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2P, Liceo Classico Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Di questo libro ho apprezzato particolarmente la trama, per nulla banale o scontata, ma soprattutto lo stile: l'autore Aidan Chambers riesce infatti a catturare l'attenzione del lettore raccontando le vicende dal punto di vista di diversi personaggi e rendendo in questo modo la narrazione più dinamica e coinvolgente. Un altro aspetto avvincente del libro è l'analisi psicologica del percorso del giovane Piers, stanco della vita perfetta condotta fino a quel momento (ottimi risultati a scuola, ragazza, amici, famiglia impeccabile). Ritengo infine che la più grande abilità dello scrittore sia stata quella di affrontare temi estremamente importanti e di grande impatto con una tecnica e un linguaggio assolutamente appropriati per un pubblico adolescenziale.
Ammetto di non aver trovato alcun elemento che mi abbia colpita negativamente, infatti non vi sono aspetti del libro che possano in qualche modo compromettere la qualità del racconto. Posso dire di essere stata stupita dal finale piuttosto insolito e originale, ma non di certo delusa.
Non credo che vi sia una musica in grado di esprimere contemporaneamente tutte le emozioni e le sensazioni trasmesse da questo libro, tuttavia ritengo che una buona colonna sonora, specialmente per rappresentare il personaggio di Piers, potrebbe essere 'Underwater' di Mika per la suspance e la varietà di emozioni forti che la musica di questo brano, a mio parere, trasmette.
Sicuramente consiglierei questo libro a tutti gli adolescenti, in particolare a coloro che ritengono di aver bisogno di un momento di solitudine lontano dalla quotidianità per riflettere su sé stessi, magari poiché confusi dalle immagini e dai modelli di comportamento nei quali sono identificati anche se motivi di disagio interiore.
Leggendo questo libro ho subito pensato a 'Il giovane Holden' di J. D. Salinger in quanto entrambi i protagonisti dei racconti affrontano una ricerca personale, interiore e solitaria del proprio essere nell'età dell'adolescenza. Inoltre, riflettendo, mi ha fatto pensare all'immagine di due gemelli che, come spesso accade anche nella realtà , cercano di imitarsi a vicenda nel tentativo di primeggiare l'uno sull'altro, ma quando infine comprendono che essere sé stessi è l'unico modo per vivere con serenità , apprezzarsi ed essere apprezzati, lasciano affiorare ognuno la propria personalità .
o che collegherei a questo libro e perché
Caterina
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