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2A, Istituto di Istruzione Superiore Levi, Montebelluna (TV)
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Stupendo e minuzioso è il ritratto psicologico che l’autore fa del protagonista, personaggio che si definisce un eroe, perché ha fatto il partigiano e, in quanto tale, vuole che gli altri si occupino di lui.
Nulla
Autore: Io Carlo, titolo:l'Ego
Sicuramente consiglierei questo libro ad un maschio poiché penso che solamente un uomo o un ragazzo si possa immedesimarsi a fondo nel personaggio, capendo il perché del suo agire, e condividere, se non le reazioni, almeno le difficoltà che incontra.
Se penso alla storia del protagonista, penso ad un cantiere aperto con un edificio in costruzione.
Ma saranno ben altre la esperienze che faranno di lui un uomo responsabile ed adulto.Un bellissimo esempio di ciò è la scena iniziale che ci presenta l’animo di Ettore, cosi si chiama il protagonista, come quello di un bambino mutevole e instabile, ma capace e desideroso di affetto.
Nell’animata discussione accesasi fra lui e sua madre, che lo accusa di essere un illuso fannullone, egli si comporta come un debole immaturo e le risponde acerbamente anziché smentirla con i fatti dimostrando di saper prendersi cura di sé e della famiglia.
Tra i due cade un silenzio come di piombo che soffoca tutti i movimenti come se il tempo si fosse fermato.Allora Ettore può riflettere, capire bene il senso delle parole che sono uscite dalla sua bocca e i danni che hanno provocato, pentirsi e poi agire come distinto, stringere la madre tra le braccia senza lasciarla andare implorando perdono come solo la sincerità e la schiettezza di un bambino sa fare.
È dopo questo abbraccio che Ettore prende il suo destino tra le mani e va in cerca della sua strada che conduce alla completezza e alla realizzazione che ogni uomo rincorre, a volte anche per tutta la vita.
Lo consiglierei ad un giovane piuttosto che ad un anziano perché la storia possa essere un esempio di percorso di maturazione.
o che collegherei a questo libro e perché
Ancora non si sa il numero di piani che questo dovrà avere, ne le dimensioni delle stanze e le misure delle pareti, non esiste un progetto ma la costruzione non si ferma.
Per l’inesperienza degli operai, o forse per le intemperie, a volte crolla una parte di costruzione , ma nessuno si scorgerà , anzi , al crollo o alla breccia viene posto rimedio in modo più diligente di prima e il risultato è un muro portante sicuro e resiste.
L’edificio si innalza senza sosta, ma chissà , giungerà mai a completezza?
Diventerà una splendida e utile costruzione o verrà abbandonata prima dell’inaugurazione conclusiva e ridotta ad un cumulo di materie diroccate? Per saperlo leggete il libro.
Cava92
voto: Va nella biblioteca ideale