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1C, Istituto di Istruzione Superiore Formiggini, Sassuolo (Mo)
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Le cose che mi sono piaciute di più del libro sono due: la prima è il protagonista. Lui era un ragazzo come tanti altri che per poco tempo è riuscito a cambiare il mondo. Questo mi ha fatto pensare al fatto che se credi veramente in un tuo progetto e ci lavori con determinazione, riuscirai a realizzarlo. La seconda cosa è la morale che il libro vuole dare. Essa ci permette di aprire gli occhi e di accorgerci del mondo che abbiamo intorno.
Del libro non mi è piaciuta la distribuzione dei fatti. L'autore ha dato molta imprtanza ad alcuni giorni, descrivendoli nei minimi particolari, anche se non erano necessari per il racconto e poi ha tralasciato interi mesi, riassunti in poche righe, che a mio parere erano determinati, o almeno più interessanti.
Sinceramente non so dire il titolo di un a canzone che metterei come colonna sonora, sicuramente però più di una. Ci sono alcune parti del libro che non hanno assolutamente bisogno della musica, perchè devono essere vissute e immaginate in silenzio. Mentre ci sono alcuni momenti in cui il sottofondo, magari non troppo potente,renderebbe gli avvnimenti, forse quelli più noiosi, interessanti. Bisogna però entrare nell'ottica del libro e rendersi conto che la prima cosa su cui punta il protagonista è eliminare il consumismo, quindi anche la musica.
Consiglierei questo libro a chiunque in una fascia di età compresa tra i 13 e i 39 anni, perchè penso che tutti siano in grado di leggerlo e di capirne il senso. Forse lo consiglierei ad una femmina piuttosto che ad un maschio, perchè da sempre sono le donne ad avere il desiderio di cambiare il mondo. Voglio dare però un suggerimento a chi lo leggerà : all'inizio potrebbe sembrare banale, noioso e ripetitivo, ma non è assolutamente così, perchè se uno si sforza un pò e riesce ad arrivare fino in fondo, potrà capire il bellissimo messaggio che l'autore ha voluto trasmettere.
"Perchè niente è tutto nero o tutto bianco". Questa mi sembra un frase profonda e carismatica che dice molto del libro. A me ha fatto capire che ci sono moltissime sfumature tra tutti i dualismi che siamo abituati a considerare, primo tra gli altri proprio quello del nero e del bianco.
L'unica immagine che mi è venuta in mente e che collegherei al libro è quella di un bosco, con grandi alberi verdi e i soli rumori della natura. Per me è come un regno pieno di pace e di vuoto, dove è possibile rilassarsi, confrontarsi con se stessi, poter pensare e rimanere soli, dato che ogni tanto ne abbiamo bisogno. Al centro di questo immenso bosco vi è un ragazzo (ovvero il protagonista del libro) che riflette sul vero significato della vita.
o che collegherei a questo libro e perché
Giulia Gazzotti
voto: Va nella biblioteca ideale