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1i, Liceo Classico Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Mi ha colpito molto lo stile di Fante: sfrontato ed ironico, ma allo stesso tempo anche romantico e pieno di tenerezza. Ha saputo concentrare nel suo libro tantissime e differenti emozioni, a partire dal complesso rapporto tra padre e figlio, descritto in maniera sottile attraverso i dialoghi e le descrizioni della famiglia…Ci ha fatto entrare nella testa di un ragazzo di diciassette anni: lo sport, l’amicizia, l’amore ed anche se in realtà il libro non presentava una vera e propria trama è come se ci fosse stata.
Sinceramente è difficile trovare dei difetti a questo libro, ma potrei segnalare un certo fastidio nelle continue citazioni al Braccio, probabilmente perché il baseball non è uno sport a cui mi interesso e non posso perciò comprendere la fortuna di avere un braccio buono.
Come colonna sonora metterei “Ordinary day” di Dolores O’Riordan perché parla di un giorno come un altro. Per me la sfida che Dominic deve vincere è di riuscire a sfuggire alla monotonia e alla tristezza della vita di suo padre.
Lo consiglio ai ragazzi che sanno apprezzare un buon libro e che sanno leggere a trecentosessanta gradi, ovvero prendendone in considerazione tutti gli aspetti.
Mi ha colpito una delle frasi con cui si apre la storia: “Con la pioggia o col sereno c’erano delle forze al mondo che cercavano di distruggermi”. Questa è una frase che rappresenta uno stato d’animo molto vicino agli adolescenti: la sensazione che il mondo sia contro di te e quel tremendo senso di impotenza.
Assocerei a questo libro “Quando eravamo in tre” di Aidan Chambers. Di fatto i due libri non sono molto simili ma entrambi gli scrittori hanno uno stile molto diretto con i ragazzi e sono capaci di farti emozionare per piccole e grandi cose!
o che collegherei a questo libro e perché
Mavi
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