più mi ha colpito della protagonista è il fatto che sia veramente “umana”:il suo scopo,il motivo per il quale affronta innumerevoli pericoli,è appunto il liberare suo marito. Ma nel corso del suo viaggio,un viaggio rivolto alla ricerca della verità ,si scontra con l’amore,quell’amore che,arrivata alla fine e ottenuto il suo obiettivo,non la lascerà mai.
o che collegherei a questo libro e perché
Ho ricollegato questa scena alle ultime pagine del romanzo,nelle quali Alberta,riuscita a liberare suo marito,si rende conto che,durante le varie peripezie che ha dovuto affrontare per raggiungere il suo obiettivo,il sentimento che la legava,o meglio lega,all’uomo che ha volontariamente incontrato per scoprire se era il vero assassino di Mia Mercer,ovvero Ladd Mason,era veramente amore.
Ermione
voto: Va nella biblioteca ideale