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5A, Liceo Classico Minghetti, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Premettendo che per me ogni singola parte di questo libro è degna di nota,probabilmente ciò che mi è piacito di più e nello stesso tempo mi ha colpito ,è l'abilità di John Fante nel narrare la storia. Superficialmente potrebbe essere quella banale di una persona che vuole diventare scrittore e vede in questo lo scopo della sua vita,ma se a questo nucleo narrativo s'intersecano una storia d'amore ,un terremoto,un viaggio interiore e una Vera Rivken,ne uscirà un intreccio sorprendentemente straordinario che risulterà ben difficile giudicare banale.
Non c'è qualcosa che realmente non mi è piaciuto ,ma forse mi hanno dato un po' fastidio le sfumature quasi razziste che ogni tanto raggiunge il rapporto fra Arturo e Camilla ,tutt'altro che semplice e lineare.
Non mi viene in mente un titolo preciso,ma userei come sottofondo una musica che alterni toni dolci a toni burrascosi.
Lo consiglio a chiunque voglia leggere un bel libro e soprattuto a chi non sa ancora chi è ed è alla ricerca di se stesso.
é qualcosa di molto utopistico e un po' banale:Camilla trova il libro che Arturo le ha lanciato ,lo legge,capisce quanto quest'uomo sia innamorato di lei e di quanto anche lei in fondo lo ami ,torna a Los Angeles ,trova Arturo, gli rivela il suo amore e iniziano a vivere insieme.
Sinceramente non mi è venuto in mente nessun libro o film da paragonare a questo libro così complesso e ricco di "piani"diversi di lettura.
Apprezzo anche l'abilita di Fante nell' attribuire caratteristiche specifiche ad ogni personaggio,rendendolo così non un semplice tipo,ma una persona con un proprio spessore,indagata nella sua complessità interiore.
o che collegherei a questo libro e perché
Ire
voto: Va nella biblioteca ideale