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2A, Istituto di Istruzione Superiore Levi, Montebelluna (Tv)
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Il percorso di formazione, le riflessioni ed il lato psicologico del protagonista sono curate molto bene. Devo complimentarmi con l'autore, J. Fante, perchè non è sempre così facile descrivere l'interiorità di una persona. Da questo libro, infatti, emergono dei pensieri piuttosto profondi anche se a volte sono un po' mascherati. Altra caratteristica che mi è piaciuta è stata la tecnica narrativa. Il narratore, Arturo appunto, parla generalmente in prima persona, vi sono però dei passi in cui la narrazione diventa un dialogo con sè stesso, o addirittura ala terza persona, parla di sè come fossero due persone distinte. Anche questa diversità di tecniche fa parte del mondo di Arturo, che definirei semplicemente: complicato.
Devo ammettere che non è il mio libro preferito, sicuramente; ma non c'è qualcosa che non mi sia piaciuto. Direi piuttosto che l'unico difetto che potrei trovare a questo libro è che, oltre alla caratterizzazione psicologica del personaggio, non mi è rimasto molto. Per meglio dire, generalmente nei libri voglio trovare qualcosa che mi rimanga impresso, qualcosa che so che non mi abbandonerà mai: un'immagine, una frase, un pensiero... Come dicevo, escludendo i pensieri di Arturo, questo libro è stato per me piatto, è passato senza lasciare un segno evidente.
Come ho scritto precedentemente questo libro è passato troppo velocemente per lasciare un segno e quindi non sono in grado di associare una canzone a qualcosa che è già volato via.
Lo consiglierei ad una persona che ama leggere molto, ma a cui non interessa cosa leggere, per questa l'importante deve essere solo ed escusivamente la lettura. Lo vedo così questo testo, un semplice libro da leggere.
Come andrà a finire? Bella domanda. Beh, nelle ultime righe ho lasciato Arturo che dedicava il libro a Camilla, che era sparita nel deserto. Alla fine Arturo non riuscirà più a vivere come prima, si chiuderà nel suo appartamento, cercando inutilmente di scrivere qualcosa. Camilla, invece, troverà nel deserto la serenità , la vita, ed anche la morte.
Questo punto molto simile a quello della canzone potrebbe avere la stessa risposta. Aggiungo però che per quanto mi riguarda, il titolo è molto azzeccato ("Chiedi alla polvere"). Polvere, infatti, mi rimane di questo testo, niente più. Solo polvere che sfugge portata via dal vento.
o che collegherei a questo libro e perché
vale =)
voto: Discreto