Stefano Benni
Margherita Dolcevita
Milano: Feltrinelli, 2005
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1G, Liceo P. Levi di Montebelluna, Treviso
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Questo libro mi è piaciuto molto per vari aspetti. Le tematiche affrontate sono interessanti e il testo è umoristico, brillante e piacevole da leggere; non l’ho mai trovato pesante nella forma e nei contenuti. Sono riuscita più volte a rispecchiarmi nell’umore, nei pensieri, negli stati d’animo di Margherita e, quindi, ad immedesimarmi nella protagonista.
Un aspetto del racconto che non ho apprezzato è il finale: incomprensibile! Infatti a fine lettura non ho trovato una vera conclusione.
“Bella” di Jovanotti, mi fa pensare a Margherita (magari vista dai trasparenti occhi di Angelo!!)
“Margherita Dolcevita” è un libro alla portata di tutti. Si legge tutto d’un fiato e ti fa sorridere.
Margherita è una ragazza di quasi 15 anni, con i capelli biondi e ricci e gli occhi blu.
“Popular” e “Veronica Mars”, due telefilm ambientati in due scuole superiori, in cui si percepisce la netta e ostentata differenza tra chi gode di un benessere materiale anche eccessivo e chi, invece, deve saper rinunciare a molte cose.
Finale aperto? Mah, Benni avrebbe potuto spiegare che fine hanno fatto molti dei personaggi. Ho trovato la storia divertente, spensierata, ben costruita, ma il finale è, secondo me, troppo sbrigativo.
E’ vivace, simpatica e originale. Ha qualche chilo di troppo e un problema al cuore; lei stessa dice di avere “una valvola spanata che fa ta-tunf invece di tunf-ta”.
Margherita scrive poesie divertenti e bizzarre, che vengono spesso inserite nel testo.
Vive in una villetta in periferia, con Fausto, suo padre, che ripara vecchi oggetti, con Emma, sua madre, casalinga appassionata di una soap-opera (a cui si ispira per condurre anche la sua vita), e con il fratello maggiore Giacinto, un diciottenne pieno di brufoli, che non può rinunciare al calcio e alla sua squadra del cuore. Margherita ha anche un fratellino, Erminio, detto Eraclito, grande appassionato di videogiochi, e un nonno, Socrate, che per paura di essere avvelenato, vive di yogurt scaduti, acqua con la varechina e formaggi ammuffiti. Infine c’è anche Pisolo, il cane, l’inseparabile compagno della protagonista.
I loro “guai” cominciano con l’arrivo dei nuovi vicini di casa: ricchissimi, alla moda e vittime del consumismo.
La famiglia dei Del Bene è formata da un padre affarista, Frido, da una madre, Lenora, bella ed elegantissima, e da due figli, Labella, una ragazza con un fisico “da paura”, e Angelo, che è stato allontanato dalla famiglia. Essi, escluso Angelo, disprezzano i poveri e gli emarginati.
La famiglia di Margherita viene completamente “assorbita” da quella dei Del Bene e con molto coraggio Margherita reagisce a questi forti cambiamenti che hanno coinvolto le persone a cui vuole più bene.
Nasce anche un sentimento d’amore per Angelo, da cui Margherita è inevitabilmente attratta.
Il racconto è molto bello, perché è filtrato attraverso lo sguardo innocente di una ragazzina che vede completamente stravolto il suo strano, ma bellissimo mondo.
o che collegherei a questo libro e perché
fede_finley 91
voto: Molto bello