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1i, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Mi è piaciuto il Baol. E' quello che tutti noi aspettiamo, che arriva e poi riparte. Mi è piaciuto il mondo, l'ambiente: una metafora con quello di oggi, una dura critica ben riuscita, dove tutti i ruoli sociali sono enfatizzati. Mi è piaciuta l'immediatezza nella scrittura di Benni: fa riflettere ma sempre con il sorriso sulle labbra.
Durante la lettura del libro, ti senti portato a ragionare su molti aspetti, su dei passaggi importanti o su delle considerazioni dell'autore che traspariscono. Ma dopo non rimane nulla. Non c'è profondità . Si rimane su un unico piano che racconta dei fatti che attirano interesse, delle idee forti, con uno stile molto piacevole. Ma rimangono lì. E' come se non uscissero dal libro.
“Io non mi sento italiano†di Giorgio Gaber
Lo consiglio a chi piacciono i libri leggeri, dove però sono introdotte delle critiche pungenti. Il libro fa davvero sorridere, ed è piacevole per una lettura molto “freeâ€. L'autore è stato bravo a metterci dentro tantissimi generi: avventura, fantascienza, storia d'amore, critica. Ma alcuni elementi importanti si perdono in questo libro molto denso, dove gli aspetti fondamentali si percepiscono pagina per pagina e non guardandolo nell'insieme.
Il Baol capisce che il Maestro si era sbagliato. Che al posto di continuare ad entrare nella vita delle altre persone per aiutarle, può costruirsi lui una propria vita, “esistendoâ€.
Come ambiente, lo vedo abbastanza simile a quello di Blade Runner. E' così che mi immagino la “tranquilla notte di regime†di Benni. Mi fa venire in mente il mondo. Se ci pensiamo, il suo è solamente un'esagerazione di quello di oggi: siamo totalmente divisi da quelle persone (i “gerarchiâ€) che ci amministrano, che controllano tutto, e il solo modo che abbiamo di vederle è davanti ad uno schermo televisivo.
o che collegherei a questo libro e perché
UtopieReali
voto: Molto bello