Mi è piaciuto il contesto in cui in cui è ambienteta la trama anche se questa in certi punti è difficile da capire nonostante il linguaggio sia colloquiale. Anche la descrizione dei personaggi è bella perchè è ben costruita.

Non mi è piaciuto il finale perchè non sono riuscito a comprenderne con precisione il significato ma tutti gli altri elementi del racconto mi sono sembrati belli e interessanti.

Carmina Burana

Lo consiglierei agli altri giovani come me perchè credo che possa aiutare fortemente a non dimenticare coloro che si sono sacrificati per migliorare il nostro paese come i partigiani.

non saprei.

"Se questo è un uomo" perchè anche se apparentemente questo testo può sembrare molto diverso in realtà descriva un'altro aspetto della seconda guerra mondale.

Dato che questo romanzo non mi è piaciuto, vi sono pochissimi passi che hanno destato la mia curiosità, subito però soffocati dalla monotonia e dal grigiore della storia. L'unico capitolo che ho letto provando una forte emozione, è stato il penultimo.

Il romanzo in generale non mi è piaciuto: l'ho trovato estremamente noioso, a causa soprattutto della mancanza di colpi di scena e di situazioni più interessanti dei dialoghi tra i partigiani. Credo infatti che, anche se da un punto di vista storico- sociale questo romanzo possa essere interessante per conoscere la condizione dei partigiani durante la guerra, la storia sia estremamente noiosa: i personaggi non hanno una personalità intrigante e coinvolgente, l'atmosfera è piuttosto pacata e monotona.

Il grigiore e la monotonia di questa storia si abbinano perfettamente alla canzone "Haedonism" di Skunk Anansie, che è arrogante e paurosa allo stesso tempo. A mio parere, essa simboleggia il carattere deciso del protagonista, che, contando solo sulle proprie forze, decide di compiere la ricerca dell'uomo che pare sia "andato" con la sua Fulvia.
Per la storia commovente, dolcissima, triste e struggente di Riccio, invece, metterei come colonna sonora "Hide and Seek" degli Imogen Heap.

Consiglio questo romanzo solamente a lettori molto interessati all'argomento della guerra in Italia, poichè, data la noia che suscita il libro, solo un vero appassionato, probabilmente, può carpirne il vero messaggio di solidarietà fra partigiani e di aiuto e conforto reciproco.

A mio parere, Milton ha una personalità estremamente sgradevole, in quanto è ossessionato da Fulvia, la ragazza che ha frequentato prima di arruolarsi con i partigiani. La morbosa ossessione lo porta a compiere un gesto disperato e incredibile: Milton parte per cercaere conferme del "tradimento" dall'amico Giorgio, il presunto amante di Fulvia. Milton rischia quindi la vita per la sua "questione privata", così banale e risolvibile nel tempo, da essere poco credibile e sopratutto molto noiosa.

Questo libro mi ha fatto ricordare una raccolta di storie scritte da me ed i miei compagni alle scuole medie, riguardo,appunto,ai partigiani. Era stato infatti indetto un concorso all'interno della scuola da un'associazione italiana di partigiani, e tutti noi eravamo stati invitati a scrivere una breve storia di fantasia sui partigiani. La nostra professoressa ha raccolto quindi le storie, che poi ha letto: da ognuna di esse trasparivano sentimenti,emozioni,paure dei partigiani.

è coinvolgente l'ambientazione di questo libro. Le descrizioni delle sensazioni di Milton e di tutti gli altri partigiani sono molto realistiche , soprattutto quando si riferiscono alle loro "avventure" a contatto con la natura (le intense piogge,le immersioni nell'acqua fino alle ginocchia,...).

Il modo in cui vengono descritti i rapporti fra i partigiani , a volte anche contradditori. Vengono messi in evidenza i contrasti fra i "rossi" e gli "azzurri" . Contemporaneamente però si percepisce anche la presenza di un legame fra tutti gli stessi partigiani.

"one" degli U2 o comunque una canzone dal ritmo lento

credo lo possa leggere chiunque perchè non vengono trattati concetti particolarmente difficili

in alcuni tratti della narrazione sembra affiorare nella sua mente un principio di pazzia (a causa della sua ossessione per Fulvia)

è molto simile nell'ambientazione a "Se questo è un uomo" e "La tregua" di Primo Levi

Mi è piaciuta abbastanza la trama, ricca di emozioni forti , e come sono descritti il contesto storico e il tipo di vita dei partigiani. Inoltre ho apprezzato la grande quantità di dialoghi usati dall'autore, che a mio parere sono il mezzo migliore per far conoscere al lettore la resistenza, questo momento fondamentale della nostra storia.

Nonostante Fenoglio abbia usato un linguaggio colloquiale, in alcuni punti il libro è davvero eccessivamente lento, vengono ribaditi sempre gli stessi concetti e vi sono descrizioni troppo dettagliate. Eccetto Milton, per di più, alcuni personaggi fondamentali come Fulvia e Giorgio non compaiono mai personalmente, ma sono presentati soltanto dal ricordo del protagonista.

Un sottofondo musicale che rappresenti l'amore ossessionante di Milton verso Fulvia, che da parte sua non lo corrisponde, e i numerosi ostacoli che egli deve superare per conoscere quella verità, che alla fine rimarrà inesorabilmente segreta.

Lo consiglio innanzitutto ai lettori appassionati di storie di guerra e di partigiani. Tuttavia questo romanzo dovrebbe essere letto un po' da tutti gli adolescenti e gli adulti perchè fa riflettere molto.

Penso che, nonostante nell'ambito della sua questione privata abbia lottato anche a costo della vita per conoscere la verità sulla sua amata, Milton non possa essere considerato un vero e proprio eroe della Resistenza in quanto, specialmente nella missione di ricerca dell'amico Giorgio, egli abbia agito egoisticamente, piuttosto che in nome degli ideali partigiani.

Non saprei

il contesto storico e come è stato descritto dall'autore, la scena partigiana vista dagli occhi di chi l'ha vissuta

il finale praticamente inesistente, che lascia il lettore sospeso nell'incertezza..

oltre il ponte - modena city ramblers

ad un'amante dell'epoca partigiana, in quanto la storia è come uno sfondo per le descrizioni della guerra.Più importante è il contesto storico rispetto alla vicenda.

Milton mi è sembrato strano e abbastanza egoista, in quanto sembra che decida di salvare Giorgio solo per sapere cosa ci fosse tra lui e Fulvia.

non so

mi è piaciuto come Fenoglio ha rappresentato lo stato d'animo del partigiano Milton, intrappolato tra amore, amicizia e guerra allo stesso tempo...

il finale???

bamboo di joe satriani

a chiunque

boh, non mi è sembrato un VERO eroe, è una bella storia xò non credo ke Milton abbia la stoffa da eroe come intendo io...

le langhe (tipo 1 foto)

mi è piaciuta molto la trama di questo romanzo..siccome è un argomento anche attualmente discusso ho potuto affrontare la lettura di questo libro sotto diversi punti di vista..mi è piaciuta molto la figura del protagonista disposto a tutto per poter venire a conoscenza di una presunta relazione tra la ragazza amata e un suo caro amico..

non mi è piaciuto molto lo stile utilizzato dall'autore perchè in alcuni punti il testo è dispersivo o può risultare poco chiaro..la fine non mi è piaciuta perchè avrei scritto un finale più concreto anche se qui l'autore ha lasciato spazio alla nostra immaginazione..inoltre in alcuni punti avrei approfondito di più la descrizione dei paesaggi o del carattere dei personaggi in modo da aiutare il lettore ad immedesimarsi nel libro..

la musica che metterei come colonna sonora deve essere una musica molto lenta e malinconica come quella usata nel film "Titanic"

lo consiglio a un pubblico adolescente e adulto ma non a ragazzi con età inferiore ai 12 anni perchè non sarabbero in grado di capire i valori e gli ideali della guerra..penso che i ragazzi adolescenti sarebbero in grado di comprendere i significati di questo libro ma un pubblico adulto forse lo apprezzerebbe maggiormente..

l'erae della storia, Milton, è un ragazzo disposto a tutto per i propri interessi, infatti lui cerca di salvare il suo amico Giorgio solo per sapere se ha avuto una relazione con la ragazza da lui amata, Fulvia. milton risulta sotto questo punto di vista un ragazzo molto testardo e introverso non conformato ai ragazzi di allora e ai valori e gli ideali della guerra..

leggendo questo libro mi sono venute in mente molte poesie di Primo Levi dove descrive le torture cui erano sottoposti gli ebrei nei campi di concentramento..mi sono venute in mente anche molte autobiografie di persone ebree richiuse nei campi di concentramento come "con la pelle appesa un chiodo" ecc...

Uno dei tanti libri che parla della guerra mondiale dove un partigiano molto coraggioso che ci regala un finale molto bello e coinvolgente nel tentare di salvare un amico dai tedeschi. Un libro a mio parere molto entusiasmante anche se in alcuni tratti monotono ma con un finale non del tutto scontato.

In alcuni tratti a mio avviso la storia non è molto scorrevole; il narratore si sofferma spesso su cose o particolari in eccesso narrando la vita di alcuni personagi che non intervengono nel viaggio del partigiano.

Come colonna sonora a questo libro metterei le musiche di "Mission impossibile" perchè il protagonista compie una vera e propria missione quasi impossibile nell'arrrivare nella città dove l'amico è prigioniero attraverso numerosi pericoli e sfortune.

Lo consiglio a una persona molto altruista perchè altruista è il protagonista che mette la propria vita nelle mani del destino pur di aiutare o in questo caso salvare un amico in difficoltà.

L'eroe della storia a mio avviso è tenace e non si dà mai per vinto cercando in tutti i modi di raggiungere il suo obbiettivo a tutti i costi.

Pensando a questo libro associo ad esso il film "Perl Harbor" in cui in questo caso un gruppo di soldati a differenza del nostro singolo protagonista cerca in tutti i modi di trovare un loro compagno disperso.

Questo libro mi è piaciuto perchè i fatti/azioni sono spiegati molto bene e posti in maniera ordinata, però ovviamente con dei flash back.
La cosa affascinante è che l'autore, è riuscito a descrivere questa storia d'amore e la guerra contemporaneamente.

Visto che questo libro è diviso in due parti, dove nella prima vi è una storia d'amore, sinceramente pensavo che alla fine, ci fosse scritto...

La musica orchestrale, subito molto tranquilla e poi molto forte, nei momenti intensi della storia.

A persone a cui intriga la guerra e abbastanza grandi, cioè dalla 2° superiore in poi.

Lui ha un unico desiderio, ritrovare la sua amata. E' un tipetto molto determinato a raggiungere i suoi scopi.

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mi é piaciuto perché parla della guerra vissuta da personaggi in un modo reale e allo stesso tempo emozionante e rispecchia una parte di storia della nostra nazione

nessun motivo

mission impossible

ragazzi 13-16

un ragazzo coraggiosissimo

immagini di partigiani mentre facevano gli attacchi a sorpresa

ho apprezzato il carattere di Milton, forte e
coraggioso, egli non si è mai lasciato prendere dalla paura, grazie alla sua determinazione e
prudenza riesce sempre ad andare avanti, peccato che non sia riuscito a superare
l’ultimo“scoglio”: l’arrivo alla casa di Fulvia. L’ambientazione è ben costruita poiché a mio parere molti luoghi sono realistici!

l’intero romanzo si svolge in quattro giorni dolorosi, e nonostante l’emozione che mi ha dato, devo ammettere che la vicenda è raccontata con un ritmo molto lento, con tante descrizioni e pensieri, tali sono alcune cause che hanno reso il libro noioso in alcuni pezzi!

la musica che metterei come colonna sonora è "bella ciao" di Francesco De Gregori

consiglio questo libro alle persone che amano la storia, per conoscere ciò che è avvenuto al tempo della guerra; i libri d’avventura o perché no a chi dentro si sente un po’ come il nostro protagonista Milton! E' un libro di media lunghezza e perciò adatto ad un vasto pubblico.

Milton, protagonista del libro e, partigiano di 22 anni, brutto, alto, gobbo, con la pelle pallidissima, è un personaggio molto triste, è di carattere forte, duro, e forse a causa della sua testardaggine, egli continua a cercare la strada della verità finché non l’avrebbe raggiunta. Forse troppo orgoglioso, forse troppo curioso, perché provare tanti pericoli in un momento di guerra? Di certo ha tutte le caratteristiche per essere un eroe: coraggioso e spensierato, fa dei suoi sentimenti il tema fondamentale del libro.

/

Quando Milton ricorda i momenti passati insieme con Fulvia

La trama della storia, perchè parla di guerra e anche perchè i romanzi non sono il mio genere.

In questo momento non mi viene in mente nessuna musica da attribuire a questo libro.

A un pubblico femminile o agli adulti.

Che doveva essere più geloso

Primo Levi " Se questo è un uomo"

mi è piaciuto molto l'intrigo della vicenda,le situazioni in cui si trova il protagonista,Milton,giovane studente richiamtao alle armi,la descrizioni dei momenti salienti sono piuttosto dettagliate.

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come colonna sonora metterei una musica con una partenza triste,che mano a mano va in crescendo di tensione e che in alcuni punti fa risaltare il coraggio del protagonista.

lo consiglio a tutte quelle persone a cui come me piacciono le storie di guerra,avventurose e allo stesso tempo realistiche,che si basino su fatti che potrebbbero essere accaduti nella realtà.

milton non è un vero e proprio eroe,si rivela essere un ragazzo molto deciso e sicuro di sè,intenzionato a portare a termine ciò che vuole veramente.Si rivela anche molto coraggioso in alcuni punti del racconto.

un film che mi è venuto in mente è il cacciatore,richiama molto lo stile di guerra anche se gli schieramenti che combattevano tra di loro erano diversi rispetto a quelli del libro.

Lo stile è scorrevole, i periodi sono brevi, vi sono molti dialoghi, il linguaggio non è ricercato e quindi la lettura risulta piacevole e fluida anche se la tematica presa in esame è impegnativa e molto profonda.
L'ambientazione è realistica: rende molto bene l'idea della vita dei partigiani: cosa provavano, come vivevano e i pericoli che dovevano affrontare quotidianamente.
La tematica è esposta in modo crudo ed efficace e questo è forse l'aspetto che può maggiormente colpire il lettore e farlo riflettere.
Inoltre la "questione privata" di Milton diventa più importante di tutte le altre cose, persino della guerra, che viene lasciata in secondo piano, come riflesso della sua sofferta situazione interiore.

In alcuni punti del libro il passaggio da una sequenza all'altra è troppo veloce e questo rende la narrazione frammentaria. E' difficile quindi riuscire a seguire in ogni momento il filo del discorso. Tra i personaggi l'unico ad emergere è Milton, mentre dei suoi compagni partigiani non riusciamo a delineare una caratterizzazione molto precisa.

"Over the rainbow" perchè è la canzone preferita del protagonista, Milton, che aveva tradotto per Fulvia. Inoltre pensiamo che sia adatta la canzone "Dove si va" dei Nomadi perche parla della guerra e dell'impossibilità degli uomini di vivere in un mondo pieno di bombe.

Lo consiglio a una persona a cui piace la storia e nello stesso tempo a una persona curiosa di conoscere la vita al tempo della guerra, che in questo libro è stata resa con molto realismo.

Secondo noi l'eroe della storia è un personaggio positivo. Infatti è combattivo, audace, forte, determinato a raggiungere il suo obiettivo. Tutta la sua vita è legata alla ricerca della verità: scoprire quello che è successo tra Fulvia e il suo amico Giorgio. E' talmente disperato che pone la guerra in secondo piano e schiera in campo tutte le sue forze per cercare di arrivare a Giorgio.

Collegherei a questo libro il film di Alberto Sordi "Tutti a casa" perchè ripropone una storia di guerra vissuta da partigiani.

La trama di questo libro è di per sé molto semplice e coinvolge un solo personaggio: il partigiano badogliano Milton. Questi, recatosi nei luoghi che hanno visto nascere il suo amore per la giovane torinese Fulvia, viene a conoscenza della relazione esistente fra la ragazza ed il suo amico Giorgio, anch’egli partigiano. Da questo momento, il tempo sarà scandito dalla ricerca, da parte del protagonista, sia dell’amico, che della verità sulla sua relazione con Fulvia. Molto particolare è la descrizione della testardaggine e della determinazione del protagonista. La ricerca lo porterà a tentare imprese disperate, a privarsi del sonno, a valicare nere colline battute incessantemente dalla pioggia. All’interno di questa semplice struttura, ciò che più mi è piaciuto nello stile dell’autore è l’utilizzo molto frequente del flash-back, dove riesce ad accumulare, nelle poche pagine di questo romanzo, una quantità impressionante di azioni, le quali si distinguono per l’intensità con cui vengono raccontate e per l’importanza che assumono all’interno della narrazione. Alla base della disperata ricerca del giovane partigiano non c’è propriamente l’amore nei confronti di Fulvia, peraltro sempre assente, ma il sentimento, la certezza di non essere stato e di non essersi ingannato. La bravura dell’autore si nota molto bene nel finale dove, in poche pagine, riesce a risolvere la situazione in modo molto dettagliato e originale. La corsa finale, bellissima, assomiglia ad uno straordinario, ultimo tentativo di dare un senso alla propria esperienza umana, tentativo tutto interno al mondo della scrittura, che si esprime in una corsa inarrestabile, come le parole che l’accompagnano, destinata a finire. Il viaggio compiuto dal protagonista si tramuta quindi in una vera e propria lotta al fine di portare a termine il proprio vagare; lotta contro la natura che aleggia sul protagonista sempre più solo e folle nell’ ansia di conoscere un segreto che nessuno può apprendere. Un segreto che la bellezza tutta letteraria del finale riesce solo a sfiorare. «Come entrò sotto gli alberi, questi parvero serrare e far muro e a un metro da quel muro crollò».

Il libro è stato tutto molto interessante. Non ci sono parti che possono risultare pesanti o poco chiare.

Le musiche che assocerei a questo libro sono delle canzoni partigiane.

Questo libro lo consiglio a coloro che hanno vissuto in prima persona la vita di partigiano; a coloro che non si rendono conto di come siano stati importanti i partigiani per il nostro stato. Lo dedico anche a coloro che cercano sempre di fuggire per fargli capire che prima o poi la loro corsa deve finire nel bene o nel male.

Il protagonista lo paragono ad Ulisse nell’Odissea; come lui ha viaggiato per scoprire un segreto, una verità, affrontando pericoli e incontrando insidie nel suo cammino. Non si è arreso.

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Del romanzo mi è piaciuto molto l'interazione fra la narrazzione e la cornice della guerra, presente in secondo piano, ma mai assente.

é vero che il riuscir ad inserire una grande quantità di azioni in poche pagine è un pregio, ma così facendo si appesantisce la lettura e, per non tralasciare nessun particolare, si costringe il lettore a un'estenuante concentrazione sul testo.

Il libro andrebbe accompagnato a una musica dal ritmo veloce e aggressivo, che col sussegursi di avvenimenti, formerrebbe il pane per un'amante di storie d'azione.

Lo consiglio a una persona che ama storie d'azione, vicende forti e coinvolgenti.

Milton è un uomo disposto a tutto per sapere la verità sulla sua amata, disposto a mettere in pericolo la sua vita.Durante la vicenda però tralascia gli interessi dei partigiani per dedicarsi principalmente ai suoi privati.

Mi sono venute in mente tante storie di guerra di ogni epoca, in cui si va ad inserire la tematica dell'amore che ha da sempre affascinato l'uomo e dato l'ispirazione a molti capolavori d'arte.

Il romanzo è molto veloce e diretto, la scrittura è semplice ma incisiva. Questa scelta mette ulteriormente in risalto la vicenda del giovane protagonista, Milton.
Il romanzo è pressoché perfetto: la trama è scorrevole ed affascinante, Fenoglio infatti, riesce a trattare brillantemente un tema molto difficile, l’amore impossibile.
La storia è ricca di colpi di scena, flash-back e racconti di guerra di altri personaggi che movimentano l’intreccio.
Il finale poi è scioccante, l’autore fa trasparire l’angoscia profonda del personaggio, di non aver vissuto a pieno la vita.

niente, per me è pressochè perfetto.

una musica forte ed energica che renda bene l'angoscia di Milton nella disperata ricerca di Giorgio.

Lo consiglierei a chi è appassionato dei finali sospesi.

Milton, che rende meraviglioso questo romanzo, la tenacia con cui cerca di scoprire la verità è ammirevole,perché è una verità dolorosa che in fondo non vuole sapere dato che potrebbe distruggere per sempre tutto ciò per cui ha lottato strenuamente: l’amore per Fulvia.

sicuramente " le gazze ladre" di Ken Follet perchè entrambi i protagonisti combattono in guerra ( Milton nella prima guerra mondiale, Flick nella seconda), entrambi come partigiani ed entrambi sono coinvolti in una storia d'amore.

Ci è piaciuta l'ostinazione con cui Milton cerca la verità che per lui è essenziale e il modo in cui l'autore riesce a trasmetterla con sensazioni forti

A noi non è piaciuto lo stile con cui l'autore unisce i ricordi di Milton e il suo presente, perchè a volte sembra di non distinguerli. Inoltre in alcuni passi l'autore si è dilungato forse troppo nelle descrizioni dei suoi viaggi, appesantendo la lettura.

La colonna sonora che metteremmo a questo libro è: "Generale" di Francesco De Gregori

Lo consigliamo ad una persona a cui piace leggere romanzi di guerra partigiana.

Noi pensiamo che Milton sia stato un uomo con un carattere veramente forte, che decise di rischiare la vita a costo di sapere la verità sui suoi amici.

Collegheremmo a questo libro la poesia "Sono una creatura" di Giuseppe Ungaretti, perchè gli autori vivono la drammatica situazione della guerra anche se in epoche diverse e le loro opere trasmettono sensazioni simili

mi sono piaciuti il protagonista e la trama perchè erano avvincenti e interessanti

non trovo difetti in questo libro

sally-vasco rossi

a chi gli piaccioo le storie di guerra e di partigiani

penso che sia intelligente e interessante

a qualunque libro che narra la resistenza.

Mi è piaciuta la personalità che c'è in ogni dialogo che il protagonista intrapende con ogni persona che non conosce e che ha bisogno di incontrare. Ognuno di noi ha infatti qualcosa che lo rende diverso dagli altri: l'espressione del viso, il modo di rivolgersi agli altri. Ed è proprio questo che traspare dalle parole dalle parole di ognuno di questi sconosciuti: originalità.

Il ritmo del libro è troppo lento. Le descrizioni del paesaggio, inoltre, non sono molte approfondite, anche se capisco che questo non dovrebbe essere il tema del libro.

Sally di Vasco Rossi

Consiglio questo libro a una persona che non crede in sè stessa e che si butta giù davanti a un problema. Questo romanzo è infatti costruito su una lotta contro l'amore e ciò potrebbe far acquistare un po' di coraggio al lettore.

L'eroe di questo libro ha molto coraggio e non perde mai la speranza di ritrovare il suo amico Giorgio, che potrebbe dargli delle informazioni a lui molto utili sulla vita di Fulvia. Non si tira mai indietro, anche a costo di perdere la vita. Si sacrificherebbe pur di sapere la verità.

Addio alle armi di Hemingway perchè anche lui parla di una storia d'amore ostacolata dalla guerra. Pinocchio di Collodi perchè, come Milton, il "padre" di Pinocchio fa di tutto per ritrovarlo.

Di questo libro mi è piaciuto il modo di descrivere dettagliatamente dell'autore, che segue come una telecamera il personaggio in tutti i movimenti che fa.
La storia non è delle più coinvolgenti ma è resa in modo che il lettore si riesca a immedesimare nel personaggio con le sue ansie, paure ecc... Il finale è davvero bello perchè non patetico (tipo quando il protagonista muore da eroe) ma anzi...

Non mi sono piaciuti i periodi complessi delle descrizioni dove si perde il filo del discorso o non vi è chiara la situazione come il passaggio dal presente ai ricordi.

Non saprei.

A una persona a cui piacciono molto le storie dei partigiani e di guerriglia.

Milton non è un personaggio comune, nella storia viene ritratto come un personaggio anche egoista e non di bell'aspetto, e di solito queste non sono le caratteristiche dell'eroe principale. Mi è piaciuto soprattutto nel finale coinvolgente che lascia il lettore fino alla fine nella suspence.

Beh.. con il tema dei partigiani vengono in mente molti film o libri ma un in particolare no.

Nella lettura sono stata attratta soprattutto dalla vicenda personale del protagonista e dalla tenacia di quest’ultimo. Lo stile è abbastanza semplice e le parole tipiche dell’epoca, oggi in disuso, mi hanno fatta riflettere sui costumi quotidiani di 60 anni fa.

Essendomi appassionata alla storia d’amore del protagonista con Fulvia e d’amicizia con Giorgio, non ho apprezzato il finale. L’ultima pagina ... Non ho trovato il libro particolarmente lento ma triste e monotono.

Per questo motivo gli assocerei una musica lenta e melodica, non troppo profonda, con qualche nota d’allegro in contrasto ad altre più cupe, nei momenti peggiori della storia. Un esempio potrebbe essere la canzone “Ti lascerò” di Fausto Leali e Anna Oxa. Alla fine metterei una musica rock come quelle dei Nirvana prorompente e frenetica, che si spengesse pian piano ma con un ultimo disperato grido

Lettore ideale di questo libro sarebbe qualcuno interessato più di me alla cronaca della vita partigiana più cruda e semplice. Inadatte a questa storia sarebbero invece i romantici e chi non ama i finali tragici. Lo consiglierei anche ad un pubblico che abbia vissuto direttamente quegli eventi, da partigiano o meno, e possa in qualche modo ritrovarcisi.

Non penso che Milton sia esattamente un eroe, giacché la sua missione non apporta nessun beneficio né a lui stesso né alla comunità. È ovviamente triste, malinconico e solo, ma in fin dei conti chi non lo è in guerra? La missione del nostro protagonista...

Piuttosto che un romanzo o un fumetto questo libro mi ricorda film come “Salvate il soldato Ryan”, che mostrano la guerra a chi non l’ha vissuta. Ancora di più il racconto mi ha ricordato le storie che i miei nonni mi hanno spesso narrato, rendendole più familiari e vicine a me

Mi è piaciuto molto il personaggio di Milton, protagonista del racconto, brutto, alto, gobbo, che, profondamente innamorato di Fulvia, anche avendo molti elementi per pensare che ella sia innamorata di un altro, Giorgio, non smette di amarla, e va alla ricerca di quest' ultimo per scoprire la verità. E capendo che non verrà mai a conoscenza di quella, pensa a Fulvia fino alla morte. Lo stile dell' autore è abbastanza moderno e comprensibile, con la presenza di alcuni termini arcaici.

Non mi è piaciuto il fatto che la ricerca della verità sulla sua amata da parte del partigiano Milton spesse volte passava in secondo piano lasciando spazio a vicende inutili o forse non fondamentali ai fini della storia. Inoltre non mi è piaciuta la frequente presenza di flashback usati da Fenoglio.

Una canzone dei partigiani si addice perfettamente al contesto storico in cui è ambiantato il racconto: fischia il vento, bella ciao...

Non lo consiglio a nessun tipo di persona in particolare, poichè la storia non ha un vero e proprio messaggio per il lettore. Chi vuole leggerlo, lo legga!

L' eroe della storia è un giovane ragazzo che nonostante la sua bruttezza (dovuta alla gobba, alla pelle spessa e pallida..) non si perde d' animo e ha un carattere invidiabile. Egli combatte fino all' ultimo per scoprire la verità, sebbene possa essere dura e dolorosa.

Collegherei a questo racconto un altro libro di Beppe Fenoglio "Il partigiano Johnny".

mi è piaciuta soprattutto la seconda parte del libro(i ventitre giorni della città di alba) perchè mi ha fatto comprendere quanto i ragazzi di allora avessero già il senso dell'onore e dell'amore per la patria,partecipando alla formazione di una società ideale in cui potevano rispecchiarsi.i personaggi li ho trovati interessanti nello svolgere i loro principali compiti,ovvero quelli di essere forti e coraggiosi ma soprattutto sicuri di una possibile vincita!

lo stile compositivo dello scrittore l'ho trovato noioso e monotono,soprattutto nella prima parte(una questione privata) con la descriziome delle avventura della brigata!

metterei: la colonna sonora de "la vita è bella"

a una persona a cui piacciono i libri descrittivi

penso che sia una persona molto sensibile,energica ma soprattutto consapevole di ciò che gli aspetta e.........sicuro della sua forza,di vincere!

mi ricorda "un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu

mi è piaciuta particolarmente la prima parte del libro(una questione privata),perchè parla dell'esperienza personale di un giovane partigiano innamorato di una fanciulla,e logorato da una forte nostalgia per questa.

Non mi è piaciuta "i ventitre giorni della città di Alba" perchè tratta di alcuni avvenimenti riguardanti esperienze di giovani partigiani appartenenti a diverse brigate con diverse storie.

metterei l 'inno della brigata sassari

a una persona appassionata di guerre e di varie simili esperienze!

è un personaggio molto profondo e voglioso di vivere e vincere,per poi riabbracciare la sua amata Fulvia

purtroppo non mi ricorda nessun libro

Mi è molto piaciuto la trama avvincente della storia che riesce a coinvolgere il lettore;l'abilità dello scrittore nel ricostruire in modo dettagliato l'ambiente e la società di quel tempo.

non mi sono piaciute le descrizioni iniziali dei paesaggi che a mio parere erano troppo lunghe e articolate.

ovviamente la canzone che ascoltavano milton e fulvia "over the raimbow"

lo consiglio alle persone a cui piacciono le storie della seconda guerra mondile.

l'eroe è milton che non si arrende a nulla pur di raggiungere il suo scopo cioè trovare fulvia.

per ora non mi viene in mente niente perchè non ho letto nulla a riguardo

mi è piaciuto molto il modo in cui l'autore decrive le situazioni,perchè sembra che ci sia una telecamera che riprenda tutto,questo aiuta il lettore ad immedesimarsi nella storia

una cosa che non mi è piaciuta è la lunghezza delle descrizioni,perchè questa lunghezza rende il discorso dispersivo e a volte noioso

io metterei vivere di vasco rossi

a tutte le persone che sono interessate alla guerra e all' amore

penso che milton sia quel tipo di eroe che serve oggi:determinato,orgoglioso e sa portare avanti i suoi progetti.

Il modo decisamente diretto in cui è scritto il libro, molto coinvolgente, in alcuni momenti la descrizione diventa addirittura cruda, Fenoglio non esita a delineare anche i particolari più brutali della guerra. E' proprio questo secondo me che costringe il lettore a rimanere concentrato.
E' da ammirare la forza di volontà che scaturisce in Milton per salvare l'amico Giorgio e per rivelare a Fulvia il sentimento che egli prova nei suoi confronti, anche se viene spesso ostacolata dalle difficoltà, imprevisti ma soprattutto paure che la guerra porta con sè. Tutto il suo impegno al termine non verrà ripagato, lui farà parte di quelli che la guerra "non perdona".

All'inizio il libro è difficile da seguire perchè non c'è una precisa spiegazione dei personaggi e dei rapporti che ci sono tra di loro.
Il finale lascia "l'amaro in bocca" perchè si immagina che la storia abbia un lieto fine e che la giustizia prevalga sull'ingiustizia, ma l'autore essendo realista ha terminato il libro con la morte dell'eroe, forse può non piacere ma evita una conclusione banale.

Se dovessi scegliere una canzone da abbinare al libro metterei la colonna sonora del film "Io non ho paura" di Gabriele Salvatores, sia perchè è ricca di suspence ma anche perchè Milton è un ragazzo coraggioso, che -non ha paura- di ciò che potrà accadergli, egli vuole raggiungere il suo scopo ad ogni costo.

A tutte le persone che hanno voglia di scoprire com'era la vita al tempo della guerra, sicuramente impareranno che non viene combattuta solo al fronte ma purtroppo si ripercuote sulle vite di ogni singolo cittadino. Inoltre il libro tratta anche una storia d'amore un pò particolare, si può definire "a senso unico", quindi può piacere a chi ama questo genere letterario.

Milton è un ragazzo coraggioso, forse anche un pò incoscente ma questo è dovuto alla giovane età e alla convinzione di essere invincibili. Probabilmente al giorno d'oggi sarebbero pochi i giovani pronti a rischiare la vita per salvare un amico e per rivelare ad una ragazza i loro sentimenti perciò è lodabile sia il suo coraggio, ma anche la sua convinzione e la sua forza d'animo che gli conferisce la capacità di non arrandersi davanti agli ostacoli e di trovare una soluzione ad ogni cosa.

Mi è venuta in mente la poesia "Soldati" di Giuseppe Ungaretti che sottolinea la precarietà della vita in periodo di guerra.

Ho apprezzato molto il coraggio del protagonista Milton che, per amore, è disposto ad affrontare tutte le peripezie che la guerra gli ha imposto.

Non ho apprezzato il linguaggio utilizzato da Fenoglio per descrivere la situazione. Infatti ritengo che se le parole fossero state più semplici e comprensibili, mi sarei appassionata maggiormente a questa vicenda di guerra. Inoltre speravo in un finale più romantico segnato dall' incontro tra Milton e la sua amata Fulvia.

L' unica canzone che riesco ad associare a questo libro è "La guerra di Piero" di Fabrizio Dé André sia per l'ambientazione di questa canzone che per la melodia in sottofondo.

Questo libro lo consiglierei ad una persona che ama le vicende di guerrra ed anche alle persone che amano le storie d'amore intricate e ambientate in una situazione difficile, come appunto in una guerra.

L'eroe della storia, Milton, è un ragazzo molto giovane ma comunque molto sicuro di sè e di quello che fa. E' un ragazzo che ha combattuto strenuamente per l'amore che prova per una ragazza, dimostrando grande forza d'animo e coraggio.

Non ho trovato altri libri o film da associare a questo libro, ma penso che la poesia "Fratelli" di Giuseppe Ungaretti descriva nel modo migliore la situazione che tutti questi giovani ragazzi che vanno in guerra devono affrontare per sopravvivere.

mi è piaciuto lo stile letterario di Fenoglio, perchè in poche parole riesce a delineare i tratti principali dei personaggi e degli ambienti, anche se a volte tende a dilungarsi troppo in alcune narrazioni

non mi è piaciuto il finale, perchè lascia il lettore, così come il protagonista, pieno di interrogativi e con la curiosità di sapere cosa sia veramente successo

riguardo i momenti alla villa tra Milton e Fulvia, sceglierei delle canzoni lente come quelle suonate dai grammofoni negli anni '30 e '40, perchè anche se non ho presente le canzoni citate nel libro, immagino siano di questo genere. per quanto riguarda Milton, direi che le canzoni che lo possano descrivere meglio siano tristi e malinconiche, a tratti arrabbiate, ma penso che in alcuni punti l'assenza di colonna sonora possa descrivere al meglio le sensazioni di freddezza e desolazione delle vicende narrate

lo consiglio a chi voglia conoscere la guerra dal punto di vista dei soldati, mentre penso che chi sia interessato a storie d'amore o intrighi di vario genere, possa rimanerne deluso

all'inizio ero affascinata dalla figura di Milton, dal suo essere un ragazzo introverso, capace di comunicare alla sua amata cio che non avrebbe potuto esprimere con le sue parole, tramite lettere e citazioni dei più grandi scrittori. poi però mi ha un po' delusa, nel senso che non trovo il suo tentativo di salvare Giorgio un gesto così eroico, perchè viene spinto a compierlo per una sua esigenza personale

lo collegherei a "salvate il soldato Ryan" perchè racconta anch'esso il tentativo di salvataggio di un soldato, e quindi lo collego alla storia narrata in questo libro, ma anche ad altri film che mostrano la guerra dal punto di vista dei soldati come "black hawk down"

Il libro mi è piaciuto abbastanza. Ho trovato l'inizio molto piacevole e travolgente perchè il partigiano Milton ritorna nella casa della ragazza di cui era innamorato fin da quando era un bambino e insieme alla custide ripensa ai momenti più belli che ha trascorso con Fulvia.

Il finale è stato un po' deludente.

"Give me novacaine" dei Green Day perchè il ritmo di questa canzone rispecchia l'andamento della vicenda.

Lo consiglio a persone che, come me, trovano queste storie d'amore molto coinvolgenti.

Milton è un partigiano molto coraggioso che a costo di sapere la verità sui sentimenti che legano Fulvia e Giorgio rischia la vita numerose volte.

Il libro che mi è venuto in mente leggendo questa storia è stato:"La ragazza di Bube" di Carlo Cassola perchè ho trovato che le due storie avessero molti punti in comune.

del libro mi è piaciuto molto il fatto che la storia assomigliasse molto alla realtà, grazie anche al contesto storico che è un altro aspetto che mi è piaciuto molto.

non mi è piaiuto il finale del libro.

la canzone che metterei come colonna sonora a questo libro è "Lei è" di Paolo Meneguzzi.

questo libro lo consiglio ad una persona a cui picciono i libri che parlano di storie d'amore complesse ed ostacolate.

secondo me l'eroe della storia è Milton in quanto ha lottato fino in fondo pur di sapere la verità.

un film che mi è venuto in mente mentre leggevo questo libro è stato "La Grande Guerra" perchè entrambi, libro e film, sono ambientate in periodo di guerra.

Trovo entusiasmate il nodo del libro:l'amore ossessionato per una ragazza;un sentimento tanto profondo che riesce a costringere il protagonista all'impensabile.

Alcuni punti del racconto sono decisamente lenti.Mettono in secondo piano la storia d'amore per raccontare vicende non fondamentali.

Accosterei la nuova canzone di James Blunt"Goodbye my lover".C'è gran sintonia col racconto,perchè nelle parole del cantautore emerge la tristezza di aver perso un grande amore;che però non abbandonerà mai la sua mente.

A qualsiasi persona che non crede al detto:"si fa tutto per amore"

Non penso che il termine eroe sia corretto;innamorato lo è già di più.Ha un carattere dolce e molto sensibile,è anche molto testardo;ed è proprio questa testardaggine a portalo...

A immagini di guerra,perchè lo scenario è proprio quello tetro e triste della guerra civile

Il romanzo mi è piaciuto perché, come si comprende già dal titolo, nell'immensa tragedia pubblica della guerra, il giovane partigiano Milton vive la fine di un amore, riuscendo a trasmettere anche l’angoscia per la propria tragedia privata, che con quella comune è indissolubilmente unita. é molto significativo cogliere nel protagonista l’orrore nei confronti della guerra che sta combattendo e che tuttavia accetta come dovere morale e civile; non meno importante è il profondo turbamento per il sospetto tradimento della giovane amata. Sembra quasi che per Milton la realtà perda ogni significato, identificandosi in quel mare di fango in cui si trova immerso e che si mescola con il suo essere: ”Sono fatto di fango, dentro e fuori”.
Lungo il corso del romanzo, i due temi dell’amore e della lotta partigiana restano sullo stesso piano di tragicità e d’esasperata tensione emotiva. Quando Milton, per esempio, è in marcia verso la villa di Fulvia, l’amata, si avverte il senso della fuga non solo dal tiro dei nemici, ma anche dalla realtà fatta di delusioni e d’inganni, che Milton non vuole accettare, per non dover rinnegare il suo sogno d’amore.
Un ulteriore significativo episodio riguarda l’incontro con una pattuglia nemica, che riconduce drammaticamente alla realtà e comporta la rinuncia alle illusioni dell’adolescenza. L’apparizione improvvisa dei soldati”Erano una cinquantina” e la descrizione del momento successivo di sorpresa, "parevano tutti lui compreso in trance" rappresentano forse l’unico istante di pausa in pagine dominate dalla fuga.
La fuga di Milton è descritta non solo esternamente, ma anche dall’interno: sia nel momento di disperazione, sia quando la salvezza sembra avvicinarsi: “Sono vivo.. Fulvia. Sono solo.”.La constatazione d’essere ancora vivo, si annulla quasi nella certezza della solitudine. Il nome di Fulvia diventa un punto insormontabile, posto fra la vita e la felicità.
Il linguaggio è povero ed essenziale, tende ad oggettivare emozioni e sentimenti, suggerendoli attraverso la semplice rappresentazione dei gesti e dei fatti. I periodi sono brevi, ricchi di verbi che esprimono azioni talora accostati senza congiunzioni: ”indirizzandosi, rimproverandosi, incoraggiandosi” oppure isolati, per assumere maggiore forza: ”Stramazzò”. A volte vi sono delle ripetizioni dello stesso verbo per rendere, per esempio, più ossessiva l’immagina della fuga: ”Correva…correndo…correre..”Il lessico è duro e aspro, talora persino onomatopeico”Gli arbusti della riva saltavano con crepiti secchi”.

Il romanzo, a mio parere, è meno interessante se si nota come in sostanza i personaggi che fanno da sfondo alla vicenda sono quasi inesistenti, come lo stesso Giorgio, amico di Milton, che aveva frequentato con assiduità Fulvia e che Milton stesso suppone sia colui con il quale la giovane l’ha tradito, Di loro emerge soltanto ciò che rappresentano nell’animo del protagonista e ciò comporta, a volte, una certa monotonia della narrazione.

Il romanzo lo accompagnerei alla musica di James Horner, del film”Titanic”, per la sofferenza sentimentale che accomuna i protagonisti, seppure per differenti ragioni.

Il testo lo consiglierei ai giovani per una comprensibile identificazione spirituale con il protagonista; tuttavia credo dovrebbe essere letto anche dagli adulti, perché possano comprendere quanto gli adolescenti siano turbati dalle delusioni, specie amorose, capaci di renderli fragili e disperati, in un momento già difficile, in cui la realtà distrugge, sempre più spesso, le illusioni, le speranze, i sogni.

Il protagonista è un individuo tormentato da angoscie e ansie scaturite dal dramma della guerra e dalla sofferenza amorosa. Egli è perciò un personaggio autentico le cui reazioni sono ampiamente condivisibili.

Il romanzo lo avvicinerei a Siddharta di Hermann Hesse o al Piccolo principe di Saint-Exupery, ma anche al Giovane Holden di Salinger, per la ricerca inquieta di una realizzazione piena del proprio spirito, dei propri sentimenti e aspirazioni, anche se i protagonisti, in verità, hanno destini differenti.

Milton il protagonista di questo racconto nutre un sincero sentimento d'amore per Fulvia; il suo pensiero è sempre rivolto a lei, anche nei momenti più difficili.Lui continua ad amarla anche quando sospetta che lei sia innamorata del suo amico Giorgio.

Fulvia non ha mai manifestato con chiarezza i suoi sentimenti e probabilmente è innamorata di Giorgio, un ragazzo ricco e viziato, diverso da Milton che invece è semplice e colto.

Brani di musica classica e leggera che suscitano sensazioni d'amore.

A tutti coloro che preferiscono storie d'amore ma anche di guerra.

Milton è un ragazzo che nutre un sentimento sincero verso Fulvia e nonostante sospetti che la ragazza sia innamorata del suo amico, il suo sentimento non muta pur cercando la verità...

Foto e immagini storiche ambientate nel 1945; il libro e il film su "I fratelli Cervi".

mi è piaciuto lo stile dell'autore, che ho trovato molto diretto. Ai due racconti principali ho preferito I 23 giorni della città d'Alba perchè descrive la guerra tra la repubblica e i partigiani.

Il racconto "Una questione privata"non mi è molto piaciuto perchè nonostante l'abilità dell'autore l'ho trovato lento e inconcludente.

per "I 23 giorni della città d'Alba" metterei un notturno di Chopin.

Lo consiglio a chi ha fatto la guerra.

Mi è piaciuto che Milton abbia abbandonato momentaneamente il suo commando di partigiani per cercare la verità sulla ragazza amata.

collegherei "il sentiero dei nidi di ragno" di Italo Calvino(anche se è molto più bello)

Il tema dei racconti era piuttosto interessante,trattando infatti dei partigiani e della loro vita si poteva comprendere cosa facessero tutti i giorni,quali fossero le loro paure,gioie,sogni aspirazioni...
l'autore è abile nel descrivere una società distrutta dal dramma della guerra,lo sconforto e la povertà diffusa,ma anche la speranza della vittoria alleata---

La prima parte del libro,quella intitolata "una questione privata" era troppo lenta e macchinosa. L'autore si è soffermato mio avviso troppo sulle descrizioni,tralasciando l'azione che era perciò sacrificata. Inoltre questo tratto non ha conclusione,manca di un finale e la storia d'amore e l'operazione di scambio che il protagonista deve compiere restano come fluttuanti.

Per il primo capitolo sceglierei "over the reinbow",che è anche la canzone d'amore della storia fra Milton,il protagonista,e Fulvia. Mentre per la seconda parte del romanzo accosterei diverse musiche a seconda delle storie:per i 23 giorni della città di alba assocerei la colonna sonora del film la stangata...mentre per altri racconti,come per esempio la pioggia e la sposa,una musica classica di violini,mentre i tre protagonisti camminano sotto la pioggia scrosciante.

Lo consiglio a tutti coloro che non sanno cosa vuol dire aver combattuto,lo consiglio a tutti i giovani che come me hanno studiato la storia dai libri ,ma non sanno quale fosse la vera realtà dell'epoca. Lo consiglio a chi semplicemente non sa cosa fosse la miseria,la fame,il dolore,la paura,ma anche la speranza di quegli anni.

Il protagonista è senza dubbio Milton per il primo capitolo(una questione privata)mentre per quanto riguarda il secondo i protagonisti visto il continuo ricambio di storia variano.
Milton è un giovane ragazzo che combatte coraggiosamente con i partigiani della città di Alba,ma sa che la sua priorità,per la quale è pronti a sacrificare la vita partigiana è l'amore per la sua Fulvia .Proprio per lei si caccerà in varie situazioni,alcune delle quali anche difficili...

Non ho letto nessun libro ne visto film ricollegabili a questo,infatti ho letto e visto film e libri riconducibili a questo periodo ma che trattavano maggiormente l'olocausto e lo sterminio degli ebrei piuttosto che della resistenza