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1G, Liceo P. Levi di Montebelluna, Treviso
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Mi è piaciuta la scelta di narrare la storia in prima persona, attraverso la voce di un narratore interno, poiché il racconto è risultato molto avvincente.
Non ho gradito l’esagerata autostima e l’eccessiva sicurezza nelle proprie capacità , ostentate dal protagonista, anche se le giustifico, considerando che un simile delirio di “onnipotenza” può caratterizzare talvolta gli adolescenti.
Io proporrei come colonna sonora al libro due tipi di musica diversi e contrapposti, perché si passa da momenti di estrema felicità ad attimi di vera tristezza e malinconia.
Consiglierei la lettura di questo libro a chi si ritiene sfortunato e per questo motivo si abbatte. Il confronto con le disavventure del protagonista è un’opportunità per rivedere la propria situazione in modo più ottimista.
Il mio giudizio nei confronti dell’eroe è, tutto sommato, positivo.
Mentre leggevo il libro, mi affiorava alla mente l’immagine di una partita di baseball e di uno stadio gremito di gente, che compare in moltissimi film americani. Inoltre collego questa storia anche al cartone “Braccio di ferro”. Questo accostamento mi è stato suggerito dall’ossessiva ammirazione che il protagonista nutre per il suo braccio sinistro e per la sua potenza, a tal punto da attribuirgli un’esistenza a sé stante.
Ho trovato curioso ed interessante, probabilmente perché riguarda l’Italia, il continuo scontro tra la madre del protagonista e la suocera, la prima calabrese e la seconda abruzzese. Questi litigi testimonierebbero la leggendaria rivalità esistente tra abruzzesi e calabresi, che all’estero, addirittura, sembrerebbe inasprirsi!
Credo infatti, che il lettore attento sia portato a capire i pensieri e i comportamenti del protagonista, più che a biasimarli. Questa comprensione è possibile perché l’io narrante riporta con estrema lucidità i propri pensieri, le proprie emozioni, i dubbi, le delusioni.
Il protagonista, secondo me, è una persona che vive ogni attimo molto intensamente, percependo tutti i più piccoli dettagli e analizzando le reazioni e i pensieri di chi gli sta vicino. La sua sofferenza deriva soprattutto da questa sensibilità e dalla capacità di calarsi nei panni degli altri.
o che collegherei a questo libro e perché
Eva
voto: Discreto