Emily Dickinson
Silenzi
Milano: Feltrinelli, 1996
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1h, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Un turbine di parole dolci, dure, ironiche, scabre. Parole che raccontano emozioni della scrittrice, le sue esperienze, la sua vita. Una vita veramente particolare: rinchiusa in casa per quindici anni, per sua volontà , a scrivere poesie. Veniva chiamata il Mito, non usciva mai. Viveva segretamente e l’unica testimonianza della sua vita attiva, lucida, attenta all’esterno e al lavoro della scrittura erano le poesie. Spoglie d rime e facili assonanze le sue poesie parlano, raccontano il suo particolare stato d’animo, la sua strana solitudine, dovuta forse a una delusione d’amore e quel silenzio che le fece trovare l’ispirazione!
Alcune sono un po’ difficili, richiedono maggiore riflessione. Quasi tutte mi hanno emozionata, alcune forse sono troppo tristi e malinconiche, ma d’altronde rispecchiano lo stato d’animo dell’autrice.
Come colonna sonora utilizzerei sicuramente una canzone di Giorgia: Di sole e d’azzurro.
Consiglio questo libro a persone romantiche, che amano le poesie e si lasciano trasportare dalle parole. A persone che abbiano una certa sensibilità , certamente non superficiali. La lettura della poesia comporta capacità di riflessione, profondità di sentimenti e sensibilità . È importante soffermarsi su ogni parola per cogliere il nettare di ciascuna. le parole di queste poesie provengono da un cuore solitario e infelice.
In questo libro non esiste un eroe della storia. Dalle poesie si riesce a ricavare le emozioni, le esperienze, e i sentimenti della scrittrice. Emily Dickinson è un personaggio molto particolare, mi ha affascinato la sua storia. È una donna riservata, timida, che ama la solitudine, il silenzio, ma che nello stesso tempo è vivace e articolata. Ama la libertà , la notte, l’oscurità . È determinata e distaccata dalla religione. Per quindici anni è rimasta chiusa in casa, a scrivere poesie, l’unica “compagnia†che si concedeva. Io non sarei mai riuscita a resistere tanto tempo, ma questo certamente dipende dalla diversità di carattere! Penso che la scrittrice sia sorprendente, ma anche inquietante e bizzarra.
Leggendo queste poesie mi sono venute in mente delle immagini: immense brughiere, sterminate, che trasmettono malinconia, solitudine; dove aleggia un silenzio tenebroso e i brividi ti invadono il corpo! Non riesci a vedere dove finiscono questi campi senza fine, tristi, spenti, secchi, gelidi, una sensazione di inquietudine ti pervade… non ti senti al sicuro…e ti ritrovi da sola, in compagnia di un tetro silenzio…
Alcune poesie mi sono piaciute veramente molto, fanno riflettere su valori importanti, come l’amore, la vita, la libertà , la morte, il silenzio. Ma anche poesie che raccontano degli oceani, di deserti, di animali, di paludi e di campi di battaglia. È sorprendente come la scrittrice riesca a descrivere così bene l’agonia di tigri alla ricerca di cibo oppure la sua piccola imbarcazione persa nell’oceano… guardando solo dalla sua finestra, ma non nel giardino sotto casa… altrove, nell’infinito! Vede il mondo, quel mondo esterno che non conosce… posti che non ha mai visitato. Ma davanti alla sua finestra, il suo sguardo si perde e “magicamente†per il potere del silenzio e dell’immaginazione poetica, ecco che vede le immagini nitide! Una barca che vacilla giù nella baia, una tigre cui una briciola di sangue arreca sollievo… Eccole lì davanti ai suoi occhi! Pronte per essere trasformate in poesia!
Trovo affascinanti le poesie che trattano dell’alba, del tempo, dell’eternità , della solitudine, ma anche del giorno e della notte!
o che collegherei a questo libro e perché
=**^AleAki^**=
voto: Molto bello