Bruno Tognolini

Nato a Cagliari nel 1951, abita dal 1975 a Bologna. Racconta egli stesso la storia della sua vita.
“Sono stato un ragazzo studioso. A Cagliari, nel 1969, ho raggiunto la maturità classica con i pieni voti (60/60). Dieci anni dopo a Bologna, subito dopo la laurea, per vaghe ansie occupazionali, ho guadagnato - e sempre a pieni voti - il diploma di maturità magistrale. Non ho mai insegnato.
A Cagliari, dal '70 al '74, ho studiato per quattro anni medicina e chirurgia. Poi il maestrale che ogni tanto sradica i sardi ha portato via anche me, dalla Sardegna e dagli ospedali. Non mi pento né di aver intrapreso, né di aver interrotto quegli studi: la narrazione meticolosa del corpo degli uomini è una palestra mirabile, per chi scriverà testi.
A Bologna, dal '74 al '79, ho frequentato il DAMS, il celebre istituto universitario di "Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo", in quegli anni un'esperienza straordinaria. Lo studio della Comunicazione era esplorato con Umberto Eco nelle aule, non meno che con Giuliano Scabia e Gianni Celati per le strade e "nello spazio degli scontri".
Ciò che in seguito per anni e finora avrei imparato, io l'ho sognato lì.
Nel '79 mi sono laureato in Comunicazioni e Spettacolo, con 110 e lode, discutendo una tesi d'argomento drammaturgico.
Molti anni dopo, nel progettare i cyberspazi dei cd-rom per i bambini, l'eredità di quegli studi lontani sarebbe riaffiorata con felice noncuranza: come dice Eliot, "ciò che tu ami resta".
Negli anni che seguirono, come dirò qui sotto, ho frequentato un teatro che faceva della formazione ininterrotta un cardine centrale. Ho preso parte attiva in parecchi seminari, laboratori, stages: molti di drammaturgia e scrittura scenica, e taluni con maestri d'eccezione (Eugenio Barba, Jerzy Grotowski, Wim Wenders, Vincenzo Cerami e tanti altri i cui nomi sono del tutto ignoti, ma la cui statura pedagogica per me non è stata minore).”

Lilim del tramonto, TEA,2007
Lunamoonda, Salani, 2008