Beppe Fenoglio
Una questione privata
Torino: Einaudi, 2005
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2Ls, Liceo Scientifico M. Fanti, Carpi (Mo)
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Il modo decisamente diretto in cui è scritto il libro, molto coinvolgente, in alcuni momenti la descrizione diventa addirittura cruda, Fenoglio non esita a delineare anche i particolari più brutali della guerra. E' proprio questo secondo me che costringe il lettore a rimanere concentrato.
All'inizio il libro è difficile da seguire perchè non c'è una precisa spiegazione dei personaggi e dei rapporti che ci sono tra di loro.
Se dovessi scegliere una canzone da abbinare al libro metterei la colonna sonora del film "Io non ho paura" di Gabriele Salvatores, sia perchè è ricca di suspence ma anche perchè Milton è un ragazzo coraggioso, che -non ha paura- di ciò che potrà accadergli, egli vuole raggiungere il suo scopo ad ogni costo.
A tutte le persone che hanno voglia di scoprire com'era la vita al tempo della guerra, sicuramente impareranno che non viene combattuta solo al fronte ma purtroppo si ripercuote sulle vite di ogni singolo cittadino. Inoltre il libro tratta anche una storia d'amore un pò particolare, si può definire "a senso unico", quindi può piacere a chi ama questo genere letterario.
Milton è un ragazzo coraggioso, forse anche un pò incoscente ma questo è dovuto alla giovane età e alla convinzione di essere invincibili. Probabilmente al giorno d'oggi sarebbero pochi i giovani pronti a rischiare la vita per salvare un amico e per rivelare ad una ragazza i loro sentimenti perciò è lodabile sia il suo coraggio, ma anche la sua convinzione e la sua forza d'animo che gli conferisce la capacità di non arrandersi davanti agli ostacoli e di trovare una soluzione ad ogni cosa.
Mi è venuta in mente la poesia "Soldati" di Giuseppe Ungaretti che sottolinea la precarietà della vita in periodo di guerra.
E' da ammirare la forza di volontà che scaturisce in Milton per salvare l'amico Giorgio e per rivelare a Fulvia il sentimento che egli prova nei suoi confronti, anche se viene spesso ostacolata dalle difficoltà , imprevisti ma soprattutto paure che la guerra porta con sè. Tutto il suo impegno al termine non verrà ripagato, lui farà parte di quelli che la guerra "non perdona".
Il finale lascia "l'amaro in bocca" perchè si immagina che la storia abbia un lieto fine e che la giustizia prevalga sull'ingiustizia, ma l'autore essendo realista ha terminato il libro con la morte dell'eroe, forse può non piacere ma evita una conclusione banale.
o che collegherei a questo libro e perché
Elisa
voto: Discreto