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2I, Liceo Classico Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Il romanzo è la storia di Ettore, un giovane ex-partigiano che non riesce ad adattarsi alla condizione di lavoratore dipendente, dopo il lungo periodo passato sulle colline delle Langhe a combattere.
Trattandosi di un romanzo che racconta di anni tragici della nostra storia, non poteva essere certamente allegro; ho trovato però il finale eccessivamente negativo.
Considerando la durezza degli argomenti trattati, mi immagino un film in bianco e nero, senza una vera e propria colonna sonora, dove gli unici suoni sono i rumori reali degli oggetti e dell’ambiente, e le voci dei personaggi; il tutto accompagnato da una leggera musica di sottofondo, come se uscisse da un vecchio grammofono.
Consiglierei questo romanzo ad un mio coetaneo che abbia voglia di leggere un libro che tratta da vicino una realtà molto importante della storia del nostro Paese.
“Io vorrei una cosa…Che il padre potesse vivere questi ultimi anni come viveva come quando era giovane come me, che finisse di essere tuo uomo e mio padre, come se avesse finito un servizio che gli ha preso trent’anni, e vivesse questi ultimi anni come se fosse libero e solo†(pag. 44).
Penso che la figura di Ettore sia molto simile a quella di Milton, il protagonista di un altro romanzo di Fenoglio, “Una questione privataâ€, ambientato negli anni della Resistenza. Entrambi i personaggi hanno vissuto gli anni della guerra ed entrambi sono alla ricerca di qualcosa per dare un senso alla propria esistenza, per avere una speranza nel futuro. Anche Milton ha nostalgia di come era la vita prima della guerra e ha paura di morire, e Fulvia gli dà la forza di continuare a sperare.
Vanda è una giovane ragazza del paese della quale Ettore è innamorato. Ettore è uscito dalla guerra scontroso e fa fatica a rassegnarsi alla vita del dopoguerra. Per questo decide di darsi ad affari poco puliti e molto redditizi, sfruttando la sua grinta da “duroâ€. Quando però scopre che Vanda è incinta decide di sposarla e progetta di mettersi in proprio con un lavoro onesto. Ma a causa di uno stupido incidente...
Questo romanzo ci porta in maniera molto realistica nel pieno dopoguerra, negli anni successivi al 1945. I primi anni dopo la fine della guerra sono stati molto duri e pieni di problemi; nonostante il sollievo per la fine del conflitto, non era comunque facile ritornare alla vita di prima, circondati dalla miseria e da intere città da ricostruire. Inoltre è stato sicuramente difficile per tutti, dopo aver sopportato violenze e sofferenze di ogni tipo, riprendere una vita normale.
Questo romanzo mi è piaciuto perché l’autore è riuscito veramente a entrare nel vivo di questa realtà , ed è riuscito a coinvolgermi nella narrazione: mi ha fatto provare pena, tristezza e rabbia insieme ai personaggi, di fronte alle loro tragiche vicende.
E’ un romanzo breve ma intenso: si capisce che il libro è stato scritto da chi ha vissuto la Resistenza e il dopoguerra in prima persona. La scelta che ha fatto lo scrittore dei personaggi e del linguaggio, molto diretto, è adatta al contenuto del libro.
Credo che per noi ragazzi sia molto interessante conoscere la vita dei partigiani, spesso adolescenti come noi, e ricordarli non solo per quello che hanno patito in guerra, ma anche per le difficoltà e le sofferenze che hanno dovuto affrontare negli anni successivi . E’ importante ricordare che hanno lottato per la liberazione del nostro Paese e che hanno partecipato poi, nonostante la miseria e le enormi difficoltà , alla ricostruzione delle nostre città .
Secondo me questa frase racchiude tutto l’amore di Ettore nei confronti dei genitori, anche se loro non riescono a capire cosa sta succedendo al ragazzo e per quale motivo non accetta un normale lavoro come impiegato in una fabbrica. I litigi tra Ettore e suoi genitori non nascono dalla mancanza di affetto, ma dalla disperazione e da tutti i problemi che la guerra ha lasciato. Secondo me ciò che Ettore vorrebbe per suo padre è quello che vorrebbe per sé stesso: riavere la pace, la libertà e soprattutto ciò che la guerra gli ha portato via per sempre, cioè la giovinezza.
o che collegherei a questo libro e perché
Al contrario di Milton, Ettore ha Vanda e con il suo aiuto si avvicina a realizzare i suoi desideri, ma un banale incidente...
Giuggi
voto: Discreto