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1O, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Di questo racconto mi è piaciuto tutto, in generale, ma ciò che più ho apprezzato è stato l'atmosfera che Le Fanu riesce a comporre nella storia.
Di questo libro devo dire che forse sono poche e molto insignificanti le cose che mi sono poco piaciute, tali da non essere degne di citazione.
Non dev'essere difficile definire una colonna sonora per questo libro, dato che la maggior parte delle situazioni è cupa e tenebrosa; però sono presenti, seppure in minor numero, scene di amicizia e sentimento non troppo allegre però.
Consiglio questo libro a persone che amano le storie dell'orrore, racconti di paura e sui vampiri, dato che rappresenta i "veri " vampiri, quelli nati in tempi antichi da superstizioni e leggende. Volendo anche per chi vuole leggere qualcosa di serio, diverso da libri moderni.
[...]l'amore è sempre egoista, quanto più è ardente tanto più è egoista.
Ci sono tanti libri di vampiri che ho letto, ma sinceramente nessuno si avvicina allo stile di "Carmilla", sono tutti scritti con uno stile più moderno e le storie sono più legate alla fantasia che alla tradizione e alla superstizione.
Essendo uno scrittore dell'800, scrive in linguaggio più complesso e particolareggiato, dando non troppa importanza a ogni minimo particolare, quanto all'atmosfera che creano nell'insieme. Riesce a suscitare nel lettore sensazioni di ansia, paura e inquietudine mediante poche parole o descrizioni, ma senza provocare eccessivo terrore.
Inoltre mi è piaciuto molto la storia e come si è sviluppata, perchè svela sempre poco a poco notizie e informazioni, lasciando una curiosità che deve essere soddisfatta.
Sviluppa i personaggi principali definendo per ognuno di loro un profilo psicologico ben preciso, dando la possibilità al lettore di memorizzare i protagonisti e di spaziare con la fantasia e di immaginare i risvolti della storia a modo suo prima di leggerli.
Forse è un po' lento lo scorrimento del libro, come dopotutto è caratteristica di ogni scritto molti anni fa, e sono presenti discorsi e linguaggi forbiti e formali, ma tipici del tempo, in cui non mi ritrovo affatto. Anche se dopotutto è interessante scoprire qualche dettaglio di tempi passati.
Per le prime io trovo perfette canzoni cupe e dal suono scheggiante e conciso, forte e che colpisce l'ascoltatore. Io suggerirei -System- Chester Bennington (la quale è stata usata per un film sui vampiri, La regina dei dannati)
e -Bring me to life- Evanescence
per la prima parte, mentre per la seconda
-A tout le monde- Megadeth
che è non troppo allegra ma parla dell'amicizia.
o che collegherei a questo libro e perché
Eleonor@
voto: Va nella biblioteca ideale