Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Ho voluto leggere questo libro per scoprire veramente la storia di Frankenstein in tutti i suoi particolari. E' spesso citato alla televisione e al cinema,ne ho sentito parlare molto ma mai sapendo la vicenda integrale. Questo romanzo dell'orrore mi ha appassionato,il racconto è narrato in maniera splendida,dalla seconda parte della storia diventa ancor più avvincente. Questo libro è assai esauriente,oltre che dalle puntigliose descrizioni degli ambienti e dei personaggi,dalle riflessioni riguardanti la vita e la morte. Frankenstein non è l'ignorante mostro che ho sempre creduto che fosse,ma una creatura con uno spiccato intelletto,furba,sensibile,con profondi sentimenti,ideali ed un forte conflitto interiore. Ho cercato di soffermarmi soprattutto sulla figura del demone,che mi ha colpita ed interessata:ritengo che abbia compiuto degli atti spregevoli,indegni di qualsiasi perdono o di una giusta pena;è disprezzato ed odiato da tutti. Ma una riflessione che vorrei sottolineare è il fatto che nessuno ha mai provato a giudicarlo dal suo animo e dai suoi sentimenti,basandosi solamente sul puro aspetto esteriore. Credo che Frankenstein non sia la vittima di tutte le tragedie che si sono scatenate dalla nascita della sua creatura ma,bensì il colpevole. Infatti egli ha commesso un atto blasfemo nei confronti della religione:solo Dio può dare la vita;inoltre sono dell'idea che Frankenstein doveva prendersi la responsabilità delle sue azioni e quindi accettare,o perlomeno cercare di trovare una soluzione umana,per il mostro. Non trovo eccessivamente strana e immotivata la reazione della creatura ripudiata e abbandonata a sè stessa,anzi dopo la morte del suo creatore si intuisce quanto il suo odio (un sentimento che comunque richiede un grande interesse per la persona) si tramuti in amore. Sebbene Frankenstein non l'avesse mai accettato ma insultato dando a lui false speranze e promesse;il demone è legato,addirittura per la vita, dal suo creatore. La prima parte è un pò monotona per le continue descrizioni,ma forse sono proprio queste che ci spingono a non fermarci e a proseguire,sempre più curiosi,per scoprire il seguito del racconto "Psycho" nei momenti della creazione del mostro,degli attimi di follia dei personaggi e nei momenti degli omicidi a chiunque voglia realizzare progetti "fuori dalla sua portata" o a chi si prende grandi responsabilità senza pensarci,poi rinnegandole e non mantenendole. Perchè alla fine le conseguenze di un atto scorretto si pagano sempre il demone sottrae a Walton il corpo di Frankenstein per poi bruciarlo insieme a lui. Le loro vite rimarranno legate per l'eternità mi ha ricordato il mito di Prometeo,che tratta anch'esso di un profondo ragionamento sull'origine della vita
Questo romanzo,d'altronde come molti altri,illustra anche come erano le abitudini di vita nel XVIII secolo e sebbene sia stato scritto 191 anni fa risulta molto avvincente ed interessante,con una storia ed una fantasia degni dei nostri tempi.
FeDefedinaBS
voto: Bello