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2C, Istituto di Istruzione Superiore Formiggini, Sassuolo (Mo)
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Il libro mi ha piacevolmente sorpreso. E' un libro che ti invita a riflettere e soprattutto che ti dimostra come è possibile, con il passare degli anni, che l'uomo perda la libertà e la sua privacy. Magari in un futuro prossimo anche noi finiremo spiati e sorvegliati da telecamere. Il protagonista è, secondo me, un personaggio ben caratterizzato. Riesce a spingersi e a vedere ciò che il partito nasconde a tutti gli altri. In definitiva devo dire che ho apprezzato il libro e sono rimasta coinvolta fino all'ultima pagina.
Non mi è piaciuto il finale. Forse mi aspettavo qualcosa di diverso, sarebbe stato bello un lieto fine. Tuttavia ha anche i suoi riscontri positivi. Nella vita reale non sempre tutto si conclude bene e questo finale te lo dimostra. Anche la parte che tratta del libro di Goldestein è pesante ed esprime concetti difficili che ti richiedono molta concentrazione.
Penso Blowin in the Wind di Bob Dylan, oppure No Love dei Simple Plan.
A chiunque. Soprattutto a chi riesce a sopportare letture impegnative. Credo che sia un libro che tutti dovrebbero leggere. Ti fa vedere come un giorno potremmo subire noi la perdita della libertà e dell'individualità .
"La prima cosa che devi capire è che qui non c'è posto per i martiri. Hai certamente letto delle persecuzioni religiose del passato. Nel Medioevo vi era l'Inquisizione. Un autentico fallimento. Dichiarò di voler stradicare l'eresia e finì per renderla immortale. Per ogni eretico bruciato sul rogo, ne sorgevano migliaia di altri. (...)Noi non commettiamo erori del genere. Con noi tutte le confessioni sono autentiche. Noi le rendiamo tali. Soprattutto, noi non ammettiamo che i morti risorgano per farci guerra." (O'Brien)
Non saprei.
"Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli... a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto.
Dall'età del livellamento, dall'età della solitudine, dall'età del Grande Fratello, dall'età del bispensiero... tanti saluti!" (Winston Smith)
o che collegherei a questo libro e perché
*Chiara
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