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1P, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
La trama di questo libro è stata costruita in modo molto particolare dall'autore, con con un'accurata descrizione dei personaggi principali, dei vari luoghi in cui avvengono i fatti e di essi stessi, cosa che mi è molto piaciuta: l'immagine che ha voluto dare di un futuro non troppo lontano (anno 2025) è secondo me piuttosto verosimile a come potrebbe effettivamente accadere in tali circostanze di vita: un mondo in cui la televisone tridimensionale, "tri-vu", schiavizza tutta la popolazione, incitando sempre più alla violenza mediante particolari giochi in cui povere persone, senza speranze, sono pronte a buttar via la propria vita pur di far avere qualche dollaro alla propria famiglia, in cui la droga, legalizzata, è di comune uso, sia per i ricchi che per i poveri, dove l'atmosfera irrespirabile causa ogni giorno vittime. Uno scenario ai miei occhi quasi "apocalittico", rappresentativo di una società in una lenta retrocessione.
Non vi è nulla di particolarmente negativo da dire su questo libro, perché, al contrario, mi è sembrato che cerchi di dare importanti esempi comportamentali al lettore.
Non conoscendo un particolare brano che potesse richiamare l'andamento della trama, sottolineo comunque che per me, una colonna sonora allo stesso tempo angosciante e avvincente, coinvolgente sarebbe l'ideale per rappresentare questo libro.
Lo consiglio a una persona amante dei libri di genere fantascientifico o d'azione; potrebbe interessare anche a un lettore proiettato sull'avventura.
p24
La storia complessiva, a mio parere, ha molte somiglianze con quella di Hunger Games (Suzanne Collins, 2008): entrambi narrano le vicende dei partecipanti di reality show in mondi futuri, costretti a parteciparvi, con anche il rischio di rimetterci la vita, per raggiungere la salvezza/il compenso finale.
Altra cosa che mi è piaciuta particolarmente è stata l'inserimento di numerosi messaggi mediante le azioni e le parole dei personaggi, ma non in modo esplicito o troppo etico, bensì in modo più indiretto, implicito.
Solo 2 critiche personali di non particolare impatto sulla lettura complessiva:
- il conto alla rovescia, che comincia già dalla prima pagina del libro, poiché ho cominciato a capirne il senso solo verso la fine:
secondo me, se il conto fosse partito, come a parer mio sarebbe stato più logico, all'inizio della fuga di Richards, che poi è stata la vicenda principale della storia, la prima parte del libro avrebbe fatto da semplice cornice, dando sì le informazioni essenziali introduttive relative alla narrazione, ma senza avere un "insensato"(per motivo già descritto) "meno x ...." ogni volta che si presentava un cambio di scena. Questo avrebbe per me avuto un effetto più particolare, richiamante forse il genere narrativo dell'azione (di cui comunque questo libro è particolarmente ricco nonostante appartenga più al genere fantascientifico);
- forse troppo incentrato sulle vicende di Richards, anche se spesso viste in terza persona; poiché preferisco storie in cui si narrano più vicende contemporaneamente, penso che sarebbe stato interessante se fosse stato applicato tale criterio anche in questo libro, dandoci, ad esempio, una contemporanea visione (diretta) del movimento della Rete e degli agenti dei Giochi e di Richards (come comunque è stato fatto fatto indirettamente).
"... Quando l'intero gruppo li ebbe indossati, Ben Richards si sentì come spersona-lizzato, un numero a cui rispondeva una divisa, non un uomo. ..."
Mi ha particolarmente colpito questa frase per il fatto che, essendo passato da poco il 'Giorno della Memoria', mi ha fatto pensare che questo è successo effettivamente a delle persone durante la guerra passata.
o che collegherei a questo libro e perché
Il finale mi ha invece ricordato il film "United 93", film in commemorazione agli eventi terroristici avvenuti l'11 settembre 2001, anche se l'esito finale è opposto al libro, in quanto sia Ben Richards che i passeggeri dell'aereo nel film, sapendo di non avere più niente da perdere poiché già destinati a morire, decidono di tentare comunque, in un tentativo disperato, di fare qualcosa anche per essere ricordati, ma soprattutto per cercare di salvare delle vite e il futuro del paese.
Zebo
voto: Molto bello