Del libro ''I doni della vita'' mi è piaciuto particolarmente il realismo con cui sono raccontate le vicende storiche della provincia francese e la finezza con la quale vengono descritte le vite dei due protagonisti.I valori preziosi come l'amore e la fiducia sono contrapposti ai beni materiali spazzati via dalla guerra.L'autrice riesce grazie a un'eleganza raffinata e ai suoi toni pacati a rendere interessante il racconto senza risultare lenta o noiosa.

Non mi sono piaciuti i primi capitoli del libro,in quanto sono troppo descrittivi.

Come colonna sonora a questo libro metterei la canzone :''What I've Done'' dei Linkin Park.

Questo libro lo consiglio a tutte quelle persone che amano i classici e che vogliono un libro breve da leggere tutto d'un fiato.

\'\'Come una macina in continuo movimento,l\'idea della guerra stritolava il cuore.Lo si vedeva,lo si respirava ogni momento;ogni gesto,ogni parola,ogni pensiero la evocavano\'\'.

Un film che mi è venuto in mente leggendo questo libro è:''Per chi suona la campana'' di Sam Wood perchè sono entrambi ambientati durante la guerra,inoltre vi sono raccontate due storie d'amore molto simili.

Il libro mi è piaciuto molto, l'ho trovato entusiasmante e ricco di momenti di tensione e di sorpresa. Ciò che mi ha colpito di più è il titolo di copertina cioè "I DONI DELLA VITA", che rispecchia pienamente la morale del libro. E questo l'ho trovato strano perchè la maggior parte delle volte i libri o hanno un bel titolo o hanno una bella trama, solo raramente entrambi. È come se la scrittrice di questo romanzo non volesse deludere i lettori dopo aver attirato la loro attenzione con un titolo così importante.

Non mi sono piaciuti molto i primi capitoli del libro perchè, a mio parere, sono ripetitivi e privi di colpi di scena.

La canzone che metterei come colonna sonora a questo libro è" I believe i can fly" perchè è un brano che fa amare la vita e soprattutto le piccole cose, brutte o belle, di ogni giorno.

Lo consiglio a tutte quelle persone che cercano uno scopo profondo per cui vivere, a coloro che sono alla ricerca della felicità o che sono convinti del fatto che la speranza sia sempre l'ultima a morire.

Erano i primi giorni di guerra, quando ci si dispera per i caduti e si piange per tutti quelli che partono. Più tardì, ahimè, ci si farà l'abitudine. Si penserà a una persona soltanto, al proprio congiunto. Ma all'inizio di una guerra, il cuore è ancora completamente puro, non di pietra. È come se mille lacci lo serrassero e lo tenessero legato agli abitanti di un certo paese, o di una certa città, o di una certa provincia dove non si è mai stati, e il solo sentirne pronunciare il nome fa palpitare di speranza o di angoscia.

Un film che collegherei a questo libro è "L'attimo fuggente". Il libro e il film non hanno la stessa trama ma hanno la medesima morale, cioè quella di vivere al meglio la vita con le sue gioie e le sue tristezze perchè la vita è una sola.

La storia in generale e come l'autrice ha reso reali i personaggi e le situazioni in cui si trovano.

Alcuni capitoli un po' lenti.

Questo libro non ha bisogno di colonne sonore.

Alle persone che amano le storie famigliari e a cui piacciono le vicende storiche.

Si sentiva come al termine di una mietitura, di una vendemmia: tutta la ricchezza, l'amore, il riso e il pianto che Dio le riservava lei li aveva raccolte adesso che tutto era finito, non poteva far altro che mangiare il pane che aveva impastato, bere il vino che aveva pigiato; i doni della vita lei li aveva riposti nel granaio, e tutto l'amaro e il dolce della terra avevano dato i loro frutti.

Mi sono venute in mente le storie raccontate dai miei nonni perché mettono in evidenza l'arrangiarsi con ciò che si ha.

questo libro mi è piaciuto davvero molto, infatti è riuscito a coinvolgermi pienamente nella lettura.
Lo stile è molto scorrevole e piacevole. Il libro è riuscito a sconvolgere il finale che avevo costruito nella mia mente mattone dopo mattone.
Il personaggio che mi ha colpito maggiormente è stato Agnes, per la sua volontà e forza d'animo, la sua speranza che non cessava mai anche nei momenti in cui chiunque si sarebbe scoraggiato e perso le forze.

Questo libro mi è piaciuto davvero moltisimo e, non ritrovo nessun aspetto negativo.

La canzone che metterei come colonna sonora a questo libro è di eros ramazzotti: il cammino,
perche il romanzo "i doni della vita" mi fa venire in mente una strada e come dice il cantante ognuno di noi ha una strada da fare.

Lo consiglio alle persone che non amano i generi letterari lenti e soporiferi, poichè questo libro è di lettura molto veloce.
Sono convinta che le persone che amano le commedie apprezzeranno sicuramente questa storia.

Ancora qualche mese di tranquillità, ancora un anno, ancora una stagione dolce e spensierata.. erano tutte qui le speranze che si nutrivano. Poi.. come su certi quadri antichi si vede raffigurata la morte a fianco del bracciante che giuda l'aratro, la morte che beve nel bicchiere del ricco, che dorme sul giaciglio del povero, che canta con i musici nei banchetti, che siede tronfia in chiesa, nell'umile casa di un contadino o in un palazzo signorile. Mi è piaciuta particolarmente questa frase perche rappresenta come gli uomini del 1938 percepivano accanto a sè la presenza invisibile continua della guerra.

Non mi è venuto in mente nessun collegamento da fare con questo libro provenienti da altre fonti.

Mi è piaciuto moltissimo il libro poichè le abitudini di vita, i modi di pensare e i caratteri delle persone che vivono nel paese di Saint-Elme corrispondono a quelli della gente che vive intorno a me, nel mio paese; nè è un esempio l'importanza, la stima e la fiducia che sia il narratore, sia i personaggi provano ripetitivamente per Saint-Elme. Ho considerato molto poi, la capacità dell'autore di narrare costantemente la realtà dei fatti, riuscendo a mescolare situazioni di tensione, di panico e di terrore, con altre di felicità e di soddisfazioni di una vita che scossa dalla guerra e dalle distruzioni di città, continua a produrre i suoi frutti (i bambini).

In questo libro non ho trovato alcun aspetto negativo.

A questo libro, considererei adatta la canzone "Domani" di Jovanotti poichè i sentimenti che si provano in questa canzone dedicata ai terremotati d'Abruzzo, possono corrispondere a quelli provati nel libro, cioè di una guerra che ha lasciato distruzione materiale, ma anche molti lutti innocenti.

Consiglierei la lettura di questo libro a chi piace leggere non solo romanzi storici, ma anche romanzi classici, dove vengono raccontati personaggi messi alla prova sia nella guerra, sia nell'amore.

La frase che mi è piaciute di più è senz' altro questa, con cui si possono riassumere tutti i sentimenti raccontati nel libro: "Si sentiva come al termine di una mietitura, di una vendammia; tutta la ricchezza, l'amore, il riso e il pianto che Dio le riservava lei li aveva raccolti e adesso che tutto era finito, non poteva far altro che mangiare il pane che aveva impastato, bere il vino che aveva pigiato; i doni della vita lei li aveva riposti nel granaio, e tutto l'amaro e il dolce della terra avevano dato i loro frutti".

Un altro libro che collegherei a questo é "I ragazzi del '43", in cui anche qui, tra le dure situazioni della seconda guerra mondiale, vengono inseriti fatti riguardanti ad un gruppo di amici strettamente legati fra loro, rievocando i sentimenti e i modi di vivere dei ragazzi di quegl'anni.

Mi è piaciuto che nonostante le diversità di due famiglie, e gli orrori e le sofferenze di due guerre l'amore tra Agnes e Pierre è rimasto solido.

Non mi è piaciuto che nonostante ci fosse sofferenza e dolore Simone è rimasta avida e con tanto rancore verso Pierre e la sua famiglia

Un amore così grande di Claudio Villa.

Alle persone che la vita la vivono con superficilità

Agnes e pierre avrebbero concluso la loro vita insieme.

Pearl Harbor ( film ) mi è venuto in mente perchè tratta una storia d'amore nel periodo di guerra.

Di questa bellissima storia, ho apprezzato specialmente le meravigliose metafore, che numerose e molto realistiche rendevano poetica e soave la lettura. I personaggi e le descrizioni dei fatti storici relativi alle guerre sono presentati in modo molto dettagliato e significativo.

Di questo libro non si può dire che vi sia qualcosa che non mi sia piaciuto; mi sono resa conto però,che forse, non riesco ancora ad apprezzarlo pienamente, poichè parla di una storia tra coniugi, dell'amore che si prova verso i figli, della terribile angoscia della guerra, cose che sono lontane dalla mia realtà quotidiana.

Knocking on Heavens door.

Lo consiglio a tutti coloro che vorrebbero scoprire la società e i costumi durante l'epoca antecendenti alle due guerre.

Un\'unione in cui si metta a tacere il cuore non è che una caricatura dell\'amore coniugale.

Mi sono venute in mente le storie dei sopravvisuti alle due guerre mondiali.

Del libro mi è piaciuto particolarmente lo stile utilizzato dalla scrittrice per narrare i fatti, alternando eventi stoici alle vicende dei protagonisti. Il ritmo della storia in qusto modo era incalzante e molto realistico allo stesso tempo.

Ho apprezzato molto questa storia e non ho trovato nulla che non mi è piaciuto.

La musica che credo rispecchi molto questo libro si intotala "Milagro" del compositore americano Dave Grusin.

Lo consiglio specialmente alle persone romantiche e agli amanti delle storie dell'epoca degli anni 30.

Il passato proiettava la sua ombra e la sua luce cruenta sul presente. Non si poteva ipotizzare altro che una ripetizione di quei quattro anni gloriosi e terribili, un\'immensa, sovrumana pazienza finchè tutto fosse finito.

Non ho collegato questa storia a nessun'altro libro o film.

il libro mi è piaciuto perchè fa riflettere, descrive la vita durante la guerra e l'amore viene sempre messo al primo posto.

il fatto che vengono saltate perti della vita dei personaggi che secondo me erano importanti.

non saprei, ma sicuramente una musica tranquilla.

lo consiglio alle persone che al giorno d'oggi credono di essere sfortunate cosicchè si rendano conto che in passato le cose erano più difficili.

ci sono state molte frasi che mi hanno colpito

non so

del libro mi è piaciuto quasi tutto..ma soprattutto il finale..

l'inizio..non so per quale motivo..ma era troppo..noioso!

non lo so..non mi viene in mente niente!

lo consiglio alle persone che amano leggere racconti sulla gerra!

"come sono stati lunghi e duri questi anni..si ma la nostra dose sfortuna l'abbiamo esaurita"

nessuno

Mi è piaciuto tantissimo quando Pierre non ha ascoltato i suoi genitori ma ha preferito ascoltare il suo cuore....

No mi è piaciuto che i genitori di Pierre lo volevano obbligare a sposarsi con una ragazza che non gli piaceva e che non amava. Io penso che al cuore non puoi comandare.

Io metterei una musica molto triste all’inizio e una molto romantica

Consiglio questo libro a chi sa amare e a chi sa apprezzare l’amore.

Non né ho una in particolare.

Non mi ricorda nessun libro.

Questo libro mi è piaciuto tantissimo, mi ha coinvolto moltissimo infatti l'ho letto in 3 giorni.
E' molto reale e succedono cose che spesso accadono.
Mi è piaciuto tanto il fatto che l'amore è stato sempre messo prima di tutto, in tutta la storia.
Con tutte le difficoltà della vita, Agnès e Pierre rimangono sempre uniti, nel bene e nel male, nei momenti difficili e nei momenti facili.
Penso che, se due persone si amano veramente rimangono insieme fino alla fine, superando tutti i momenti negativi della vita.

Non mi sono piaciuti alcuni capitoli perchè sono molto descrittivi e meno scorrevoli degli altri.

Dipende dal capitolo e dalle cose che accadono.

Lo consiglio a tutte le persone.

La frase che mi è piaciuta di più è: "SE LUI MI AMASSE, LO SEGUIREI IN CAPO AL MONDO.
Era riferita a Pierre da parte di Agnès.

Mi sono venute in mente diverse storie, sia dei film che dei libri, che parlano di persone che hanno affrontato i momenti difficili della vita come ad esempio, la guerra.

Il realismo con cui sono raccontate le vicende e il modo in cui l'autrice riesce a rendere interessante il libro.

I primi capitoli perchè sono ripetitivi.

I can fly, perchè è un brano lento, nostalgico ma pieno di significati come il libro.

Agli appassionati di storie d'amore.

C'era chi moriva e chi, grazie a quei morti, viveva.

La vita è bella, perchè parla di una storia d'amore di affetto durante il periodo di guerra.

la scrittrice, secondo me, con questo libro ha voluto comunicare che le cose semplici della vita e l'amore sono i veri e propri "doni" che essa ci ha fatto. Questo è l'aspetto che mi è piaciuto di più.

non ho molto gradito il fatto che la storia viene narrata saltando alcuni pezzi della vita dei protagonisti, anche se a fin dei conti questo "narrare veloce" rende l'idea vera e propria delle sensazioni dei protagonisti, cioè lo scorrere veloce della propria vita

la musica che metterei come sottofondo è "Ultimo Amore" di Vinicio Capossela, perchè parla d'amore e di dolore

lo consiglio a chi molto spesso dimentica che la vita va vissuta attimo per attimo e che forse l' unica vera e propria forma di libertà che ci resta è amare.

ma loro...loro che hanno capito che tutti i sacrifci sono stati inutili,che non c'è stato nessun vincitore, loro che sanno bene che cosa è successo allora e che cos è successo poi,come vuoi che affrontino una simil prova?

l' immagine ricorrente che mi è apparsa leggendo questo libro è stata una scena di Agnès e Pierre ancora giovani e innamorati

mi è piaciuta la storia in sè. è un bel romanzo anche se un po difficile in certi punti da seguire. ma molto interessante.

non mi è piaciuto molto il modo in cui è scritto perchè è troppo concentrato.

Viva la vida - coldplay

lo consiglio ad una persona a cui piacciono i romanzi in cui si parla dei vecchi tempi.

difficile farle capire che nel mondo in cui vivevano l'intelligenza, la cultura e l'educazione non valevano piu un granchè

nulla

Ho molto apprezzato il personaggio di Agnes, sempre pronta a sacrificare tutto per il marito e per la sua famiglia. Inoltre mi è piaciuto il modo in cui l'autrice parla della guerra, offrendo ai lettori un' occasione di poter rendersi conto delle amare realtà delle due guerre mondiali.

Il libro non da molta importanza agli avvenimenti quanto alle descrizioni che occupano spesso pagine intere con il rischio di annoiare il lettore.

Chopin - Valtzer Op. 69 n.2, in si minore "L' Adieu"

Lo consiglio ai lettori amanti di romanzi storici.

Nel frattempo, si viveva come si era sempre fatto. Si davano grandi pranzi e qualche uccello del malaugurio vestito di nero, tagliando il fagiano e il foie gras tartufato, parlava delle guerre future come se ci si trovasse in mezzo: - Un invasione improvvisa, un giorno, all'alba, piste di volo bombardate... civili mitragliati sulle strade...-. Le donne scuotevano il capo mormorando: -Terribile, terribile...- e intanto pensavano: -Che rabbia, avrei dovuto mettermi il vestito rosa...Non sono abbastanza elegante-. E mentre i camerieri mettevano in tavola i piattini di cristallo, e i cucchiaini di vermeil per il gelato, qualcuno pronosticava la caduta del governo per lunedì e dichiarava di sapere da fonte sicura che in primavera Hitler avrebbe mandato le sue truppe in Ucraina. In Spagna si combatteva. Ma la gente continuava a sposarsi, morire, fare figli.

Assocerei a questo libro numerose immagini in bianco e nero delle due guerre mondiali.

Ho apprezzato in modo particolare il personaggio di Pierre. Egli, infatti, in una società nella quale non vi è la libertà di scegliere ciò che si desidera, sceglie di infrangere questa barriera. Inizialmente si deve sposare con una ragazza che la famiglia ha scelto per lui. Alla viglilia del matrimonio, però, decide di non sposare la donna assegnatagli dalla famiglia e scappa con la donna che ama. Mi è piaciuto, inoltre, il gesto che compiono Pierre e la moglie Agnès di aiutare il loro cari e concittadini a sopravvivere alle sofferenze, alla fame e alla disperazione nel corso della seconda guerra mondiale.

Mi è piaciuto tutto.

"When you're gone" di Avril Lavigne.

Lo consiglio alle persone che amano lottare per ottenere ciò che desiderano e che sono interessate a scoprire le terribili condizioni che le persone erano costrette ad affrontare nel corso della guerra.

"i doni della vita lei li aveva riposti nel granaio, e tutto l'amaro e il dolce della terra avevano dato i loro frutti".

Leggendo questo libro mi è venuto in mente il film "La vita è bella" perchè, come in questo libro, anche nel fim inzialmente una donna deve sposare un uomo di cui non è innamorata. Inoltre, come nel romanzo, infine si sposa con l'uomo che ama e insieme sono costretti ad affrontare le numerose difficoltà della guerra.

E' una storia toccante e vera. La descrizione dei personaggi: nonostante siano personaggi inventati, l'autrice riesce a farli sembrare veri uomini.

In alcuni punti è un pò lento.

Non saprei .

Agli appassionati ke si commuovono cn le storie d'amore,e a chi piacciono i romanzi storici.

Immagini sulla guerra..

Mi è piaciuto molto ciò che accade tra i due protagonisti, perchè credo che un amore così possa resistere a tutto. Hanno passato tanti guai insieme e se alla fine si ritrovano ancora insieme è solo grazie al forte amore che li tiene uniti.

Non mi è piaciuto l'ambiente in cui si svolgono le vicende, perchè quasi tutto riguarda la guerra, cosa che credo sia molto stupida.

Come musica metterei la canzone GENERALE di Francesco De Gregori, perchè si adatta bene alla guerra e quindi, all'ambiente.

Lo consiglio ad un tipo di persona che non conosce i segreti dell'amore, che non ha ancora compreso la bellezza di questo sentimento.

"..c'era chi moriva e chi, grazie a quei morti, viveva".

Mentre leggevo questo libro mi passavano per la mente immagini in bianco e nero, con persone tutte vestite molto elegantemente.

"I doni della vita" è un romanzo bellissimo, pieno di vita e di speranza, in cui i sentimenti dei personaggi sono capaci di far risorgere paesi, fabbriche, case, famiglie ed affetti. La Nèmirovsky, così come i protagonisti Pierre e Agnès, fa parte di quella generazione nata agli inizi del XX secolo, che nel corso della sua vita attiva, in gioventù e nella maturità, si è trovata ad affrontare ben due guerre mondiali, una cosa che per chiunque sarebbe sconvolgente. Eppure questa generazione fu capace di alzarela testa, strongere i denti e guardare avanti, aggrappandosi all'unità della famiglia, ai valori, ai legami di sangue e di affetto e ai doveri.

A mio avviso il libro risente della pubblicazione a puntate per una rivista, a cui era stato inizialmente destinato. Sembra quasi che il lieto fine sia d'obbligo.

Mentre leggevo il libro, come al solito curiosavo tra i vari siti di musica e per caso ho scoperto "nobody move, nobody get hurt" dei The Scientist, un gruppo Indie-Rock americano. Il ritmo magari non si accosta bene a quello della storia, che è più lento e classico, ma le parole, soprattutto il ritornello, riprendono abbastanza bene la storia.
"The day you move I'm probably going to explode, It's true, I'm probably gioing to explode..."

Consiglio questo libro ai romantici, ai sentimentali: a tutte quelle persone che sperano sempre che, nonostante tutto, l'amore trionfi sempre.

"Si dice che la gente è smemorata: proprio così, è come gli animali: si ricorda di aver sofferto, ma non perchè ha sofferto... una memoria terribile, viscerale, fatta di rancore cieco, di ingiustizia, di odio e di stupidità."
E' proprio vero. Il genere umano in questo campo non si è ancora evoluto e ritengo che per ancora un pò dovremo continuare a sbatterci la testa: soffriamo e soffriamo, e poi quando il dolore cessa, siamo così sollevati che dimentichiamo ciò che ne è stata la causa e in noi rimane solo il ricordo del dolore stesso, perchè quello almeno non se ne va. Resta finchè restiamo noi.

Questa saga familiare mi ha ricordato un'altra grande epopea familiare, ovvero "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garci Marquez. Ovviamente non voglio paragonare lo stile, la storia, l'ambientazione o le emozioni che i due libri mi hanno suscitato (il grande Marquez avrebbe comunque avuto la meglio!), ma nonostante tutto questo semplice romanzo della Nèmirovsky me l'ha riportato alla mente.

Mi ha colpito soprattutto la storia intrecciata dei personaggi del romanzo.

Non mi è piaciuto l'ambiente ostile e bigotto dove si è svolta la vicenda,ma d'altronde era il periodo della Prima Guerra Mondiale.

Il libro non mi ha suscitato alcuna colonna sonora.

A chi è molto paziente, poichè è abbastanza descrittivo e noioso all'inizio.

In camera sua Agnes scostò la tenda, Cercava Pierre sulla strada, stando attenta a non farsi vedere...

Principalmente un'immagine: una donna e un uomo con un bimbo in braccio, con lo sfondo grigio...

Di questo libro ho ammirato in particolar modo il messaggio che la scrittrice ha voluto dare ai lettori ;
se c'è l'amore bisogna lottare contro le avversità e crederci fino in fondo.Inoltre mi è piaciuto molto il titolo del libro "I DONI DELLA VITA" poiché vuole comunicare che le cose più semplici della vita sono proprio quelle che ti donano la vita stessa.

In questo libro non mi è piaciuto molto l'inizio del racconto poiché non si capisce l'intreccio dei personaggi e sopratutto le vicende in cui sono coinvolti.
Inoltre non mi è piaciuto il periodo nel quale è stato ambientato perché non amo tutto ciò che in un qualche modo possa ricordare la guerra.

La musica che metterei come colonna sonora a questo libro è : "GENERALE " di Francesco De Gregori.
Ho scelto questa canzone perché parla di un soldato che non vede l'ora di tornare a casa dalla sua donna dopo un lungo periodo di guerra.

Questo romanzo lo consiglierei a una persona arida di sentimenti ma sopratutto incapace di apprezzare le piccole cose,così capirebbe che sono proprio le cose semplice quelle che ti rimangono nel cuore.

Ancora qualche mese di tranquillità, ancora un anno, ancora una stagione dolce e spensierata.. erano tutte qui le speranze che si nutrivano. Poi.. come su certi quadri antichi si vede raffigurata la morte a fianco del bracciante che giuda l'aratro, la morte che beve nel bicchiere del ricco, che dorme sul giaciglio del povero, che canta con i musici nei banchetti, che siede tronfia in chiesa, nell'umile casa di un contadino o in un palazzo signorile.
Di tutto il romanzo mi è rimasta inpressa questa intensa frase poichè mi ha fatto capire il modo di vivere delle persone di quei tempi; la continua presenza della guerra.

Questo libro lo collegherei al film : "Pearl Harbor" perché è ambientato in un periodio di guerra dove viene raccontata un intensa storia d'amore.
Inoltre se dovessi identificare il romanzo in una immagine la vedrei in bianco e nero ,con in primo piano due persone che si tengono per mano e che si guardano negli occhi , tristi e sognanti allo stesso tempo, con lo sfondo rappresentato da nubi di fumo e aerei in arrivo.

E' una storia davvero bella e ricca di senimento, ma sopratutto molto coinvolgente. Una cosa che mi è piaciuta moltissimo è la maniera con cui vengono descritti i personaggi , ricchi borghesi estremamente legati alle convenzioni sociali, in situazioni come la guerra in cui comunque trovano il modo per non abbandonare quelle tradizioni scomode e superflue, ma al tempo stesso importantissime.

Forse un paio di capitoli sono molto descrittivi e un po' meno scorrevoli degli altri.

"Caro amico ti scrivo" Lucio Dalla

E' davvero un bel libro che potrebbero leggere tutti!

La memoria di un popolo è una cosa terribile. Si dice che la gente è smemorata; proprio così è come gli animali: si ricorda di aver sofferto, ma non perchè ha sofferto.

C'è un film che racconta la storia di una famiglia che attraversa le due guerre mondiali, ma in questo momento mi sfugge il titolo

Del libro "I doni della vita" mi è piaciuta l'idea dell'autrice di narrare una storia d'amore che sopravvive nonostante i pregiudizi dei primi anni del '900 e i momenti tragici della Prima e della Seconda Guerra Mondiale nei quali è costretta a imbattersi.

Non ho trovato particolarmente interessanti i primi capitoli del libro; forse il fatto che la che la storia tra i due protagonisti, all'inizio del romanzo, fosse costituita da occhiate furtive ha reso questa parte del racconto parzialmente noiosa.

La musica che utilizzerei come colonna sonora a questo libro è una canzone degli U2: "Where the streets have no name".

Consiglio questo libro a tutti coloro che amano le storie d'amore "strappalacrime" e i romanzi che tengono il fiato sospeso fino all'ultimo capitolo.

La frase che mi è piaciuta di più si trova a pag. 70: "L'essere umano trae forza dalla sventura, e più la sventura è grande, più è grande questa forza.".

La storia d'amore raccontata in questo libro mi ha ricordato il cartone animato della Disney "La principessa e il ranocchio"; anche in questa occasione infatti è l'amore a prevalere su tutto, in particolare sulle differenze sociali.

I DONI DELLA VITA è un libro molto bello che fa riflettere. Mi ha colpito molto la descrizione della vita durante la guerra, delle difficoltà e degli ostacoli che si presentano in quel contesto. Inoltre, ho trovato molto interessante il personaggio di Pierre, che mi è sembrato un uomo con grandi valori e sopratutto un uomo attaccato alla sua città e alla sua gente.

Non mi sono piaciute particolarmente le parti dedicate alla descrizione dell'andamento della fabbrica di famiglia. Le ho trovate poco interessanti e talvolta noiose.

Trovo adatta all'andamento di questo libro ''Angel'' di Robbie Williams.

Consiglio questo libro a chiunque piacciano le storie d'amore durante gli anni difficili della guerra.

Ancora qualche mese di tranquillità, ancora un anno, ancora una stagione dolce e spensierata.. erano tutte qui le speranze che si nutrivano.

Collegherei a questo libro il film '' Pearl Harbor'' perchè tratta sempre di intrecci amorosi durante la guerra.

È un libro che mi ha toccato nel profondo dell'animo: è ammirevole come Irène Némirovsky restituisca integralmente il tragico quadro delle due guerre mondiali, arricchendolo con profonde riflessioni di vita. Per quanto traumatica possa rivelarsi l'esperienza dell'entrata in guerra, la vita continua: la scrittrice potrebbe apparire cinica da questo punto di vista, ma in realtà questa caratteristica va letta come segno del fatto che lei dà grande importanza ai valori umani. La Némirovsky infatti, dà largo spazio alla dimensione emotiva dei personaggi, ai loro sentimenti. La scrittrice mostra anche come alla guerra, per quanto essa sia terribile, segue sempre una rinascita, un riscatto, un nuovo inizio.

Sarebbe sconveniente rimproverare qualcosa a un libro così vero, profondo e denso di sentimenti autentici: si tratta di un romanzo che potrebbe entrare nel nostro patrimonio letterario.

Personalmente ritengo inopportuno abbinare una musica a questo libro, che di armonico ha ben poco siccome esso tratta di un tema così traumatico. Bisogna concentrarsi esclusivamente sul contenuto di questo libro.

Lo consiglio a tutti coloro che non danno nulla per scontato e che sanno apprezzare ciò che hanno. E a coloro che non vogliono dimenticare il passato per evitare di commettere gli stessi errori. Lo consiglio a ognuno di voi.

"La guerra finirà, finiremo anche noi, ma questi piaceri semplici e innocenti ci saranno sempre: la freschezza, il sole, una mela rossa, il fuoco acceso in inverno, dei bambini, la vita di ogni giorno": questa frase spiega perché questo libro si intitoli così e mostra come la guerra sia insensata ed effimera. Questa frase insegna che bisogna sempre essere riconoscenti per i doni che la vita ci offre.

Il tema del concorso di quest'anno è il rapporto con il prossimo: potrebbe essere interessante confrontare i rapporti tra gli uomini in situazioni di pace e tranquillità, e in situazioni conflittuali. Allora si noterebbe come l'uomo sia portato per sua natura a riflettere profondamente sui doni della vita (tra i quali si annovera anche il rapporto con il prossimo) solamente in situazioni estreme.

Mi è piaciuto molto l'intreccio di vite e generazioni, come di ogni personaggio vengano mostrati i sentimenti in maniera molto realistica e conivolgente che fa si che il lettore riesca benissimo a immedesimarsi nei personaggi.
Inoltre mi è piaciuto come l'autore mostra il cambiamento dei personaggi con il trascorrere del tempo e come i problemi si ripetano nel tempo e i figli finiscano per comportarsi esattamente come i genitori.
L'autrice è bravissima nel mostrare questo mondo che nonostante le disgrazie portate dalla guerra rimane ancorato a un rigido schema di comportamento formale.

Nulla in particolare.

del Jazz

A chi vuole conoscere i sentimenti di coloro che nonostante la guerra cercano di condurre un vita normale.

Mi è piaciuto molto il pezzo in cui viene descritta la fuga dal villaggio che è stato bombardato in cui le donne camminano lungo i binari e nonostante il terreno sia accidentato non vogliono togliersi le scarpe con il tacco perché ciò sarebbe sconveniente.

Un altro libro del concorso: l'accompagnatrice.

di questo libro mi è piaciuta molto la spiegazione dei fatti ma soprattutto il finale

non mi è piaciuto l'inizio perchè non è molto chiaro e non si capiva bene il collegamento tra i fatti che avvenivano nei diversi paesi

non lo sò

lo consiglio a tutte le persone a cui piace leggere storie d'amore,ma non come le solite!!

"..c'era chi moriva e chi,grazie a quei morti,viveva"

non mi viene in mente niente

"I doni della vita" è un libro con un significato speciale; Forse è stato proprio questo a colpirmi. L'amore è sempre stato messo al primo posto, dall'inizio alla fine del racconto. Le difficoltà della vita di tutti i giorni e la Grande Guerra non hanno influenzato il bellissimo rapporto tra Pierre e Agnes, che hanno saputo andare avanti con molta positività.

Del libro non mi è piaciuto il fatto che siano state saltate parti della vita dei personaggi che a mio parere erano importanti.

Niente di più di Claudio Baglioni

Consiglio questo libro a tutti quei lettori che, come me, amano leggere un pò di tutto e a quelle persone che amano i libri con protagonista l'amore e lieto fine.

Mi affido alla Provvidenza, ma so bene che cosa, nella sua divina saggezza, la Provvidenza intende per felicità. Tante responsabilità, tante angosce, tante prove: insomma i doni della vita..

Ho collegato a questo libro il libro: Una questione privata di Beppe Fenoglio perchè in entrambi i racconti l'amore e la guerra sono protagonisti.