Éric Emmanuel Schmitt
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano
Roma: E/O, 2003
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1G, Liceo P. Levi di Montebelluna, Treviso
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
La lettura di questo libro è stata piacevole e scorrevole, infatti l'autore usa un linguaggio semplice e moderno. Il suo messaggio è un invito alla tolleranza, al rispetto delle idee e delle credenze altrui, con particolare riferimento alla religione.
Non mi è piaciuta la figura del padre, perchè è una persona insicura, con un carattere fragile e facilmente condizionabile.
La canzone che metterei come colonna sonora a questo libro è "Dove si va" dei Nomadi, perchè mi sembra adatta per accompagnare il viaggio dei due amici.
Lo consiglio, in particolare, a tutti gli adolescenti, perchè, secondo me, potrebbero facilmente immedesimarsi in Momo e riconoscere in Monsieur Ibrahim una figura adulta capace di sostenerli e consigliarli. Comunque è un libro che potrebbe essere letto da qualsiasi persona.
E' un ragazzo come tanti altri, che affronta un periodo particolare della sua vita. Ha bisogno di stare con la gente e di essere ascoltato. Fortunatamente trova una persona speciale, Monsieur Ibrahim, che risponde alle sue domande.
Ho pensato al bellissimo film "Che ne sarà di noi", ma la morte del padre mi ha ricordato anche le tragiche vicende di molti sopravvissuti all'Olocausto, che non hanno saputo superare questa terribile esperienza. Si pensi al suicidio di Primo Levi, un uomo straordinario, al quale è intitolata la mia scuola.
Il personaggio principale è Momo, un giovane ebreo con una situazione familiare molto difficile. Accanto a lui, emerge la figura di Monsieur Ibrahim, un vecchio arabo saggio e perspicace, che gestisce una drogheria in un quartiere parigino piuttosto degradato. Fra i due personaggi nasce un'amicizia sincera e, ben presto, Monsieur Ibrahim diviene per Momo un punto di riferimento essenziale. Il vecchio, infatti, seguendo gli insegnamenti del "suo Corano", soccorre il giovane in difficoltà , offrendogli consigli e nuove chiavi interpretative per comprendere la realtà . Il tono autorevole e mai paternalistico dell'anziano rende particolarmente bella questa storia di amicizia. Le osservazioni del vecchio non sono, infatti, una serie di aridi precetti dettati al discepolo, ma si presentano spesso come intuizioni folgoranti e bizzare, di una verità profonda e quasi disarmante. Si pensi, per esempio, a quando Monsieur Ibrahim afferma che la ricchezza e la povertà di un paese si distinguono dalla quantità e dalla distribuzione dell'immondizia.
o che collegherei a questo libro e perché
Lupin
voto: Molto bello