Leonardo Sciascia

Leonardo Sciascia nasce a Recalmuto, nell’entroterra agrigentino, l’8 gennaio 1921. La madre viene da una famiglia di artigiani, il padre è impiegato in una delle miniere di zolfo della zona. Nel 1935 si trasferisce a Caltanissetta con la famiglia e si iscrive all’Istituto Magistrale, nel quale insegna Vitaliano Brancati. Lo scrittore diventa per Sciascia un modello di impegno civile e culturale, si avvicina all'anti-fascismo, e legge molto gli autori nordamericani, specie Dos Passos, Caldwell, Steinbeck.
Nel 1943 lavora come impiegato negli uffici per l'ammasso obbligatorio del grano, attività che porta Leonardo Sciascia ad incontrare la realtà del mondo contadino..
Il suicidio del fratello Giuseppe, avvenuto nel 1948, sconvolge Sciascia lasciandogli un profondo segno nell'animo.
Durante il suo lavoro di Maestro elementare, professione intrapresa dopo la morte del fratello, Sciascia comincia a scrivere all’insegna dell’impegno poetico “Favole della dittatura”, nel 1950, “La Sicilia, il suo cuore”nel 1952, per dedicarsi poi alla saggistica in forma di racconto.
Nel 1957 Leonardo Sciascia abbandona l'insegnamento per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura e all’organizzazione di eventi culturali.


Bibliografia
Per un ritratto dello scrittore da giovane 1985
A ciascuno il suo 1976
I suoi libri in Xanadu: