Beppe Fenoglio
I ventitre giorni della città di Alba
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1H, Liceo Scientifico Pitagora, Selargius (Ca)
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Credevo che questo libro fosse una semplice storia di partigiani, ma mi sono dovuto ricredere; tutte le storie del libro ambientate durante la seconda guerra mondiale e nel periodo immediatamente successivo, sono raccontate dall'autore per mettere in luce gli aspetti più umani, talvolta i più terribili, della guerra civile.
In particolare le ultime storie della raccolta, forse un po' "fuori tema" rispetto alle prime storie, riguardanti la Resistenza e la guerra civile.
Musiche popolari del periodo della Resistenza.
Lo consiglio a chi vuole conoscere più a fondo la storia d'Italia di quel periodo, a chi è convinto che è meglio conoscere la storia del nostro paese, per capire come siamo oggi. Perchè senza il sacrificio di molte vite umane, probabilmente non avremmo superato il periodo buio del fascismo.
"Corse avanti colle mani protese come a tappar la bocca dell'arma di Set e così i primi colpi gli bucarono le mani."
"La vita è bella" ambientato nella Germania nazista, "Miracolo a Sant'Anna" ambientato in in Italia,"Arrivederci ragazzi" ambientato nella Francia occupata dai nazisti.
Lo stile dell'autore è semplice e Fenoglio non scrive proprie riflessioni sulla guerra, ma racconta minuziosamente le cose come stanno, mostrando spesso dei lati sconosciuti dei partigiani e dei fascisti, dell'italia di ieri.
Il personaggio che ho preferito è stato il vecchio Blister, un "vecchio" partigiano che ha dovuto pagare pesantemente le sue azioni, e viene giustiziato dai più giovani del gruppo, poco più che ragazzini.
o che collegherei a questo libro e perché
NickNick
voto: Molto bello