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2L, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Di questo libro mi è piaciuto molto il personaggio di Arturo. Un ventenne che non sa come vivere, ma sa come VUOLE vivere: scrivendo. Lui ama la scrittura e si è già cimentato in vari racconti, tutti poi andati ad accatastarsi uno sull'altro in una pila polverosa. Scrive sempre, e come tutti gli artisti è impulsivo, è sognatore. Infatti nel corso del libro troviamo moltissimi momenti che nella realtà si sasrebbero svolti in un modo e che Arturo si immagina di vivere in un modo totalmente diverso.
Devo ammettere che non riesco a trovare difetti tali da essere citati. Non riuscire davvero a trovarli, forse perchè mi ha talmente coinvolto questo libro che ho notato soltanto gli innumerevoli pregi, senza carpire i difetti.
Come colonna sonora di questo libro metterei una musica molto triste in certi punti, in altri frenetica e in altri cupa come può essere la vita di Arturo, costretto da poche possibilità economiche a mentire alla madre e a vivere in una stanza piccola e sporca.
Lo consiglio a chiunque, indistintamente. Penso che davvero tutti possano trovare in questo libro una parte di se stessi, anche la più remota.
Probabilmente dopo l'ultima pagina Arturo dimentica Camilla come ragazza materiale e la trasforma in un libro della sua vita, con lei al centro, facendola diventare come Laura per Petrarca, un'amore astratto, impalpabile, ma molto presente. All'interno di uno dei suoi libri.
Non riuscirei a collegare nulla a questo libro.
Inoltre, oltre alla figura di Arturo Bandini, genio incomrpeso, ho apprezzato moltissimo lo stile narrativo di Fante, che con una maestria spettacolare riesce a descrivere in modo magistrale la complessità dell'animo umano.
o che collegherei a questo libro e perché
Th
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