Entrambi i racconti mi hanno molto colpita, perchè dipingono la morte come un punto di passaggio e non come la fine della vita, e mi hanno fatto capire che nella frenesia della nostra società non si riesce a cogliere e gustare ciò che la vita ha in serbo per noi. Solo al "capolinea" ci si rende davvero conto di quello che abbiamo perso o che non abbiamo saputo apprezzare, consapevoli che "aldilà del confine" nulla è come prima e i nostri desideri terreni svaniscono. Un libro ben riuscito grazie al giusto dosaggio degli ingredienti utilizzati: un po' di filosofia, una buona dose di lessico ricercato e avvincente ed infine un pizzico di ironia.

Mi è piaciuto a tal punto di essere dispiaciuta al momento della lettura dell'ultima pagina.

Primo racconto: "Per Elisa" di Beethoven. Secondo racconto: "Sinfonia n°9" di Beethoven.

Il testo è particolarmente complesso e profondo, inizialmente difficile da comprendere; solamente una persona matura e consapevole di ciò che significa "vivere" riesce ad entrare pienamente nello spirito del libro, che esplicita il nocciolo della vicenda solamente alla fine.

Primo racconto: \\\"Non li odia per quello che gli hanno fatto, semplicemente sceglie di separarsi da loro. Ora che ha attraversato l\\\'interfaccia, si è reso conto che Sybille non gli interessa più...\\\".
Secondo racconto: \\\"Come è tragico arrivare al momento del commiato e capire che ci siamo illusi, in realtà non siamo minimamente pronti ad Andare. Com\\\'è vero! Disse Staunt tra sè e sè. E allo stesso tempo com\\\'è falso! Perchè ora sono pronto ad Andare, eppure non lo sono minimamente, e nel mio non essere pronto c\\\'è tutto il mio essere pronto.\\\"

"Mortacci" di Sergio Citti (1989).

Sono due bellissimi e struggenti romanzi che raccontano l’amore in un ottica assolutamente nuova e inaspettata.

Non mi è piaciuto (nel primo racconto) il personaggio di Jorge,perchè non riesce ad accettare la perdita della moglie e il suo ostinato tentativo di cercare di mettersi in contatto con lei,pur sapendo che i contatti tra i vivi e i morti sono vietati.

Al primo racconto come colonna sonora metterei "When you're gone" di Avril Lavigne.
Al secondo racconto come colonna sonora metterei
"tnhks fr th mmrs" dei Fall Out Boy.

Lo consiglierei a tutte quelle persone che amano il genere fantascientifico, ma forse anche a quelle persone che sono particolarmente attaccate alla vita.

"Come è tragico arrivare al momento del commiato e capire che ci siamo illusi, in realtà non siamo minimamente pronti ad Andare. Com'è vero! Disse Staunt tra sè e sè. E allo stesso tempo com'è falso! Perchè ora sono pronto ad Andare, eppure non lo sono minimamente, e nel mio non essere pronto c'è tutto il mio essere pronto." (appartiene al secondo racconto).

Al primo racconto collegherei "Harry Potter e l'Ordine della fenice" perchè in questo capitolo della saga il protagonista perde una persona a lui molto cara e cerca di mettersi in contatto con lei.
Al secondo racconto collegherei "Il signore degli anelli-Il rotorno del re" perchè alla fine di questo capitolo della saga il protagonista decide di andarsene dalla sua terra natale per andare insieme con gli elfi "oltre il mare".

Di questo libro mi sono piaciute ben poche cose, se non altro l'autore è coerente: l'ambiente in cui la storia si svolge è surreale tanto quanto i temi dei due racconti.
Il secondo racconto è migliore del primo perché è più realistico: con il progresso effettivamente si potrebbe arrivare a dover volontariamente porre fine alla propria vita.

Non mi è piaciuta la scelta di inserire due racconti in un libro, sembra che i due racconti siano messi lì giusto per raggiungere un certo numero di pagine. I racconti di fantascienza di solito mi piacciono, ma non vedo l'utilità di scrivere un libro parlando così della morte, esiste al mondo già tanto orrore non c'è bisogno di aggiungerne altro con libri come questo

una qualsiasi colonna sonora di un film dell'orrore

A persone macabre o a chi vuole consolarsi dopo aver letto un brutto libre, vi renderete conto che c'è di peggio.

non mi viene in mente

mi viene in mente una rappresentazione dell'angelo della morte che ho visto un paio di anni fa

Questo libro mi è piaciuto per il modo in cui l'autore lo ha scritto, anche se ogni tanto è difficile da seguire il filo del discorso.

Non mi è piaciuta la storia in sé, perché la trama è un po' confusa a causa di numerose interruzioni (forse troppe); penso inoltre che i personaggi potrebbero essere meglio delineati, perché ogni tanto non si capisce quale stia facendo cosa.

Non ne ho idea, ma sicuramente non qualcosa di molto allegro.

Lo consiglio a persone che hanno molta pazienza e voglia di leggere, perché ogni tanto questo libro è particolarmente confuso e quindi difficile da seguire.

Non ce ne sono state molte che mi hanno colpito.

Non me ne vengono in mente.

Ho trovato molto interessanti i delicati temi trattati dai due racconti che, benché ambientati in un futuro avanzato in fatto di tecnologie e risorse scientifiche, possono trovare un riscontro nel presente, spesso infatti si sente parlare di eutanasia o di controllo delle nascite. Queste problematiche attuali sono trasportate in modo molto originale in un futuro che forse non è proprio così lontano da noi. Mi ha affascinato il personaggio di Klein, che non si arrende di fronte alla scomparsa della moglie e continua a cercarla nei quattro angoli del mondo, solo per poterla rivedere anche solo per un attimo, opponendo strenuamente alla freddezza della morte la forza del suo amore, che però da essa ,alla fine, verrà sconfitto. Mi sono piaciuti i brani del romanzo che descrivono lo stato emotivo dei personaggi e la loro interiorità, in particolare nel secondo racconto, le varie tappe che descrivono il complicato percorso interiore del protagonista verso la decisione finale.

Sono rimasta un po' delusa dal primo racconto che, per quanto avevo letto dalla trama e dallo spessore degli argomenti che trattava, mi sarei aspettata che fosse descritto in modo più appassionante. Sembra quasi che l'autore, descrivendo l'amore concepito da coloro che sono stati rianimati dopo la morte, che quindi non possiedono più il calore dei sentimenti di quando erano in vita, proceda nella narrazione con la stessa freddezza dei protagonisti della storia.

Iris dei Goo Goo Dolls e Hallelujah di Jeff Buckley.

A persone interessate a storie ambientate nel futuro che non trattino unicamente dei progressi tecnologici o scientifici, ma che approfondiscano anche le conseguenze che ne derivano e le influenze che questi cambiamenti comportano alle persone.

Nel primo racconto:
Nel secondo racconto:"Com'è vero! disse Staunt fra sé e sé. E allo stesso tempo com'è falso! Perché ora sono pronto ad Andare, eppure non lo sono minimamente, e nel mio non esser pronto c'è tutto il mio esser pronto."

Riguardo al fatto che trattano entrambi di problematiche attuali trasportate in un ipotetico futuro ho pensato al romanzo di Stephen King "L'uomo in fuga". Collegato al tema del rapporto amore-morte mi è venuto in mente il romanzo di Gaston Leroux "Il fantasma dell'Opera", quando descrive il coraggio del giovane Raoul che con ogni mezzo cerca di salvare la sua amata Christine dalla maligna influenza esercitata su di lei dal fantasma dell'Opera Erik, incarnazione del male e simbolo della morte.

Sicuramente di questo libero mi ha molto affascinato il modo in cui l’autore tratta della morte , non vista più solo dal lato negativo. Inoltre leggendolo si capisce quanto l’uomo sia disposto a fare qualunque cosa pur di arrivare alla sua meta.

Nel complesso l’unica cosa che non mi è piaciuta molto è monotonia che a volte affiora leggendo le pagine di questo libro.

“Say goodnight, Not goodbye” - Beth Nielson Chapman

Lo consiglio a tutte quelle persone che amano la fantascienza, ma anche a quelle che amano la vitae vivere, tema molto centrale nel libro.

“La troverò ad ogni costo e ci parlerò, io l'amavo e l'amo ancora”

Leggendo mi è venuto in mente il recente film “Ps I love you”, che parla di un amore ancora vivo dopo la morte.

Ho molto apprezzato in entrambi i racconti il modo in cui l'autore tratta il tema della morte e del distacco dal mondo e dai propri affetti. In particolar modo nel primo racconto riesce molto bene a descrivere l'amore che il protagonista prova per la defunta moglie così grande da portarlo a cercarla ovunque anche dopo la morte e rianimazione di lei pur di parlarle un'ultima volta. Lo stile con cui è scritto è semplice ed efficace ad esprimere ciò che si vuole trasmettere.

Non mi sono piaciuti molto i finali di entrambi i racconti che cambiano radicalmente quanto narrato nel resto del libro.

Primo racconto: "Who wants to live forever"- Queen
Secondo racconto: "I don't wanna live forever" Bryan Adams

Lo consiglio a tutti coloro che amano i romanzi di fantascienza non particolarmente complessi e difficili da capire.

Primo racconto: "un "tu e io" che dava forma il noi, un noi sopra qualunque cosa, un noi che trascendeva tutto".
Secondo racconto: "Eppure, in fondo, sarebbe stato difficili anche per lui allontanarsi da ciò che amava"

Primo racconto: "P.S. I love you" di Cecelia Ahern
Secondo racconto: "L'uomo bicentenario" con Robin Williams

Inanzitutto, appena ho visto la copertina mi sono subito incuriosita. Infatti è molto particolare. Mi è piaciuta molto la prima storia. Il personaggio di Kent mi è piaciuto molto perchè anche io avrei reagito così. Anche io avrei cercato mia moglie anche dopo la sua ...

Non mi è piaciuta la seconda storia invece. Mi lasciava troppa tristezza. Il fatto che Staunt avesse deciso (anche se per nobile causa) di ...

Durante la lettura del libro ho ascoltato molto spesso Fabrizio De Andrè. Penso infatti che la canzone "Il testamento" sarebbe indicata, sopratutto per la seconda storia. Ma anche altre canzoni sempre dello stesso genere del cantautore.

La prima storia, la consiglierei di sicuro alle persone che amano il genere romantico. La seconda storia la consiglio alle persone abbastanza forti.

Più o meno è così:

... disse Kent.
ripetè Gracchus in tono acidulo.

...

La cosa che mi è piaciuta di più in questo libro è il fatto che Jorge cerchi la moglie, morta prematuramente e rianimata, in giro per il mondo perchè la ama. Egli è disposto a tutto, anche a fingersi morto, pur di poter trascorrere alcuni istanti con Sibylle: un gesto d'amore non molto comune (anzi, quasi inesistente) tra gli esseri umani poichè facciamo fatica a sacrificare una parte di noi per chi ci vuole bene.

Questo libro non mi è particolarmente piaciuto forse perchè è molto lontano dai miei gusti, poichè preferisco i romanzi d'avventura con un pizzico di fantascienza e i gialli. Devo però ammettere che il tema della morte è un tema affascinante e intrigante, ma mi è sembrato abbastanza forte per il modo in cui presentato dall'autore.

"My immortal" degli Evanescence.

Lo consiglio a tutti perchè sono sicura che ognuno lo interpreterà in maniera diversa e credo che piacerà soprattutto ad un pubblico adulto poichè immagino che siano le persone più idonee a comprendere il tema della morte.

"Mai, dice Klein, e lo fa senza proferire parola perchè così capiranno. Mai. Mai. Mai. Non voglio più vedere nessuno di voi. Non voglio più vedere te, Sybille. Le sillabe rieccheggiano nella sua testa, e l'espressione mai, mai, mai si rinnova dentro di lui comme la cresta dell'onda che si infrange, lavandolo, purificandolo, risanandolo. E' libero. E' solo."

Ho collegato più volte l'immagine del deserto (o comunque l'immagine di un luogo abbandonato e desolato) a questo libro perchè la lettura non mi ha dato alcuna emozione e perchè fin dall'inizio mi è sembrata una vicenda triste.

Non mi è piaciuto per niente, nè come scritto ne la trama

Non mi è piaciuto Henry, lo trovo un uomo viziato e noioso ha ottenuto tutto quello che voleva e ora non sa cosa fare...penso che il tema del suicidio venga visto in modo superficiale, un modo como un altro per morire. Non mi è piaciuto il fatto che il libro sia diviso in 2 racconti.

Musica classica.

Nessuna

per 9 anni erano stati Jorge e Sibille, un tu e io che dava forma al noi...l'aveva amata con un'intensità quasi straziante

non so

Purtroppo non l'ho letto tutto perchè l'ho trovato troppo pesante e noioso..

Non mi è piaciuto l'inizio e di sicuro se avessi proseguito nella lettura non mi sarebbe piaciuto l'intero libro..

Una musica monotona sempre con lo stesso ritmo di quelle capaci di far impazzire..

A quelle persone che trovano interessante un miscuglio noioso di morti,fantascienza e amore..

Il titolo:l\'unica cosa che ho trovato decente..

Non mi viene in mente niente..

mi sono piaciuti molto i personaggi, e anche l'ambientazione varia in giro per il mondo.Spaziando attraverso i pensieri contarstanti di morti e vivi mi ha dato da pensare sul paranormale, e questo mi è piaciuto.

non mi è piaciuto il tipo di scrittura dell'autore, che mi è sembrato un pò pesante e troppo discorsivo

a modern myth dei 30 seconds to mars

a quelli interessati al senso della morte e a ciò che c'è dopo

/

vi presento joe black - film con brad pitt perchè lui impersona la morte, e quindi è come venire a contatto con qualcuno dell'aldilà

Ho trovato ogni periodo del romanzo davvero emozionante; i temi toccati dall’autore sono di fondamentale importanza: amore-vita-morte…un mix tra realtà e fantascienza che solo il talento di Silverberg può creare.
Per quanto riguarda le citazioni all’inizio di ogni capitolo, nel primo racconto, ho solo una parola: straordinarie!
Sono stata colpita dal personaggio di Jorge. Sono riuscita a capire profondamente il suo stato d’animo, poiché solo pochi mesi fa ho perso due persone importantissime, ma al contrario di lui, se potessi avere solo una piccola certezza che loro abbiano iniziato un’altra vita, se pur nell’emisfero opposto, riuscirei ad attenuare il senso di vuoto che sento ogni giorno dentro me.

Ho apprezzato ogni singola parola.

Per il primo racconto userei note tristi e allo stesso tempo dolci di brani moderni, mentre per quanto riguarda il secondo racconto penso si addicano di più note spettacolari di opere mozartiane.

Credo che questo libro possa essere compreso fino in fondo solo da una persona molto sensibile, che sa cosa significa perdere una persona cara e riuscire ad andare avanti.

Primo racconto: “Lei si trovava da qualche parte nel continente nordamericano, passeggiava, parlava, mangiava, leggeva, eppure se n’era andata: lui l’aveva persa ed era doveroso accettare questo cambiamento nella sua vita, anzi, all’apparenza, lo aveva accettato eppure, per quanto sapesse che le cose non sarebbero mai più state quelle di una volta, si concedeva il lusso nostalgico e insistente di continuare a sperare di riprendersela.”
Secondo racconto: “ Vi sono molte ragioni sbagliate per decidere di Andarsene, che però possono essere tutte classificate come espressioni del desiderio di fuga. Chi sta attraversando un periodo di frustrazione psicologica, di difficoltà professionale, di calo fisico, di profonda stanchezza o di delusione di qualunque tipo, può anche, in un momento di oscuro capriccio, presentare domanda a una Residenza di Commiato, pur avendo in realtà un proposito superficiale, ovvero quello di punire il mondo crudele fuggendone via.”

Durante la lettura del primo racconto mi sono venute in mente le descrizioni dell’affascinante vampiro di Twilight, creato da Stephanie Meyer.
Ma non ho nessun libro, film o immagine da collegare ai due racconti dell’autore americano : credo che un buon libro debba riuscire a completarsi da sé. Questo è il caso de “L’amore al tempo dei morti”.

Di questo libro mi ha colpito molto la trama, perchè mi è sembrata molto entusiasmante e inverosimile.

Non mi è piaciuta la scelta dell\'autore di dividere il libro in due storie differenti fra loro, perchè ho trovato la prima storia molto più interessante della seconda.

La musica che ascolterei leggendo \'\'L\'amore al tempo dei morti\'\' è la musica jazz, poichè riesce a farmi rilassare e a farmi prestare maggiore attenzione al libro.

\'\'L\'amore al tempo dei morti\'\' lo consiglio a ragazzi e ragazze che riescano a comprendere veramente il senso del libro e ciò che l\'autore ha voluto raccontare.

C\'è il suo uccello sgraziato e ridicolo, che cammina ondeggiando a fatica in mezzo all\'erba alta. Sybille afferra l\'arma e prende la mira lungo la canna. esclama Nerita..Si sposta intorno al gruppo avendo cura fin troppo esagerata di non spaventare il dodo.
Nerita scatta la fotografia.Sybille preme il grilletto, con calma.
dice Gracchus..

In questo libro vengono citate molte città e luoghi immaginari quindi ciò che mi è venuto in mente varie volte era la rappresentazione reale dei posti e dei personaggi che affrontavano viaggi surreali.

non mi è piaciuto niente

Non mi è piaciuto molto .E' molto complicato, non ho trovato la lettura scorrevolein quanto si parla di persone morte che continuano a viaggiare.

Una colonna sonora che metta tensione.

Una peersona appassionata di lettura

Sentire il suono, con il baritono che si sovraponeva con una grande tensioneagli archi in caduta libera.

nessuno

Uno degli elementi più significativi di questo libro è la scelta del tema, la morte, non affrontata dall'autore in modo drammatico, ma al contrario nel primo romanzo come l'inizio di una nuova vita in cui i vivi non sono ammessi ma al contrario vengono considerati come elementi noiosi e fastidiosi e nel secondo romanzo come un commiato o come qualcosa di indispensabile o ancora meglio come un giro di ruota.

La cosa che meno mi è piaciuta di questo libro è la parte iniziale in quanto reputo che sia poco comprensibile poichè secondo me l'autore nel passaggio tra il 1 e il 2 capitolo fa un salto cronologico rilevante che avrebbe dovuto spiegare. Per il resto il libro è abbastanza affascinante.

La musica che metterei come colonna sonora di questo libro è una canzone malinconica e triste ma allo stesso tempo rilassante ....una canzone che rispecchiasse la visione della morte di Robert Silverberg.

Consiglio questo libro a coloro che temono in maniera esagerata la morte proponendone una visione completamente diversa, forse sotto alcuni aspetti troppo fantascientifica però sicuramente diversa.

\"L\'andarsene non è un suicidio, è un dolce abbandono,debitamente riservato a coloro che capiscono appieno le proprie motivazioni \"

Non mi viene in mente nessun film, fumetto o immagine a cui collegherei questo libro.

il romanzo è diviso in 2 storie:l'amore al tempo dei morti e la partenza.nella prima storia il protagonista si chiama Klain ed è il marito di Sybille,morta in circostanze sconosciute...Klain si rifiuta di accettare la morte della giovane moglie e inizia l'inseguimento:vuole rivederla,non riesce e rassegnarsi...ma i morti non provano amore,sono freddi nei confronti dei vivi...klein rimane deluso,ma non si arrende...il finale è a sorpresa e inaspettato...di Klain mi è piaciuta la sua determinazione,ma c'è un limite a tutto,a volte si è più maturi ad accetare la realtà e da questa cercare di andare avanti...nella seconda storia viene trattato il tema del suicidio...il protagonista è Henry,un vecchio compositore di musica classica..decide di Andarsene perchè la ruota della vita deve girare e lui è pronto a farla girare...ma durante il suo ritiro all,Omega Prime,Henry ha dei ripensamenti...

non mi è piaciuto Henry,lo trovo un uomo viziato e noioso ha ottenuto tutto quello che voleva e ora non sa cosa fare...penso che il tema del suicidio venga visto in maniera diversa,non più un atto "negativo"ma un modo como un altro per morire.......infine non amo questo genere..

una musica angosciante,lenta

a colore che amano questo genere(fantascienza)...non è il classico romanzo che parla delle conquista del mondo da parte degli alieni è più particolare e riflessivo

lper 9 anni erano stati Jorge e Sibille,un tu e io che dava forma al noi...l\'aveva amata con un\'intensità quasi strazionte

non saprei

Mi è piaciuto il modo in cui sono stati trattati il tema dell' amore, il tema della morte e del suicidio; infatti vengono vengono legati a situazioni molto complicate dove per l' uomo diventa molto difficile capire ciò che è sbagliato e ciò che è giusto.

non c'è nulla che non mi sia piaciuto

nessuna perchè nel libro vi sono moltissime riflessioni che è bene leggere attentamente senza distrarsi.

a una persona che abbia una grande immaginazione perchè ciò che viene raccontato nel libro è veramente inpensabile

non c\'è una frase che mi è piaciuta, però il finale del secondo racconto è veramente teatrale

twilight di stephanie mayer perchè in questo libro si parla di vampiri che a volte sono simili per alcune caratteistiche ai freddi del primo racconto.

Entrambe le storie di questo libro mi sono piaciute abbastanza perchè trattano in modo diverso dal solito un tema bello e importante come l'amore.
Nella prima storia mi è piaciuto il modo in cui è trattato l'amore tra il protagonista e la sua donna. la contrapposizione che c'è tra le loro due vite( sequella della moglie ancora si puo definire tale).

Nel secondo racconto invece mi è piaciuta la parte più psicologica di quando il protagonista capisce che tutti gli "stratagemmi" del futuro per cercare di rendere la vita più piacevole e alleviare le sofferenze causate dalla morte dei proprio cari sono inutili, e lui capisce di aver passato una vita monotona.

in questo libro mi è piaciuta una sorta di speranza per il futuro che lo scrittore cerca di dare alle persone che soffrono.

non ci sono parti che non mi sono assolutamente piaciute se non forse la descrizione piuttosto noiosa di zanzibar nel primo racconto.

poi non ho capito la funzione della copertina che non mi sembra rispecchi nessuno dei temi trattati nel libro

Per la prima storia forse "MY Immortal" degli evanescence perchè è una canzone dolce, triste ma allo stesso tempo non melensa.

NEl secondo testo metterei “Goodbye My Lover” di James Blunt perchè mi ricorda il rapporto tra il protagonista e la moglie.

penso che sia un libro adatto un po a tutti

nessuna in particolare.

un vecchio film che guardavo da bambina dove un ragazzo moriva improvvisamente ma non riusciva ad avere una "vera morte" perchè non voleva lasciare la fidanzata..
e anche il film "ghost" nel quale l'amore tra i due protagonisti sopravvive anche dopo la morte di lui.

Di questo libro mi è piaciuto molto l'ambientazione molto lontana dalla nostra realtà, in tutti e due i romanzi, nel primo in particolare la possibilità che possa esistere un mondo dove le persone possono tornare in vita, nel secondo la possibilità di vivere fino a un'età molto avanzata e di poter addirittura decidere spontaneamente se far girare la ruota o restare ancora in vità...mi piacciono le storie quasi fantascientifiche...

Non mi piace molto il titolo del libro perchè pensavo sinceramente che fosse un'altra cosa, lo trovo poco pertinente con le storie, per la prima è anche accettabile, per l'amore ancora vivo che prova Jorge per la moglie scomparsa, ma con il secondo ci trovo molto poco...forse l'amore provato dal musicista per la sua famiglia ma è comunque poco rilevante...

Metterei una musica triste e ripetitiva sul genere rock malinconico per la prima storia, per accentuare la sofferenza nella continua ricerca del protagonista...Per il secondo metterei una bella musica classica...come quelle che compone nel libro Staunt.

Lo consiglio a una persona a cui piacciono le ambientazioni surreali e anche un pò macabre.

Non una in particolare se non la fine di entrambi nella qualle è spiegato il messaggio di tutti e due i racconti.

Non saprei associare nient'altro perchè è veramente un libro singolare.

Mi è piaciuto lo stile dell'autore nel narrare il tema dell'amore in un tempo in cui è quasi vietato amare …

// // // //

una musica lenta e allo stesso tempo trascinante che riesca a rendere il racconto ancor più scorrevole e piacevole....

ritengo sia un libro che può piacere a tutti, soprattutto alle persone che amano i racconti che affrontano il tema della morte e dell'amore...

Mai, dice Klein, e lo fa senza proferire parola perché così capiranno.

non mi viene in mente niente

Mi è piaciuto molto il libro perchè c'è un contrasto tra la vita e la morte. Mi è piaciuta in particolare la prima storia nella quale il personaggio, avendo perso la moglie e avendo scoperto che lei si trovava nella città dei morti decide di andare a cercarla per trascorrere con lei anche solo pochi minuti perchè la ama ancora. Del secondo racconto mi è piaciuta l'idea di Henry Staunt, il protagonista, che avendo centotrentasei anni, decide di Andarsene perchè lui è già vissuto molto tempo e pensa che bisogna dare spazio anche agli altri...

Non mi è piaciuta la narrazione perchè ripeteva sempre le stesse cose...

La colonna sonora del film Ghost di Maurice Jarre

Alle persone che amano questi generi, che non rispecchiano cose reali ma che ci aiutano a riflettere sul tema della morte; ma lo consiglierei specialmente alle persone che vedono la morte come la fine della vita o a quelli che hanno paura della morte.

Non mi è piaciuta nessuna frase in particolare.

Il film Ghost

Questo libro mi ha affascinata. é molto profondo e vi sono temi toccanti, quali l'amore, il desiderio di rincontrare la donna amata e di trascorrere quel tempo rubato dalla morte. Il peronaggio che mi ha colpito maggiormante è Jorge, il protagonista del romanzo; è un uomo ossessionato dalla scomparsa della moglie ma allo stesso tempo coraggioso e determinato. Ho trovato il linguaggio appropriato e l'esposizione molto piacevole.

Alcune parti del romanzo erano lente ed era difficile mantere il filo del discorso, forse perchè le frasi erano troppo lunghe. C'erano pochi dialoghi e un po' troppe descrizioni.

The kill - 30 seconds to mars

Lo consiglio a quelle persone razionali, piene di certezze e prive di fantasia.

Non avendo avuto la possibilità di andarci da viva, adesso che era libera da ogni legame sarebbe stata attratta da Zanzibar come un uccello dal proprio nido, come Ulisse da Itaca, come una falena dalla fiamma.

Mi è venuto in mente "Ubik" di Philip K. Dick perchè anche in questo libro lo scrittore affronta il tema dell'aldilà e della reincarnazione.

In questo libro penso che l'autore abbia voluto sottolineare non tanto la morte in sè, ma in fatto che i morti possano rivivere una nuova vita eterna; sottolinea molto questa differenza tra morti e viventi e credo che tutto sommato l'autore abbia descritto magnificamente questa situazione. Mi piace molto il fatto che il protagonista farebbe qualsiasi cosa per rimanere anche un solo momento con la moglie deceduta prematuramente a causa di una malattia.

Non mi è tanto piaciuto il fatto che l'autore abbia concluso secondo me troppo frettolosamente la storia, e che ne ha aggiunta una di un signore di circa 130 anni che si è stufato della vita.

La muscia che aggiungerei a questo libro è musica classica.

Non ne ho la minima idea...

"La troverò ad ogni costo e ci parlerò, io l'amavo e l'amo ancora"

non lo so...

L’ossessione di Jeorge, un uomo che cerca di rivedere sua moglie; morta che vive nella “città fredda” dove i vivi non possono accedere. Il racconto è anche volto a mandare un messaggio di speranza e di amore: il percorso di Jeorge che arriva al punto di fingersi morto per poter rivedere la sua amata.

il secondo racconto all’interno del libro, ambientato in un ipotetico fituro, non laascia lo stesso sapore del primo …pur trattando in modo ottimo quelli che sono i cambiamenti delle categorie di vita e di morte (arrivando ad assumere lo stesso significato)

brave new world : iron maiden

il libro è indicato a tutti !!!

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Mi è piaciuta solamente la copertina del libro.

La scarsa immaginazione dell autore nello srivere e descrivere il futuro senza particolari esaudienti per quanto riguardano le tecnologie o la stessa situazione cliamatica. Si limita a prlare di fibre ottiche e aerei, già esistenti. La storia è molto banale, non mi trasmette nulla.

una musica cupa e triste.

qualcun che ha voglia di leggere una storia che deluderà.

nessuna in particolare.

associerei soltanto un di sana delusione per letture del libro, un po come altri libri letti in precedenza.

La trama di entrambe le storie. La lettura era coinvolgente e, nonostante fosse ambientata nel futuro, i termini erano semplici.

Nel primo racconto,il fatto che i "morti viventi" conducessero una vita separata da quella dei vivi

una musica lenta

a chi ama le storie fantastiche

Per nove anni erano stati jorge e sibille,un tu e io che dava forma al noi,l'aveva amata con un'intrensità quasi straziante.

non mi viene in mente niente

molto interessante è il tema di questo libro cioè il futuro in tutte le sue sfumature preso in considerazione dal punto di vista del progresso scentifico più che culturale.
lo stile è piuttosto scorrevole e il lessico di semplice comprensione.

anche se contiene degli spunti di riflessione interessanti la storia può risultare piuttosto monotona e ripetitiva.

la colonna sonora più adatta a questo libro è "chiaro di luna" di Beethoven.

ritengo che questo libro sia adatto ad amanti della fantascenza e dell'horror in cerca di letture semplici e veloci ma comunque ricche di spunti di riflessione.

la frase che mi ha più colpita è la descrizione dei morti nella prima parte del libro:"tieni sempre presente che per un morto il mondo intero è plastica..."

leggendo questo libro ho trovato un sottile collegamento con dei dibattiti e degli articoli di giornale riguardanti il tema della vita quindi anche dell'aborto e dell'eutanasia.

Mi è piaciuto molto il primo racconto. In particolare il tema trattato, il mescolarsi di persone vive e persone "rianimate". Lo stile è semplice e scorrevole. Ho apprezzato anche il fatto che Jorge, il protagonista del primo racconto, faccia di tutto per rivedere la moglie Sybille.

Nel complesso ho apprezzato questo libro, anche se dopo alcuni capitoli può diventare un po' noioso e monotono.

Sicuramente una musica lenta.

Lo consiglio a persone che amano il genere della fantascienza e non solo.

Si sentiva legato a lei in modo indissolubile, come se fosse ancora sua moglie, come se, in qualche modo, Jorge-e-Sybille esistessero ancora. (pag.17)

Mi è venuto in mente il libro "Fahrenheit 451" perchè in tutti e due i libri c'è una visione del mondo diversa dalla realtà.

La trama in generale. L'ho trovata molto originale

In certe parti è stato un pò lento

un musica classica

a qualunque persona amante le avventure ambientate nel futuro

" Per nove anni sono stati Jorge e Sybille, Sybille e jorge, un /tu e io/ che dava forma al noi, un noi che sopra qualunque cosa, un noi che trascendeva tutto. "

non mi è venuto in mente niente

Del libro ho trovato molto interessanti le tematiche trattate e le differenti ambientazioni dei due romanzi brevi.
Le tematiche trattate nel primo romanzo breve sono l’amore, la morte e il desiderio di vivere in eterno.L’ambientazione parte da un fondo di verità che termina verso l’Ottocento , dopodichè le scoperte scientifiche portano l’umanità a poter avere ciò che per millenni è sempre stato irraggiungibile: la vita eterna(o quasi).Il romanzo racconta così quanto questa vita semi-eterna dopo la morte possa però portare alla perdita di valore e di significato delle cose che in vita potevano sembrare importanti ed immancabili; sarà poprio questo passaggio dalla vita alla morte(e quindi alla rianimazione) che mostra come tutto dopo la morte sia diverso.In realtà i Rianimati non si accorgono del proprio cambiamento, ma in realtà questo è già avvenuto e la vita che li attende è una vita da morti viventi.
Le tematiche del secondo romanzo sono la sovrappopolazione e il suicidio.In una società in cui nessuno muore(grazie alle incredibili tecnologie della genetica e della medicina) , la popolazione è in costante aumento, tanto che gli anziani che non desiderano affatto “Andarsene” diventano un problema e lo stato finanzia strutture adibite all’accoglienza di persone ormai anzianissime che desiderano lasciar posto ad altri.Viene messo a loro disposizione tutto il pensabile.Dai viaggi ai vini pregiati.
Trovo che le tematiche trattate siano molto significative, poichè sembrano anticipare un possibile futuro del genere umano , che con il costante aumento della popolazione mondiale , l’allungamento della vita media e la diminuzione della natalità si teme che un giorno vi siano più anziani che giovani.

Del primo romanzo del libro ho trovato dei dettagli che non sono del tutto chiari, per esempio:”Solo i giovani morti possono essere rianimati?Oppure anche gli anziani deceduti per incidenti o altro”,”Come ottenevano i soldi per viaggiare e svagarsi i morti se essi non lavoravano?”,”I morti sono immuni alle malattie?” e “I morti, essendo in grado di comunicare con un linguaggio di sguardi ed espressioni ellittiche, possedevano capacità che li rendevano migliori dei vivi?”.Inoltre mi sarebbe interessato qualcosa in più riguardo alla rianimazione e alle procedure che portano al così repentino cambiamento del modo di pensare dei Rianimati.Dopotutto forse la Rianimazione aveva degli effetti collaterali...
Nel secondo romanzo non ho trovato particolari difetti o parti che non mi sono piaciute; solamente ho avuto un dubbio sulla tecnologia dei cubi: perchè una tecnnologia tanto avanzata utilizza ancora le prese e le spine per condurre energia elettrica?I cubi non dovrebbero perdere parte dei dati non ancora salvati se viene interrotta subito l’alimentazione?

Come colonna sonora al primo romanzo metterei “Faint ”, dei Linkin Park; poichè essendo una canzone dal testo cupo, riflette lo stato d’animo confuso del protagonista che ha bisogno di incontrare nuovamente la moglie morta e rianimata per dare un senso alla sua morte e alla propria vita.
Come colonna sonora al secondo romanzo metterei “When you’re gone”, di Avril Lavigne.La canzone racconta di una persona cara che ormai è venuta a mancare, ma che si continua a sentire vicina e che si ha nel cuore.

Consiglierei il libro agli amanti del genere fantascientifico e a coloro che amano le storie un pò tristi e i sogni.I romanzi trattano infatti della realizzazzione di uno dei più antichi sogni del genere umano: la vita eterna.

" Non voglio più vedere nessuno di voi.Non voglio più vedere te, Sybille. "

Mentre leggevo i due romanzi mi è venuto in mente il libro “L’impero dell’atomo”, di Alfred Van Vogt.Anche questo è un libro di fantascienza in cui la tecnologia non offre la longevità, ma mezzi di trasporto supertecnologici che hanno contribuito alla conquista interplanetaria operata da parte degli esseri umani.In entrambi i casi vengono trattate alcune delle grandi paure dell’uomo: la morte e il timore di essere sottomessi da alieni o forme di vita sconosciute.

L’amore platonico e impossibile, ma allo stesso tempo vero e profondo, che Jorge prova per Sybille mi ha veramente commosso e fatto comprendere quanto possa essere insignificante la morte rispetto all’amore: quest’ultimo non ha confini e non può essere distrutto dalla semplice lontananza, ma le cose possono cambiare in un mondo dove la fine della vita porta alla distruzione dei sentimenti. La migliore invenzione dell’autore all’interno di questo romanzo è appunto la fantasia: un mondo nel quale la morte cancella l’esistenza passata e la trasforma in distacco, in solitudine volontaria, in un completo groviglio di sensazioni improprie, forse proprie solo della morte.
Infine, l’omicidio di... e la sua trasformazione in una persona disinteressata alla moglie e quindi...mi ha lasciato senza parole, data la mia previsione di un lieto fine.
Del secondo racconto, “La Partenza”, mi è piaciuto molto il carattere del protagonista, un uomo che si trova a fare i conti con tutta la sua esistenza e che si rende conto che il miglior tempo per morire è proprio quello che sta vivendo, quando ancora tutto gli sembra dolce e piacevole. Sono convinta che abbia ragione: ovviamente, nella vita reale, non si può decidere il momento giusto, ma quando arriva, penso che sia meglio pensare di Andare avendo vissuto e volendo ancora vivere, rimanendo con le curiosità che non ci sono ancora state svelate, non capendo quei misteri che avvolgono la nostra quotidianità, non avendo visto ancora tutto quello che c’è da vedere, perchè se non c’è qualcosa da aspettare, da attendere, qualcosa per cui vivere, allora non è vita.

L’unico difetto che trovo in questo romanzo, è la presenza di una copertina inadeguata a mio parere: la storia non racconta di una donna messa sulla pira e mandata al rogo, quindi non riesco a comprendere l’uso di questa immagine come copertina del libro.

La canzone che ho pensato potesse essere adatta al primo racconto è “A Modern Myth” dei 30 Seconds To Mars, una canzone dal testo triste e malinconico che ho ascoltato spesso mentre leggevo la prima parte del libro.
Per “La Partenza” metterei “Goodbye My Lover” di James Blunt perchè mi ricorda molto il rapporto tra Staunt e sua moglie, un rapporto spezzato da un incidente che lui ricorda molto bene e che gli ha cambiato la vita, togliendogli l’amore della sua vita.

Lo consiglio a tutti gli amanti dei libri macabri ma con una sfumatura di romanticismo, al quale si contrappongono appunto i valori dell’amore e dell’amicizia.

Da “L’Amore al Tempo dei Morti”: “[...] la morte non è la fine ma la naturale prosecuzione della vita.” Da “La Partenza”: “Eppure non c’è strada che non abbia un suo sbocco”.

Leggendo questo libro, mi è venuto in mente un verso della poesia “Sono una creatura” di Giuseppe Ungaretti; il verso dice “La morte/si sconta/vivendo”. Penso che sia una filosofia che è ampiamente condivisa in entrambe i racconti presenti nel libro. Quando leggo questa frase, penso sempre a quanto è vera: la morte è vista come una liberazione, un distacco da tutto ciò che è terreno, un perdono dei peccati commessi, un giudizio e credo che sia anche il modo in cui l’uomo vede la fine dei suoi mali e delle sue pene.

Mi ha molto affascinato il modo in cui l’autore parla della morte.

E'un pò monotono all'inizio.

Una canzone triste.

Alle persone che credono nelle vita oltre la morte.

"sapete, quando sono arrivato qui ero convinto di essere stanco del mondo e mi sentivo pronto ad andare, invece sono rimasto , mi sono tenuto lontano dall'uscita, ho temporeggiato, ho recitato"

non saprei...

mi è piaciuto tutto il racconto, perchè tratta temi insoliti mescolati tra loro che risultano molto più piacevoli da affrontare..

niente

come mai-883

a tutti coloro a cui piacciono racconti macabri, ma allo stesso tempo ironici e sentimentali..

“Eppure non c’è strada che non abbia un suo sbocco”.

my immortal-evanescence

Mi piaciuto molto il personaggio di Jorge perchè non si arrende di fronte alla morte della moglie che continua ad amare e a cercare anche correndo dei rischi. Inoltre mi è piaciuta la mescolanza dei due temi molto forti dell'amore e della morte che combaciano in un modo particolare ed interessante al tempo stesso.
Del secondo racconto mi è piaciuto molto il personaggio principale Henry che, a ormai centotrentasei anni ha deciso...

Penso che se l'autore avesse sviluppato maggiormente la trama, anche se l'ho trovata molto interessante, sarebbe stato più coinvolgente e maggiormente piacevole.

Rob Zombie: "Living dead girl"

A tutti coloro che amano viaggiare con la fantasia pur rimanendo nella realtà.

"Le piccole cose si rivelano per quello che sono"
"Sono vissuto più a lungo di me stesso"

"School of the dead"

mi è veramente piaciuto questo bellissimo romanzo perchè parla dell'amore oltre la morte, della paura e il desiderio di vivere in eterno.Un romanzo che fa riflettere sulla vita, sull morte e sulla potenza dei sentimenti.Un libro molto coinvolgente!

Ad essere sincera mi è piacciuto molto il romanzo e trovare una cosa che non mi sia piaciuta è difficile. :-) Sono belle entrambe le trame,la descrizione dei personggi, e la modalità di scrittura.

come sottofondo a questo libro ci metterei una musica classica, una particalarmente intensa.L'importante è che trasmetta briviti!

lo consiglierei a tutte le persono che amano leggere, soprattutto libri di fantascienza.

la troverò ad ogni costo e ci parlerò, io la amavo e l'amo ancora.

il film con Demi Moore "Ghost".
Mi sembrava il più adeguato.

Di questo libro mi è piaciuta maggiormente la seconda parte, in cui emerge la paura dell'uomo di fronte alla morte e la convinzione che sia sempre troppo presto per morire.

Di questo libro non mi è piaciuta molto la prima parte, troppo fantasiosa per i miei gusti.

"In the shadow" dei The Rasmus

Consiglio questo tipo di libro ad una persona a cui piace fantasticare su quello che potrà essere il nostro futuro.

"Ma se vuoi continuare a vivere..."
"Quale momento migliore per Andarsene, dunque?"

Leggendo questo libro mi è tornato alla mente il film diretto da Chris Columbus "L'uomo bicentenario". In entrambi si tratta, anche se con mezzi differenti, il difficile tema della morte.

l'unica cosa che mi è piaciuta è stato il linguaggio: l'autore non ha usato termini difficili, quindi questo mi ha garantito una immediata comprensione.

il romanzo non mi è assolutamente piaciuto, perchè non amo questo genere, nè le storie assurde che non possono accadere realmente, insomma non amo cose che non si possono realizzare.

sinfonia n.9 di Beethoven

a chi ama il genere fantascientifico

"fanno l'amore alla maniera dei morti"..sarebbe??sono curiosa di scoprirlo

nessuno

“L’amore al tempo dei morti” è un libro diviso in due racconti. In entrambi il tema principale è la morte, vista da due prospettive diverse. Nella prima storia la morte è vista come l’inizio di una nuova vita, sebbene molto diversa dalla precedente. Invece nella seconda storia intitolata “la partenza” la morte (non la morte naturale bensì la morte volontaria) è vista come un gesto eroico e altruista che porta un uomo a rinunciare alla propria vita, ormai pienamente vissuta, per far posto a un nuovo essere. Anche se ciò che viene raccontato nei due racconti è pura invenzione, questo libro mi è piaciuto molto in quanto mi ha portata a riflettere su un tema che mi spaventava molto, infatti è un argomento su cui io non mi soffermo a riflettere quasi mai, il solo pensiero di dover perdere una persona a me molto cara mi fa rabbrividire. Invece questo libro mi ha dato più coraggio e forza! In conclusione per me è stata una piacevole lettura grazie anche per il linguaggio molto semplice e scorrevole.

Sembrerà strano ma non c'è nulla che non mi sia piaciuto, anzi forse solo una cosa: avrei voluto che le due storie continuassero, solo per vedere cosa succedeva tra Sybille e Klein, e cosa succedeva al signor Staunt!!!

Non saprei...forse una musica dolce e lenta.

Non lo consiglierei a una persona in particolare, ma tutti possono leggere questo libro anche quelle persone a cui non piacciono i libri surreali e fantascientifici, perché magari potrebbero cambiare idea...come d'altronde ho fatto io!!!

“Per nove anni erano stati Jorge e Sybille, Sybille e Jorge, un “tu e io” che dava forma al noi, un noi sopra qualunque cosa, un noi che trascendeva tutto...Lei era una parte di lui e lui di lei e, fino al momento di quella morte inaspettata, aveva creduto che sarebbe stato per sempre...E adesso non erano che due estranei, non più Sybille ma un morto qualunque lei, non più Jorge ma un sangue qualunque lui.”

“In qualsiasi momento la vita finisca, è già tutta intera. L’utilità del vivere non è nella durata, ma nell’uso: qualcuno ha vissuto a lungo, pur avendo vissuto poco; badateci finché ci siete. Dipende dalla vostra volontà non dal numero degli anni, l’aver vissuto abbastanza.”

Mentre leggevo la prima storia di questo libro mi venivano in mente le scene del film animato“La sposa cadavere” di Tim Burton.

Mi è piaciuta l'atmosfera, un po' misteriosa.. perchè era bello sentirsi in una vita parallea, quindi diversa dalla ''solita'' , in cui non mi dovevo aspettare le ''normali'' cose..

non mi è piaciuta la troppa instenza sulla morte, o meglio sul volerla studiare fino in fondo, capirla fin nei minimi dettagli..io invece credo che un po' di mistero debba esserci, ed è anche questo che rende la vita interessante..

La canzone dei kean-'This is the last time',perchè è triste e darebbe l'atmosfera giusta a questo libro..

sinceramente non saprei..

"E adesso non erano che due estranei, non più Sibille ma un morto qualunque lei, non più Jorge ma un sangue caldo qualunque lui"

Il film "Al di là della vita"

Piacevole la lettura di entrambe le storie. Ho molto apprezzato la collocazione in un epoca futura di ambedue le vicende e in particolare mi ha colpito il modo in cui l'autore ha affrontato il difficile problema della morte, un tema a noi vicino ma allo stesso tempo molto lontano. Molto belle anche le piccole frasi tratte da altri autori ma sempre inerenti all' argomento trattato che nel primo racconto davano inizio a ogni capitolo.

Probabilmente perchè sono un eterna romanticona, ma mi ha molto deluso il finale della prima storia. Robert Silverberg ci ricorda che nella realtà è la morte è un elemento determinante nella nostra vita.

You- Switchfoot

Lo consiglio a tutti coloro a cui è stata ingiustamente sottratta una persona cara. Infatti leggendo questo libro è possibile vedere la morte sotto un diverso punto di vista: "La morte non è la fine ma la naturale prosecuzione della vita".

\" In qualsiasi momento la vostra vita finisca, è già tutta intera. L\'utilità del vivere non è nella durata, ma nell \'uso: qualcuno ha vissuto a lungo, pur avendo vissuto poco; badateci finchè ci siete. Dipende dalla vostra volontà, non dal numero degli anni, l\' aver vissuto abbastanza\".

Non ricordo di aver letto altre storie o aver visto altri film che mi ricolleghino a questo libro. Infatti non appartiene al genere che più amo. Anche se, rispetto ai pregiuizi iniziali, ammetto di essermi ricreduta: la lettura di questo romanzo si è dimostrata interessante e molto piacevole.

Di questo libro mi è piaciuto il modo in cui l'autore racconta la storia, in maniera scorrevole e semplice, utilizzando un linguaggio non complesso.

Non c'è nulla che non mi sia piaciuto di questo libro.

Metterei come colonna sonora qualcosa di Ennio Morricone, ad esempio Gabriel's oboe.

Lo consiglio a tutte quelle persone che prediligono questo genere di romanzi.

"In qualsiasi momento la vostra vita finisca, è già tutta intera. L'utilità del vivere non è nella durata, ma nell'uso: qualcuno ha vissuto a lungo, pur avendo vissuto poco; badateci finchè ci siete. Dipende dalla vostra volontà, non dal numero degli anni, l' aver vissuto abbastanza".

Mentre leggevo questo libro mi sono venute in mente immagini buie e cupe.

Entrambe le storie di questo libro mi sono piaciute moltissimo, infatti l'analisi e l' interpretazione (quasi filosofica) del concetto di morte è veramente particolare e originale.
Nella prima storia mi è piaciuto molto il modo in cui è trattato l'amore tra il protagonista, che appartiene al mondo dei vivi, e la sua donna, che appartiene al mondo dei morti, e la contrapposizione che li caratterizza. Infatti Jorge è legato al mondo dei ricordi dove Sybille ne è la protagonista, mentre lei (dopo la rianimazione) vive in maniera molto distaccata da tutto ciò che la circonda.
Nella seconda storia invece mi è piaciuta molto l'idea generale in cui Silverberg ipotizza il mondo del 2095: la morte è volontaria (ovvero si può scegliere quando causarla) dato che ormai le moderne biotecnologie mediche permettono di vivere fino ai 180-200 anni, le tecnologie della vita quotidiana (per es. i cubi che riproducono gli ologrammi dei parenti), e l'idea delle case di commiato che devono rendere più piacevole gli ultimi periodi di vita. Inoltre è molto interessante lo studio che Staunt fa (verso la fine del racconto) della propria vita dopo la scossa mnemonica, dove si accorge di aver passato un'esistenza abbastanza monotona, e forse di aver scelto troppo avventatamente di "andarsene". L'opera di Robert Silverberg è un fantastico agglomerato di speranza per il futuro e di attaccamento ai sentimenti umani.

Credo che le uniche parti che non mi sono piaciute di questo libro sono i capitoli descrittivi del primo racconto, dove si da molta importanza a Zanzibar e alla sua storia politica, che io ho trovato un po' noiosi.

Per il primo racconto userei una musica malinconica e un po' tenebrosa, per sottolineare l'amore sofferto del protagonista. Nel secondo invece userei una musica da opera lirica, magari simile a quella "composta" da Staunt.

Consiglierei questo libro a tutti coloro a cui piacciono i racconti fantascientifici e i racconti legati alla morte a tutti i suoi aspetti tenebrosi.

La frase che mi è piaciuta di più nel primo racconto è: "La morte comporta dei cambiamenti. Muori e vedrai, Jorge. Muori e vedrai"
Per quanto riguarda il secondo invece mi ha colpito la frase: "Questa era una giustificazione sufficiente per scritto, per aver vissuto."

Io collegherei a questo libro il romanzo "Io sono leggenda", perchè entrambi i racconti trattano di esperienze fantascientifiche e surreali.

mi è piaciuto come parla di un tema triste come la morte in maniera non triste ma come una cosa normale e che addirittura qualcuno desidera...

la narrazione è un pò troppo lenta e ripete sempre le stesse cose....

non lo so

a una persona che vede la morte come una cosa tristissima e non come una cosa comunque normale....

il pensiero che probabilmente non avrebbe visto un\'altra primavera non lo rattristò affatto. è questo il punto della questione,pensò:se non mi importa di restare,vuol dire che sono pronto ad\'Andarmene....Ho fatto tutto quello che volevo fare,ho visto tutto quello che volevo vedere;tanto vale che adesso mi faccia da parte.La ruota deve girare.

nessuno...

in questo libro mi è piaciuto molto il modo in cui lo scrittore parla della morte e cioè qualcosa di positivo. la lettura è scorrevole, rilassante e soprattutto ti fa riflettere molto sulla vita e su ciò che può arrivare a fare l'essere umano.

non mi è piaciuta particolarmente la fine perchè mi ha lasciato dentro un segno di incompletezza, un vuoto. è come se lo scrittore avesse scelto questa fine proprio con questo scopo.

"come sei veramente" di Giovanni Allevi.

lo consiglio a tutte quelle persone che hanno paura della morte.

Per nove anni erano stati Jorge e Sybille, Sybille e Jorge, un \"tu e io\" che dava forma al noi, un noi sopra qualunque cosa, un noi che trascendeva tutto.

niente.

mi è piaciuto il modo in cui l'autore esprime il concetto di morte, e mi piace il mondo futuristico in cui uno può vivere fino a 100 e passa anni e decidere quando Andarsene.

Le 2 storie non sono molto coinvolgenti e la lettura è un po' noiosa....

musica classica

A quelli cui interessa il tema della morte.

"sapete, quando sono arrivato qui ero convinto di essere stanco del mondo e mi sentivo pronto ad Andare, invece sono rimasto , mi sono tenuto lontano dall'uscita, ho temporeggiato, ho recitato"
" Hallam mi perdoni, ma ho rifiutato. Perchè la sua non è l'unica maniera di Adarsene.Proprio perchè la vita mi appare ancora così dolce,esco oggi di scena.

nessuno

questo libro mi ha affascinato tantissimo perchè tratta argomenti fondamentali e toccanti ,quali l'amore ,la voglia di riprendere il tempo che ha catturato la morte e il desiderio di riavere la donna amata..il personaggio che più mi è piaciuto è jeorge perchè non perde mai le speranze di trovare la sua donna e un giorno di riaverla..

non mi sono piaciute alcune parti del libro perchè vanno troppo lente ed è difficle seguire il filo del discorso..

la musica che metterei come colonna sonora è "when you're gone" di avril lavigne..

lo consiglierei a quelle persone che sono attacate alla vita e a quelle troppo razionali che non hanno conosciuto la fantasia e la passione..

Com'è tragico arrivare al momento del commiato e capire che ci siamo illusi,ma in realtà non siamo minimamente pronti ad Andare.com'è vero!disse Staunt tra sè e sè..e allo stesso tempo com'è falso!

non saprei

mi è piaciuta particolarmente la fantasia che ha avuto l'autore per scrivere questo libro. mi ha affascinato soprattutto il personaggio di jeorge, che non vuole rassegnarsi alla perdita della moglie.

mi è piaciuto tutto

gocce di memoria di giorgia

alle persone a cui piace viaggiare con la fantasia e che non si arrendono davanti alle difficoltà.

nessuna in particolare

nessuno

lo stile dello scrittore:lento e descrittivo nei minimi particolari

non mi è piaciuto il tema del romanzo.la divisione in più racconti,non adatta a questo genere di libri.E,inoltre,nn mi entusiasmano particolarmente i libri fantascienza.non credo che dopo la morte le anime dei defunti si incontrino in un altro mondo,dimenticando le persone che in vita hanno amato.

non lo so

ad una persona che ama un genere di libri,trattanti il tema della morte e quelle persono amanti della fantascienza.

non lo so

nessuno

le due storie sono carine,ma avevo aspettative maggiori.

il finale del primo racconto,lo considero anemico,senza vita.la scrittura è ripetitiva.

L amore conta di Luciano Ligabue perche parla di quello che resta quando finisce un amore.

a nessuno in particolare.

non mi ha colpito nessuna frase.

niente da segnalare.

mi è piaciuta l'interpretazione che l'autore dà dell'amore,come si può continuare ad amare anche se non si è più in vita.Mi è piaciuto lo stile con cui lo ha raccontato.

ho trovato noiosa la prima parte,perchè non sono riuscita bene a capire la storia dei protagonisti.

metterei una musica lenta per la prima parte,e una più ritmata per la parte centrale e per la fine.

secondo me potrebbe leggerlo chiunque.

l'ultima frase.

non trovo nessun libro o altro da poter collegare con questo libro.

mi è piaciuta la trama. La lettura è scorrevole ed è interessante l' ambientazione nel futuro. I termini sono semplici.

Nel primo racconto non mi è piaciuto che i morti avessero una vita separata da quella dei vivi.

metterei un genere di musica classica.

lo consiglierei ai ragazzi a cui interessa l ambientazione e i modi di fare nel futuro.

non ho trovato nessuna frase che m abbia colpito particolarmente.

non mi viene in mente nessun film o fumetto da poter collegare a questo libro.

è bello vedere che una persona farebbe di tutto per ritrovare la o il suo amato o amata, cioè sono argomenti che sono molto importanti sotto certi punti di vista.
un uomo che arriva quasi ad uccidere per arrivare ad un fine che sa che comunque è possibile, fare una determinata cosa è molto confortante e veramente incoraggiante.
infatti anch'io quando ovviamente, voglio fare una cosa a tutti i costi, cerco di effettuarla a tutti i costi ed in ogni maniera.
ecco questo mi è piaciuto di questo libro.

non mi è piaciuto il fatto che per raggiungere la moglie che quest'uomo ha perso, abbia dovuto rivolgersi a medium e persone poco affidabili secondo il mo punto di vista; cioè sapere che la moglie era orta era una cosa fatta e stabilita, e non di poteva fare niente per raggiungerla, infatti alla fine lui ha un mancamento o una specie di visione e la vede e gli sembra si stare lì con la moglie.e questo sappiamo che è impossibile.

ci metterei una musica di triller, alcune volte di amore e molte altre musica di stallo fra il:horror e il suspance.

lo consiglio alla mia futura suocera.

la troverò ad ogni costo e ci parlerò, io la amavo e l'amo ancora.

il mistero di Sleepy Hollow, perché alcune volte cerca di ritornare quell'uomo che era ma non ci riesce,e come fumetti ...Gostrider.

Mi è piaciuto perchè la lettura è molto scorrevole, i luoghi ed i personaggi vengono descritti molto bene ed il racconto è molto bello.

Non mi è piaciuto il fatto che i personaggi del primo racconto siano separati dal regno dei vivi.

Metterei una musica classica a tratti drammatica.

Lo consiglio alle ragazze e alle persone che piacciono i racconti del futuro ed i racconti fantastici ma anche drammatici.

Non mi viene in mente alcuna frase che mi abbia colpito particolarmente.

Collegherei a questo libro il film "gost" e il film "p.s I love you".

mi è piaciuta la trama di tutti e due i racconti, anche se ho preferito il primo. Il tema era interessante e molto particolare.

non mi piaciuto il tempo della narrazione, l'ho trovato abbastanza lento.

when your gone di avril lavigne

alle persone a cui piace il genere fantascientifico.

" Per nove anni sono stati Jorge e Sybille, Sybille e jorge, un /tu e io/ che dava forma al noi, un noi che sopra qualunque cosa, un noi che trascendeva tutto. "

un film che mi è venuto in mente è ghost, perchè la trama è più o meno la stessa.

Nel primo romanzo mi è piaciuto molto il personaggio di Jorge perchè non si arrende di fronte alla morte della moglie che continua ad amare e a cercare correndo dei rischi, mentre nel secondo romanzo mi è piaciuto Henry Staunt il protagonista che avendo centotrentasei anni decide di andarsene perchè lui è vissuto abbastanza e pensa che bisogna dare spazio alla nuova generazione.

Non mi è piaciuto il fatto che geneticamente si possa cambiare il corso della vita.

Ti scatterò una foto di Tiziano Ferro

A tutte quelle persone a cui piace vivere l'emozione dell'amore.

Per nove anni erano stati Jorge e Sybille, Sybille e Jorge, un "tu e io" che dava forma al noi, un noi sopra a qualunque cosa, un noi che trascendeva tutto

Follia di Patrck Mc Grath

mi è piaciuto molto lo stile dello scrittopre che riesce a rendere la lettura facile e scorrevole

non ce niene che non mi sia piaiuto l'ho trovato un libro fantastico

winter slepp olivia inspì

a una persona appassionata di questo gerne e che trovi interessante il tema della morte e dell'amore

tra il dolore e il nulla io preferisco il dolore

non mi viene niente in mente a cui collegarlo

le storie sono carine...

la forma della scrittvra,troppo ripetitiva.

nessvna

a persone al fine romantiche--

nessvna

in modo vago DYLAN DOG

La veridicità con cui è espresso l'amore nel primo racconto, e l'asciuttezza e la razionalità del secondo.

L'assurdo, visto come motivo centrale della trama, soprattutto nel primo racconto, mi ha lasciato alquanto perplessa.

Per il primo racconto A te di jovanotti, per il secondo Come sei veramente di Giovanni Allevi.

A chi possiede una mente aperta e non schematica, ed è capace di immedesimarsi anche nelle situazioni più strane e assurde.

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Purtroppo non sono riuscito ad apprezzare questo genere di libro

Non mi è piaciuta la narrazzione perchè ripeteva sempre le stesse cose, era alquanto monotono. Ho trovato non poche difficoltà nel leggerlo. Spesso per cercare di capire ho dovuto rileggere qualche pagina più di una volta

La colonna sonora dovrebbe essere una canzone lenta e che incute tensione

Alle persone che magari amano questo genere di libri, che non rispecchiano cose reali ma che aiutano a riflettere sul tema della morte

Forse una delle frasi che mi hanno colpito di più è stata questa " com'è tragico arrivare al momento del commiato e capire che ci siamo illusi, in realtà non siamo minimamente pronti ad andare

Non saprei proprio

Mi é piaciuto molto come l' autore affronta il tema della morte, non come la fine dell' esistenza ma come scelta. Infatti descrive l' altra vita dei morti, che hanno espresso il desiderio di essere rianimati. Mentre nel secondo romanzo mi é piaciuto il protagonista Henry Staunt, un musicista di centotrentasei anni, che decide di andarsene perché ha vissuto abbastanza e vuole lasciare il suo posto ad altre persone.

Non mi é piaciuto molto quell' estremo bisogno dei morti di spostarsi continuamente da un luogo a un altro.

In questo momento non mi viene in mente nessuna musica che potrei associare a questo libro, ma sicuramente una lenta e tranquilla.

Lo consiglierei a una persona che ha paura di affrontare la morte perché leggendo questo libro si convinca che la vita continua anche se in maniera diversa.

Non saprei a quale libro o film collegare questo libro.

mi è piaciuto in sè per sè tutto il libro, mi è piaciuta l\\\' idea della \\\" resurrezione \\\" dei corpi, mi è piaciuto soprattutto il forte carattere di Klein, disposto a tutto per poter trovare la sua ex moglie nonostante lei sia morta e si trovi dall\\\' altra parte del mondo..

secondo me il libro a volte è troppo rico di particolari troppo approfoditi che portano un po\\\' di noia nella lettura

alta marea di Antonello Venditti

a chi ama le storie intrecciate di avventura e amore

ci sono molte frasi belle che si possono incontrare durante la lettura..

al momento non mi vengono in mente

ho trovato interessante e suggesttiva la trama "particolare" e "insolita" di questo romanzo e i rapporti trattati tra il mondo dei morti e dei vivi! inoltre ho apprezzato la capacità dell'autore nell'interpretare l'amore in un tempo in cui era quasi vietatro amare.

meno interessante, secondo il mio punto di vista,la scelta dell'autore di includere due storie in un unico romanzo. Inoltre ho trovato un po deludente il finale del primo racconto

adatta a questo genere di romanzo è "The funeral of Hearts" degli HIM

lo consiglierei ad una persona appassionata di questo genere che trovi interessante il tema dell'amore e della morte.

mi ha colpito particolarmente questa:"tra il dolore e il nulla io preferisco il dolore"

è un genre che non ho mai affrontato prima quindi non è possibile per me collegarlo a libri , film, immagini... letti o visti prima!

Mi è piaciuta la descrizione della realtà vissuta in un clima in cui si vanno a trovare negli stessi spazi i morti e i vivi e il cambiamento radicale che si manifesta in una persona dopo la morte e il drastico mutamento dei sentimenti umani davanti e dopo questi sottili passaggi

Non mi è piaciuto il fatto che in certi punti la trama e lo svolgimento del testo fosse troppo monotono e descrittivo

enya

A una persona che sia appassionata alla fantascienza e a cui piaccia riflettere e fantasticare sul possibile futuro dell'esistenza dopo la morte

Sono veri o artificiali questi animali?Sono creature viventi o soltanto elementi complessi animati ad arte?Lei ha deciso che sono veri.Creature viventi.Che mangiano, metabolizzano, si riproducono.Devono sentirsi veri, più veri, forse, di questi umani morti che continuano a camminare nei loro corpi dismessi.

non so

L'unica cosa che mi ha sorpresa di questo libro è il modo in cui viene rappresentato l'amore in quella strana e cupa situazione.

Non mi è piaciuto lo stato d'animo in cui si trovava la protagonista morta, così confusa e inespressiva.

Evanescence-My immortal

Consiglio questo libro ad una persona riflessiva e curiosa ( piacerebbe a tutti scoprire i segreti che ci attendono dopo la vita... )

Nessuna.

La sposa cadavere di Tim Burton.

mi sono piaciuti moltissimo i due racconti soprattutto il secondo perchè descrive il futuro,le persone,gli ambienti e le caratteristiche di un mondo che pur essendo nostro ci è sconosciuto perchè troppo lontano.

Non mi sono molto piaciute le caratteristiche dei 'rianimati' nel primo racconto perchè a mio parere erano trooppo freddi e incuranti del mondo che li circonda.

non saprei

alle persone a cui piacciono i racconti di fantascienza

che le proprie spoglie siano mescolate nella fossa con quelle dell'intera comunitàè per noi la forma suprema della democrazia...
questa frase,anche se non è pronunciata in un momento importante,mi ha colpito molto per il modo semplice e puro in cui è stata detta.

sicuramente film di fantascienza di cui però non ricordo il titolo