Aidan Chambers
Cartoline dalla terra di nessuno
Fabbri
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2A, Istituto Superiore A. Veronese, Monetebelluna (TV)
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Di questo libro mi è piaciuto particolarmente il fatto che è strutturato con due storie parallele che ho capito solo alla fine essere collegate, all’inizio è stato un po’ difficile capire, ma appena si entra nella storia si comincia a intuire. Mi è piaciuto anche il personaggio di Geetrui sia nella parte dove è la nonna, sia in quella dove è protagonista, durante la guerra.
Non mi sono piaciute molto le descrizioni a volte troppo particolareggiate che rallentavano la narrazione e mantenevano viva la suspance per troppo tempo.
Nella parte di “attualità” vedrei adatta una musica tranquilla, ad esempio la colonna sonora di “Pearl Harbor” (Hans Zimmer - Tennessee), in quella della guerra invece, ad esempio, quella del film “Il re Scorpione”.
Lo consiglio a tutte le persone che amano i libri d’avventura ma non troppo, a cui piacciono le storie un po’ complicate ma intriganti.
La frase che mi è rimasta più impressa è stata: “Sii normale che è già abbastanza folle”, non avevo mai pensato che essere normale potesse essere folle. Di regola siamo abituati a ritenerci normali ma se partiamo dal presupposto di essere già così folli forse avremmo una visione totalmente diversa del mondo e di conseguenza agiremmo in maniera differente.
Leggendo questo libro me ne è venuto in mente uno che avevo letto molto tempo fa e che si intitola “L’isola in via degli uccelli” di Orlev Uri. L\'’ho pensato leggendo le difficili condizioni di Geetrui durante le guerra, infatti anche questo parla della guerra e di un ragazzo che si trova solo, senza genitori e che deve badare a sé stesso.
Il libro è scritto con un lessico semplice in modo scorrevole e questo senz’altro di aiuto durante la lettura. Io sono stata anche attirata dalle parole in olandese che mi incuriosivano e mi spingevano a leggere per capire cosa volessero dire.
o che collegherei a questo libro e perché
Giulia M.
voto: Va nella biblioteca ideale