Di questo libro mi è piaciuto l’intreccio ricco di flash back, il linguaggio semplice e il modo dell’autore di riferire i pensieri e le riflessioni dei personaggi. Inoltre sono rimasta molto colpita dalla descrizione dei campi per extracomunitari; l’autore ne parla come luoghi dove i clandestini vengono trattati dai poliziotti in maniera assolutamente disumana, quasi come fossero delle bestie. Mi auguro che questa descrizione non rispecchi in alcun modo la realtà.

Non mi è piaciuto il fatto che ci siano molte scene di sesso anche abbastanza morboso; inoltre il linguaggio utilizzato è ricco di termini offensivi e osceni.

“Non è Francesca” di Lucio Battisti.

Consiglio questo libro a chi ama leggere i polizieschi e i gialli che raccontano storie macabre.

“Ma la loro diversità non è servita a renderli migliori dei mostri che vedevano attorno a loro. Non li ha resi più solidali, più compassionevoli. Chi va con lo zoppo impara a zoppicare, no? Quante volte una vittima può trasformarsi in un carnefice? Basta poco. O molto, dipende dai punti di vista. Basta crescere negando quello che il tuo corpo chiede. Basta adeguarsi, per il quieto vivere, a qualsiasi meschinità. C’era quella poesia, te la ricordi? Quello dello zingaro che veniva portato via e nessuno protestava, neppure il poeta, poi era l’ebreo ad essere portato via, poi il comunista. Alla fine pure il poeta veniva portato via, ma non c’era più nessuno che poteva protestare.”

In questo libro viene nominata Gomorra in riferimento ai campi per i clandestini; mi è venuto in mente l’omonimo libro di Roberto Saviano.

Mi è piaciuto perchè è un libro scorrevole. L'autore ha usato un lessico semplice e le serie di situazioni erano sconvolgenti ma suscitavano interesse. Ho apprezzato il protagonista, anche se era un uomo un po' egoista, ma era molto reale come personaggio.

NOn ho amato particolarmente i casi che ha seguito; non perchè non fossero reali o poco interessanti ma perchè spesso era scioccanti.

la canzone "Senza parole" di Ligabue

A tutte le persone che amano i gialli e i racconti con molta suspence.

In sè non appaiono nel testo frasi da trascrivere. Spesso però il protagonista aveva un conglitto interno in cui comprenndeva quanto in realtà amava il suo lavoto come poliziotto, nonostante cercava di negarlo a tutti.

Uno dei libri del concorso "Il brigante", perchè entrambe sono molto crudi e alcune "tragedie" sono simili.

Di questo libro ho apprezzato particolarmente lo stile informale con cui l'autore lo ha composto: la storia è ambientata in Lombardia,tra Bergamo,Milano e altri paesini della zona e viene utilizzato spesso il dialetto tipico di quelle zone o modi di dire frequentemente utilizzati dalla gente del luogo.
Inoltre ho apprezzato il protagonista, lo sbirro Michele Ferraro,che nonostante dica di non amare il proprio lavoro riesce sempre ad appassionarsi ai casi su cui investiga e rappresenta il tipico uomo incapace di mantenere un ordine nella propria vita ma con al tempo stesso un cuore buono e altruista,nonostante l'immagine di burbero che tenta costantemente di imporsi.
Infine ho trovato originale ed efficacie la scelta di non illustrare come in tutti i romanzi gialli che si rispettino lo scioglimento dei casi che lo sbirro affronta: il lettore riesce sempre a scoprire la verità sugli omicidi descritti, ma non sa se l'assassino venga poi effettivamente scoperto.

Ho trovato piuttosto seccante scoprire che questo romanzo è in realtà preceduto da un altro: infatti avrei preferito conoscere già i personaggi citati e poter dunque appassionarmi ancora di più a questo libro che narra degli inizi della carriera di Ferraro,scoprendo come per esempio avesse conosciuto personaggi che nel libro precedente sono ben conosciuti e amati dal lettore.

Per questo libro sceglierei "Il mio Canto Libero'' di Lucio Battisti in quanto questi è il cantante preferito del protagonista e a mio parere questo brano in particolare potrebbe adattarsi alla trama e al personaggio principale del romanzo.

Lo consiglio a chi abbia voglia di novità e sia stanco dei solito gialli,ammettiamolo,un po' scontati, e che non voglia rinunciare a un pizzico di umorismo non rinunciando a riflettere su problemi molto attuali per la nostra società quale per esempio il razzismo.

Ho cercato in tutto il libro di trovare una frase che mi colpisse più delle altre,ma ne ho trovate talmente tante in grado di emozionarmi e di farmi riflettere che non saprei quale scegliere per rappresentare in breve la sostanza del libro intero.

Ricollegherei a questo libro tutti i romanzi gialli per eccellenza,quali quelli di Agatha Christie o di Arthur Conan Doyle, affinchè fossero paragonati allo stile inusuale e coinvolgente utilizzato nel testo.

Innanzitutto ho apprezzato moltissimo i numerosi riferimenti alle canzoni, e alla carriera più in generale, di Lucio Battisti, di cui sono una grandissima fan.
Poi ho particolarmente apprezzato la sottile ironia con cui l'autore riesce a descrivere momenti decisamente drammatici.

Non ho apprezzato il fatto che all'inizio la struttura del romanzo sembri leggermente complicata, tanto da "scoraggiare" il lettore che potrebbe non appassionarsi al libro per alcuni capitoli.

"Scrivi il tuo nome" ovviamente di Lucio Battisti.

Sinceramente lo consiglio a qualcuno che abbia già letto il romanzo precedente di Biondillo, per potere apprezzare meglio la storia dei personaggi.
Ovviamente, essendo un thriller molto intenso, lo consiglio a persone che amino molto questo genere letterario e che non siano facilmente impressionabili da scene forti.

"Ma Totino aspettava, paziente... la pazienza è la virtù dei forti. E dei capi."

I libri di Andrea Camilleri sul commissario Montalbano, perchè è un altro personaggio molto complicato.

È un romanzo crudo,misterioso e con un tocco di ironia;è costituito da tanti racconti:semplici situazioni o episodi di vita privata e professionale che suscitano l'immediato interesse del lettore e hanno sempre un finale inaspettato.Lo stile in cui è scritto è scorrevole e informale e il libro tratta dei temi attuali come l'immigrazione.Ciò che più mi è piaciuto è la figura del protagonista che rappresenta l'immagine dell'uomo comune e che, a differenza dei soliti gialli, il lettore scopre chi sono i colpevoli ma non sa se vengano poi effettivamente scoperti.

Non c'è niente in particolare che non mi sia piaciuto; mi ha forse un po' infastidito la scrittura inizialmente complicata.Inoltre spesso le brevi storie raccontate sembrano non finire pienamente e i casi rimangono incompiuti.

Qualunque canzone di Lucio Battisti e What's my age again dei blink182

É un poliziesco non impegnativo e rilassante;lo consiglio a chi non vuole rinunciare a un pizzico di umorismo e a riflettere su temi attuali.

"Non si capacitava:ma come cazzo è che ,ovunque vada nella vita,sono sempre l'ultimo arrivato?Ma chi è che arriva sempre prima di me?Sarà che sono un ritardato cronico,ma chi è,lo vorrei proprio vedere in faccia,quello che ha l'orologio cinque minuti avanti e che mi frega sempre il posto sull'autobus della vita?Ma queste domande esistenziali,questa perle di saggezza spicciola,non le regalò al suo collega."

Non saprei

Ciò che colpisce, al primo impatto, di questo libro, è indubbiamente il linguaggio estremamente scorrevole, a tratti volgare, che però calza perfettamente l'atmosfera del libro. Michele Ferraro non è il solito protagonista di gialli, impeccabile ed infallibile, ma è un uomo comune con difetti e sofferenze, e tutto ciò è descritto da Biondillo, intervallando i casi del poliziotto con gli episodi della sua vita privata. L'umanità così spiccata del personaggio, in principio, lascia stupito il lettore, che forse si aspetta un poliziotto più da clichè, ma tutto ciò si integra molto bene con i palesi attacchi alla società e politica attuale, che si trovano in tutto il libro.
Molto bello inoltre, è poter vedere lo svolgersi della vita del protagonista, dalla sua adolescenza caratterizzata dalla musica, fino alla sua vita da adulto e al suo divorzio.

In generale ho trovato questo libro abbastanza bello, forse però in alcuni punti usa ripetutamente un linguaggio spiccatamente scurrile.

Sicuramente per questo libro caratterizzato molto dalle canzoni di Lucio Battisti, il cantante preferito dal protagonista durante tutta la sua giovinezza, si potrebbe scegliere appunto un canzone del famoso cantautore come "Aver paura di innamorarsi troppo".

Pur essendo catalogato come poliziesco, non consiglierei questo libro ed un amante dei thriller, perchè potrebbe rimanere deluso dalla trama, che lascia largo spazio anche alle vicende private e alle riflessioni psicologiche del protagonista.

"Certe volte è meglio non saperla la verità.[...] La verità non è paziente. Trancia di netto come un'ascia impietosa il gomitolo, lo dimezza, lo frantuma. E quel che resta non serve più a nessuno."

Si potrebbe collegare questo libro ad una delle raccolte di racconti del Commissario Montalbano, il personaggio dello scrittore Andrea Camilleri.

Mi è piaciuto lo stile perchè l' autore ha usato termini specifici un linguaggio semplice da capire

Il libro è suddiviso in più racconti

Hanno ucciso l'uomo ragno

Agli adolescenti e anche alle persone che amano questo genere letterario

Non mi è piaciuta in particolare nessuna frase

Delitti irrisolti un telefilm perchè come in questo libro alcune indagini restano irrisolte

Di questo libro mi è piaciuto il fatto che lo stesso avvenimento venga raccontato da vari punti di vista. Mi è piaciuto anche il modo in cui vengono descritti i pensieri del protagonista, Michele Ferraro, e le indagini perché fanno sentire il lettore partecipe. È apprezzabile anche il riferimento a tematiche attuali e scottanti quali il crimine, il maltrattamento degli extracomunitari, l'abuso di potere di alcuni poliziotti, la prostituzione, il fumo, la capacità dei media di rendere scandalose notizie che non lo sono...

Non mi è piaciuto il linguaggio perché in alcuni punti è troppo volgare. Ho fatto fatica, inoltre, a seguire la trama perché l'intreccio tra la ricerca di Kledy e le varie indagini mi ha confuso un po' le idee.

"Non è Francesca" di Battisti

Lo consiglierei alle persone che sono troppo prese dagli impegni e dal lavoro: a volte fermarsi e passare del tempo con le persone a cui si vuole bene può evitare di far compiere errori di cui ci si può pentire per il resto della vita.

«... Credevi che oggi tutto sarebbe finito.E invece, pensa,tutto comincia domani. ...»

Lo assocerei all'immagine di un uomo che spegne una sigaretta perché, in fondo, è quello che cerca di fare Ferraro: mettere un freno a ciò che può distruggere l'uomo. Per farlo, nel suo ruolo professionale, si schiera contro il crimine e, nella sfera privata, cerca di abbandonare i suoi vizi tra i quali quello del fumo.

NIENTE

A me questo libro non è piaciuto, innanzitutto per la struttura confusa adottata dall’autore che, soprattutto nei primi capitoli, mi ha reso difficile la comprensione del libro, scritto in uno stile giovanile e moderno;l’autore, Biondillo, passava da una situazione ad un’altra, da un caso da risolvere a un altro, lasciandoli anche incompiuti.
Ho trovato questo libro monotono, senza colpi di scena nonostante sia una specie di giallo, un poliziesco:narra, infatti, la storia di Ferraro, uno sbirro che dà troppa importanza al lavoro, fino al punto da arrivare a distruggere la sua vita privata.
Non mi sono piaciuti il linguaggio, molto volgare, e il finale che mi ha fatto accrescere ancora di più l’antipatia per il protagonista, un uomo mediocre che non ha ambizioni nella vita e si fa trasportare dal lavoro, mettendo in secondo piano tutto il resto, anche sua moglie Francesca e sua figlia Giulia.
Non sono riuscita a ricavare valori o temi da questo romanzo, che non mi ha dato emozioni e non ha attirato la mia attenzione (l’ho letto velocemente solo per lo stile scorrevole); mi ha solo fatto provare tanta tristezza perché evidenzia un mondo grigio, dove un uomo, in una grande metropoli, Milano, si trova da solo a far fronte al mondo esterno e si sottomette completamente al suo lavoro e ai suoi manager senza reagire, anzi, accettando la sua posizione di sbirro e non ascoltando i consigli di Francesca che voleva che andasse a studiare, che realizzasse i suoi sogni (come la musica), che non si lasciasse portare via dal tempo e dal susseguirsi degli eventi.

una musica lenta, triste e malinconica che ti faccia capire l'animo di Ferraro che sembra non probare emozioni.

a chi vuole un poliziesco non impegnativo e rilassante

bo!

non saprei..!

Non mi è piaciuto...

Tutto...

Non lo so

Alle persone a cui piace il genere giallo e noir

...

A-team, Macgyiver

Mi è piaciuto come all'interno dello stesso libro siano trattate due storie diverse che hanno in comune lo stesso protagonista, Michele Ferraro. Inoltre mi è piaciuto come si faccia espressamente riferimento ai luoghi in cui si svolge la storia, perchè i racconti privi di riferimenti geografici non mi sono mai piaciuti.

Non mi è piaciuto il finale perchè, secondo me, è un po' troppo brusco; infatti non avrei mai pensato che i due coniugi si potessero separare così.

Non ho trovato nessun tipo di musica da mettere come colonna sonora a questo libro.

Lo consiglio a tutte quelle persone alle quali piace leggere i polizieschi e i noir.

\"Possiamo dire che è un ragazzo semplice, senza troppi pensieri per la testa.Ma se diciamo ragazzo é per modo di dire.Oggi sono tutti ragazzi.Arrivi alla soglia dei quaranta, hai una figlia, una moglie e ancora dici:\"Ehi, ragazzi, partitina?\"
Poi tua moglie se ne va. E il lavello cede.\"

Non ho trovato nessun libro, film, fumetto o immagine da collegare a questo libro.

del libro mi è piaciuta la trama. la storia di questo ispettore dagli inizi della sua carriera, con riferimenti alla sua vita personale. Questo fa immedesimare il lettore nel personaggio, che ricorda ciò che ha passato

non mi sono piaciuti dei passi del romanzo troppo dilungati, che si soffermano troppo a lungo inutilmente.

Bird dei Beach Boys

A tutti coloro che vogliono leggersi un giallo non troppo impegnativo

sinceramente non ho trovato frasi o citazioni particolari e caratteristiche

alla figura del commissario Winchester(simpson) anche se non centra molto con la storia.

Mi è piaciuto il ritmo incalzante della lettura e come Biondillo ha impostato la struttura dei capitoli, in particolar modo ho trovato molto interessante la frase finale posta a fine di ogni capitolo che riesce a riassumelo tutto. In secondo luogo ho apprezzato la discussione iniziale su Battisti e il trattamento dei temi attuali come la linea personale e il grande problema dell' immigrazione.

Non mi è piaciuto il rallentamento del ritmo che in certi punti che rende la lettura pacata e noiosa. Poi non ho apprezzato il linguaggio troppo scurrile e ricco di parolacce.

Si potrebbero abbinare a questo libro quasi tutte le canzoni di Battisti, ma la più adatta secondo me è: "Non è Francesca" sempre di Battisti.

Consiglierei questo libro alle persone a cui piace il genere poliziesco e a cui piace riflettere sulle tematiche e sui probemi di ogni giorno. E lo sconsiglio a chi non riesce a sopportare scene crude e parole volgari..

Credevi che oggi tutto sarebbe finito.E invece, pensa,tutto comincia domani.

Non rieco a collegare questo libro a nessun film, fumetto o libro che ho letto. Ma posso collegarlo a tutti i probelmi che ci vengono posti e che ci poniamo ogni giorno a cui siamo tenuti a dare una risposta.

Il romanzo è appassionante, divertente ma anche commovente e rappresentativo della vita quotidiana e dell'epoca in cui viviamo. I personaggi appaiono veri e in essi il lettore può immedesimarsi facilmente.

Lo stile dell'autore, pur essendo molto fresco, giovanile e agile, può risultare confusionario. La struttura del romanzo sembra, inizialmente, complicata e questo rende i primi capitoli abbastanza noiosi.

La musica che, secondo me, potrebbe essere la colonna sonora di questo romanzo è "You know my name" di Chris Cornell, a causa del suo ritmo incalzante che ricorda quello del libro.

Consiglio "Il giovane sbirro" agli amanti del giallo, ma, in genere, a chiunque voglia divertirsi ed emozionarsi leggendo.

La frase che più mi è piaciuta si trova nel XVI paragrafo del II capitolo: \"Certe volte è meglio non saperla la verità; è meglio non saperle certe cose, meglio restare convinti delle apparenze.\"

Il romanzo non mi ha ricordato altri libri, fumetti ecc.

libro bello ed emozionante

passi difficili e dialoghi in cui non si capisce chi parla

un bel rap o un bel rock

uno abbastanza maturo

quelle con le parolacce

un poliziesco

Mi sono piaciuti la figura del protagonista, nella quale ogni lettore può facilmente immedesimarsi e il linguaggio usato che è quello della vita di tutti i giorni, ricco di ironia ma anche di parolacce o termini scurrili. L'intreccio delle storie, i flashback, i colpi di scena rendono il libro molto coinvolgente e appassionante.

Non mi sono piaciute certe descrizioni o certe riflessioni che stonano un pò con il ritmo incalzante del libro.

Back in black - ACDC

Lo consiglio a tutti i ragazzi, anche a chi generalmente non ama leggere, visto che non è necessario alcun sforzo per leggerlo. Il libro si rivela infatti coinvolgente fin dalla prima pagina.

C’era quella poesia, te la ricordi? Quella dello zingaro che veniva portato via e nessuno protestava, neppure il poeta, poi era l’ebreo ad essere portato via, poi il comunista. Alla fine pure il poeta veniva portato via, ma non c’era più nessuno che poteva protestare.

Non riesco a trovare altri collegamenti visto che questo non è un genere che leggo spesso.

Un libro avvincente, ricco di situazioni travolgenti che spingono il lettore a scoprire la vicenda dei fatti. lo stile era ben impostato, e ricco di colpi di scena intriganti.

Non mi è piaciuto in alcuni tratti il linguaggio usato, più che per le parolacce, alcuni termini che stonavano la storia, e alcune situazioni troppo crude.

"La Malinconia" di Luca Carboni

A persone appassionate degli intrighi e delle vicende misteriose, che non per forza debbano essere molto colte in quanto è un libro adatto a un vasto pubblico di lettori

"D'altronde cosa sa ,veramente, un'uomo di una donna?La capirà mai finalmente fino in fondo?

Non trovo qualcosa che colleghi direttamente il libro ad immagini, film ecc, ma le indagini da svolgere dell'ispettore Ferraro, le ho collegate come la vita che ci pone, giorno dopo giorno enigmi o situazioni ai quali non sempre troviamo delle risposte

Mi è piaciuto molto lo stile con cui Gianni Biondillo descrive ciascuna storia e soprattutto come ognuna di esse viene conclusa con una semplice frase che la riassume interamente. Credo sia una scelta stilistica di grande effetto.

Il finale della storia mi è dispiaciuto, ma non credo sia brutto; avendo letto anche "per sempre giovane" credevo che la storia tra Mic e Francesca non si concludesse in questo modo.

Sicuramente "Una donna per amico" di Battisti.

Credo sia un libro adatto sia per maschi che femmine. E' una lettura leggera, divertente e che lascia riflettere. Parecchio.

Il Padre Nostro di Francesca all'ospedale.

Per sempre giovane

mi è piaciuta molto la parte iniziale quando stavano per creare un band, quando facevano riferimento ai brani di Battisti e poi anche quando è stato costretto a lasciare il gruppo per pensare al lavoro perchè è stato freddo nella decisione cioè non si è fatto condizionare dai suoi amici che volevano convincerlo a restare

il fatto che parlava anche della vita privata

enya-Only Time

alle persone decise e determinate...a cui piace il genere giallo

quando deve lasciare il gruppo

non saprei

Questo libro mi è piaciuto davvero molto, è stato il più bel libro che abbia mai letto finora. Può essere una cosa scontata da dire, ma è un libro bellissimo. A primo impatto può sembrare un libro pesante o interminabile, dato che le pagine non sono poche, in ogni modo appena si iniziano a leggere le prime dieci, ci si ricrede, infatti è un libro molto scorrevole. La cosa bella è che mentre negli altri libri gialli la storia raccontata dura per tutto il libro quindi se si vuole scoprire la verità, bisogna leggerlo tutto e sorbirsi episodi che in realtà con la narrazione o con il “caso” c'entrano ben poco, in questo libro sono raccontate diverse storie brevi tutte con un finale inaspettato. Insomma è certamente un libro da leggere.

Leggendo sopra già si può immaginare la mia risposta; solo una cosa non mi è piaciuta, il fatto che oltre a descrivere la vita lavorativa del protagonista, l’autore Giovanni Biondillo doveva descrivere un po’ di più anche la vita privata. Mi è un po’ dispiaciuto il fatto che Francesca e “Mic” (l’ispettore Ferraro) abbiano divorziato e abbiano messo fine ad una storia d’amore nata durante gli anni dell’adolescenza.

Non c'è una musica in particolare.

Sicuramente consiglierei questo libro a tutti.Penso che siano poche le persone a cui questo libro non possa piacere.

"Credevi che tutto oggi sarebbe finito. E invece, pensa, tutto comincia domani."

Nessuno

il romanzo mi è piaciuto molto;nonostante narri storie crude e misteriose, lo fa con un pizzico di ironia. Il linguaggio è molto semplice,fresco,chiaro,giovanile.

nulla!!!!penso che questo scrittore mi coinvolga davvero tanto!!

'Vita spericolata' di Vasco Rossi

a tutti coloro a cui piacciono i gialli, con un po' di ironia

tutti i dialoghi teneri con la moglie

nessuno

L'elemento che più mi ha segnato è il finale di ogni episodio che è caratterizzato da una semplice frase che lo riassume.

Credo che sarebbe stato più opportuno moderare il linguaggio in quanto più volte l'autore si diletta nell'esprimersi in maniera del tutto scurrile.

Visto che siamo in tema consiglierei "Una donna per amico" di Lucio Battisti.

Consiglio questo libro a tutti noi adolescenti in quanto può esser utile a chi un domani volesse seguire le norme del nostro ''giovane sbirro''.

"Battisti o lo ami o lo odi..."

Non ho idea..

di questo libro mi è piaciuto il personaggio del poliziotto. infatti si nota il che carattere di michele si evolve da immaturo in persona vissuta.

non mi è piaciuto il fatto che sono presenti molte elissioni di tempo

conan superdetective con gli occhiali, di giorgio vanni

a chi ama i polizieschi

no!

conan superdetective con gli occhiali
CSI
carabinieri
montalbano
don matteo

Mi è piaciuto molto questo libro perchè, nonostante la lunghezza (343 pagine), è così leggero e scorrevoleda da poter essere letto in due giorni.
Particolare è il personaggio del protagonista, il commissario Ferraro,che anche nei drammi riesce a mantenere la tranquillità, che lo caratterizza.
Inoltre sono presenti fino all'ultima pagina sorprendenti colpi di scena, che rendono il libro avvincente e mai noioso.
Infine mi è piaciuto molto il fatto che Biondillo, l'autore. abbia suddiviso il romanzo in numerosi capitoli, in modo tale da trattare più tematiche presenti oggigiorno come la droga, la prostituzione, la mafia e l'immigrazione clandestina.

L'unica cosa che non mi è piaciuta è stato il linguaggio eccessivamente scurrile in alcuni momenti della storia.

Una musica di sottofondo senza parole, che riesca a creare una certa suspence.

Lo consiglio non solo agli amanti del giallo,ma a tutti, perchè è un libro che incuriosisce senza mettere angoscia.

L'ultima frase:"Credevi che oggi tutto sarebbe finito. E invece, pensa, tutto comincia domani."

Lo collegherei alle serie poliziesche della televisione, come Carabinieri o RIS.

Di questo libro inizialmente mi ha maggiormente colpito il fatto che si parlasse di musica ,e nel dettaglio di lucio battisti,poichè anche io ho scoperto battisti in età adolescenziale (come il protagonista Michele Ferraro) e l'ho amato fin da subito, tanto da diventare il mio cantautore preferito per l'originalità poetica dei suoi brani.In secondo luogo, ho apprezzato questo libro, anche perchè si trattano temi reali che oggi coinvolgono il nostro paese, dai più futili, come ad esempio stare attenti alla linea per non ingrassare(chiodo fisso per la moglie di Ferraro,Francesca),ai più seri ed importanti, come il fatto di abbandonare gli studi ed i propri interessi per cercare una solidità economica attraverso il lavoro.Un' altra questione importante che riguarda il nostro paese, è quella degli extracomunitari ,che biondillo ha sapute descrivere perfettamente ,mettendo in risalto i problemi della società in cui viviamo;tuttavia "il giovane sbirro" non diviene mai pesante ,grazie all'ironia pungente di biondillo.

Non mi è particolarmente piaciuto ,in alcuni tratti, il linguaggio scurrile e poco corretto adottato da biondillo.

Sicuramente metterei una delle stupende canzoni di Lucio Battisti; la più adatta in questo caso è:"non è FRANCESCA".

Consiglio questo libro a tutte quelle persone che amano il genere poliziesco e che vogliono approfondire le questioni sociali del nostro paese.

"Battisti o lo ami o lo odi..."

Ho associato questo libro ai commissariati di polizia, dove ogni giorno"gli sbirri" osteggiano il crimine.

La setrietà e al contempo l'ironia con le quali Biondillo offre uno spaccato delle prime esperienze che hanno portato alla definitiva formazione del suo personaggio consentono al lettore di rimanere attaccato al libro senza permettergli di allontanarsi e in alcuni casi sono un invito a riflettere

I passaggi in cui Ferraro non riesce a porre soluzione alle sue indagini ,poichè il libro dà l'idea che il personaggio sia in grado di risolvere ogni mistero, qualunque esso sia. Di conseguenza si crea nel lettore una aspettativa che nei già citaTI CASI rimane insoddisfatta.

Il Nabucco di Verdi

a chiunque ,ma in particolare a chi ha già letto gli altri romanzi di Biondillo

"Credevi che oggi tutto sarebbe finito. E invece pensa ,tutto comincia domani."

nessuno in particolare

Per quanto banale, il sottotesto romantico coinvolge. Sarà l'età...
I racconti, in se per se, non verranno annoverati negli annali della letteratura giallistica. A dispetto di quanto afferma l'autore, forse converrebbe leggere anche i precedenti capitoli della saga di Ferraro.

La critica sociale. Insensata, assuefatta dai cliché, sempre intenta a smontare i pregiudizi dell'italiano medio. Nulla di cui non si sente parlare nella t.v.spazzatura pseudo-intellettuale.

Tenendo contro delle intenzioni dell'autore, e non dei meriti del libro: "New Angels of Promise" di David Bowie.

Non agli amanti del giallo: non gradiranno il linguaggio popolare.
Non agli amanti del brivido: Stephen King & co hanno ancora linfa celebrale (E Machen? E Lord Dunsany? E Poe? E Lovecraft? E Baker? - ce ne è da leggere!)
Forse agli amanti del noir; un genere i cui requisiti non sono tuttavia completamente soddisfatti da il giovane sbirro.
Forse, in virtù all'unico pro riscontrato, agli adolescenti iniziati alla letteratura gialla. Gradiranno e saranno invogliati a comprare "Per sempre giovane".

No! Io non scrivo libri gialli! Io sono un artista. Io odio Tarantino.

Mmm...Thomas Pynchon, V ma...molto alla lontana.
Questo si che è un capolavoro. Una delle poche dimostrazioni che la letteratura non è morta nel diciannovesimo secolo.

mi è piaciuto il fatto che le vicende hanno condizionato il modo di pensare e di vivere di Michele ferraro.lo stile era scorrevole,semplice e mi ha intrigato talmente tanto che l'ho letto in tre giorni....

molte scene erano forse troppo crude

una canzone malinconica

alle persone che amano la veridicità delle cose e le situazioni misteriose

francesca se n'è andata..e io sono qua in casa da solo

un giorno perfetto di Melanie G. mazzucco

ho apprezzato lo stile scorrevole e gradevole, caratterizzato da un frequente turpiloquio spesso simpatico e mai fine a se stesso.

alcuni personaggi si rifanno eccessivamente a modelli stereotipati e in alcuni tratti la trama mi è parsa ovvia.

Delle musiche che si possano adattare al percorso di maturazione del protagonista, evidenziandone i passaggi in relazione anche alle esperienze che esso compie.
Rolling Stones; Ligabue; De Andrè;

A chi si accontenta di una lettura non troppo impegnativa, a tratti anche ironica, e non necessariamente appassionato ai gialli, poichè Biondillo pone in secondo piano i canoni di tale genere letterario.

\"E invece,pensa, tutto incomincia domani\"

oltre alle precedenti opere di Biondillo non me ne vengono in mente altri.

Racconta in modo non formale i disagi di un uomo che, non trovando di meglio, fa il poliziotto. E' una storia che racconta tante storie, dove il filo conduttore è sempre la vita del "pulotto".

Il finale: dà un taglio troppo netto alla storia.

"Il mondo insieme a te" quando è con la moglie; poi lei lo lascia, e allora mi viene in mente "senza averti qui".
Sono entrambe degli 883)

A chi ama i gialli, ma soprattutto a chi ama scavare nella vita degli altri (insomma, gli impiccioni) ricavando dalle azioni dei personaggi il loro profilo psicologico.

\"La goccia che fa traboccare il vaso non è mai sola, giusto? quante gocce sono venute prima di lei a riempirlo, questo maledetto vaso?\"

I primissimi episodi de "La squadra" (di circa 8 anni fa)

Mi è piaciuto molto il giovane Michele, innamorato della batterista Francesca e amante di Battisti perchè descritto in quel modo il personaggio ispirava molta libertà.

La scena dell'assassinio dove poi c'era la testa del maiale impalato, ma anche alcune scene di stupro perchè mi hanno veramente disgustata

"Kasellante"_ Pornoriviste

Alle persone a cui piacciono i noir dove avviene un omicidio molto crudo, ma non si scopre mai chi è l'assassino oppure che non viene mai consegnato alla giustizia

C’era quella poesia, te la ricordi? Quella dello zingaro che veniva portato via e nessuno protestava, neppure il poeta, poi era l’ebreo ad essere portato via, poi il comunista. Alla fine pure il poeta veniva portato via, ma non c’era più nessuno che poteva protestare.

Potrebbe ricollegarsi a Montalbano di Camilleri

Mi è piaciuta la capacità dell'autore di raccontare diverse situazioni sociali di questo periodo.

Ho trovato alcune storie un pò banali.

hip hop metropolitano di qualche gruppo delle zone italiane trattate dal libro

Interessata al sociale, che ha bisogno di un libro quando sta sotto l'ombrellone e comodamente appogiato su una sdraio.

Dunque sono qui, le narici impregnate di fumo acre, in mezzo ad un esercito in assetto di guerra, [...] sono qui, con il braccio teso e la pistola col colpo in canna puntata verso un altro poliziotto, che [...] punta la sua arma su di me. Come ci sono capitato? Ma quando è stato che ho deciso di fare proprio lo sbirro nella vita?

Qualche film giallo e/o noir di quelli commerciali in prima serata o un qualche gialletto nella solita lista da ombrellone.

di questo librio mi ha colpito di più il fatto che la musica fosse uno dei temi principali e soprattutto la musica del grande Lucio Battisti la cui passione mi è stata trasmessa da mia madre.
Un'altra cosa che mi è piaciuta di questo libro è che affronta delle tematiche attuali.
un'altra cosa bella di questo libro è che l'autore descrive tutto senza tralasciare dettagli, anche se nel primo episodio la storia è anche troppo cruenta.

non mi è piaciuto il fatto che sia diviso in episodi

ovviamente la musica che metterei è quella di Battisti, io metterei in sottofondo Il mio canto libero.

mmmmmmm

a milano i tramonti sono sempre psichedelici.sembrano eseguiti da un Dio fatto di LSD

non saprei

Mi è piaciuto il carattere e il modo di agire nelle varie indagini del personaggio principale, l'ispettore Ferraro.

Non mi è piaciuta la violenza presente in alcune indagini perchè un po' fuori dai limiti.

Artista: America Hi-Fi
Brano: Don't wait for the sun

Lo consiglio agli amanti del genere poliziesco e a coloro che non si impressionano facilmente.

non me ne ricordo una in particolare.

Collegherei questo romanzo ai libri del commissario Montalbano di Andrea Camilleri perchè partono entrambi da casi di cronaca.