MI è piaciuto tutto,perchè parla di guerra.

Non mi è piaciuto niente.

Non saprei.

Ai tutti i ragazzi.

La notte sognò la sua lotta con Attilio e la mattina all'ufficio di collocamento seppe che l'avevano messo all'ospedale al reparto infettivi.

Non saprei.

Il libro è abbastanza bello.
Mi sono piaciute le vicende che i protagonisti hanno vissuto in prima persona,come la guerra.
Leggere le loro avventure mi ha interessato.

Non mi è piaciuto molto il modo in cui è stato strutturato il libro,visto che quando inizi a capire una vicenda è già finita.
Il volume è composto da troppe vicende di breve durata.

Ad un libro come questo possono essere abbinate tutte le canzoni di guerra,ma in particolare la canzone "Bella ciao",una canzone partigiana.

Lo consiglierei alle persone con un carattere forte e alle quali,piace la storia delle due guerre,in particolare la prima.

La frase che mi ha più colpito è:
"LA VITA E' BREVE,LA MORTE VIENE,BEATI QUELLI CHE SI FAN DEL BENE".

Abbinerei "Caspar il bravo soldato",visto che parla di guerra,però immaginaria

Mi sono piaciuti i personaggi, le loro ansie, le loro preoccupazioni, i loro timori. Essi mi hanno fatto capire quanto fosse drammatica la situazione a quel tempo. Mi è piaciuto anche come l'autore ha descritto i fatti, perché mette in evidenza la disperazione ai tempi del fascismo e il brutto momento che i soldati stavano vivendo pur non coinvolgendo pienamente il lettore.

Non mi è piaciuto il linguaggio perchè c'erano alcune parole difficili da comprendere. Posso dire che il romanzo in generale non mi è piaciuto dato che i libri di guerra o storici non rientrano tra i miei generi di libri che preferisco.

Come colonna sonora metterei una musica triste come per esempio alcune composizioni di ennio morricone o la colonna sonora di Schindler's list.

Consiglierei la lettura alle persone che amano il genere storico. Il romanzo è narrato in terza persona e il narratore, infatti, è esterno e oggettivo.

La frase che mi è piaciuta di più riguarda la paura che provavano ragazzini minorenni che dovevano andare a combattere.
"nel buio di quella vigilia di battaglia, molti di quei minorenni che, per non aver voluto tirare alle galline, non avevano mai sparato il fucile, si domandavano ora se sparare poteva essere complicato e se il colpo faceva male alle orecchie. Poi pensavano a quelli che aspettavano l'indomani sul presto, ammettendo xhe quelli sparare sapevano, e allora si tastavano la pelle o anche solo la camicia."

Leggendo questo libro mi son venute in mente delle immagini del film "Train de vie", immagini veramente crude ma realistiche sulla guerra.

mi sono piaciute la sequenza delle storie: in un' altra disposizione sarebbe stata un' altra cosa

le storie sono fin troppo tragiche

essendo una raccolta di storie, nessuna

a quelli a cui piacciono questi tipi libri

nessuna in particolare

nessuno

mi sono piaciuti tutti i personaggi perchè ognuno di loro ha una storia e una personaltà interessante

non mi è piaciuto il fatto che la storia non sia una sola, anche se alla fine gli argomenti si collegano..

Nevada Tan AKA Panik-Echo

a chi piacciono i racconti storici oppure a chi piacciono i libri che hanno una trama abbastanza complicata!

"Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1944"

nessuno in particolare

Mi sono piaciute soprattutto le descrizioni dei luoghi in cui erano ambientate le vicende narrate

non ho gradito particolarmente l'ultimo delle narrazioni presenti nel libro, cioè la Malora, che mi parsa di difficile comprensione.

abbinerei questo libro alla canzone la Guerra di Piero, composta da Fabrizio de Andrè.

Lo consiglierei ad una persona che voglia documentarsi a riguardo degli eventi della Resistenza partigiana

quell'Alba la presero in 2000 il 10 ottobre e la persero in 200 il 2 novembre del 1944

Collego a questo libro un'altra opera di Fenoglio cioè "Il partigiano Johnny" perchè entrambi trattano della Resistenza partigiana nella Seconda Guerra Mondiale.

Questo libro mi è piaciuto molto, la storia è coinvolgente, i personaggi hanno un ruolo preciso e l'insieme di situazioni sono collegate molto bene.

Niente.

Non so, i generi musicali possono essere tanti, però sicuramente uno molto allegro .

Alle personea cui piace questo genere. soprattutto ai giovani.

Non saprei.

Collegherei questo libro a "le cronache di Narnia". poichè anch'esso è ricco di fantasia.

Io ho iniziato la lettura del libro da poco ma presumo che sia un libro avvincente, inoltre credo vivamente che mi potrà aiutare a comprendere la situazione economico-sociale di un periodo storico molto importante per la storia italiana

Non mi è piaciuta la descrizzione che l'autore ha utilizzato per 'riprodurre' nel lettore l'immagine dei partigiani

.

.

.

.

la cosa che mi è piaciuta i più di questo romanzo è stata l' ambientazione della seconda guerra mondiale

non mi è piaciuto il fatto che il romanzo è stato strutturato in diverse storie

come colonna sonora di questo libro sceglierei quella di rambo

lo consiglierei a qualunque ragazzo ami la guera

"Quando poi furono sull' altra sponda e su questa di loro non rimase che polvere ricadente, allora si voltarono tutti, e in direzione della libera città di Alba urlarono:"Venduti, bastari traditori, ritorneremo e vi impiccheremo tutti!

mentre leggevo questo libro mi è venuto in mente il film "Rambo3"

La cosa che mi ha più colpito sono le descrizioni dei personaggi e dell'ambiente in cui si trovano, delle loro gesta e i sentimenti che provano durante i momenti più difficili della loro vita. La cosa più bella e che colpisce è la voglia di combattere per la libertà senza temere la morte, ma sopratutto la voglia di sentirsi liberi senza dover più soffrire.

La cosa che non mi è piaciuta sono le descrizioni crude e a volte anche un po macabre che utilizza il narratore per descrivere l'amara realtà che vigeva in quei terribili anni di guerra, che condizionò la vita di molti uomini, donne e bambini.

La mosica che metterei come colonna sonora per accompagnare i racconti partigiani è "He's pirate" di Hans Zimmer.

a una persona a cui piace la guerra e soppratutto la resistenza partigiana!

l'alba la presero in 2000 il 10 ottobre e la persero in 200 il 2 novembre 1944

"il sergente nella neve "

La lettura del suddetto libro è scorrevole, perchè l'autore non si avvale dell'utilizzo di vocaboli ricercati. Il libro mi è piaciuto molto, ma per entrare nello specifico, mi ha affascinato la modalita con la quale l'autore descrive con ironia la tragica presa di Alba. Una ulteriore aspetto che mi ha colpito sono le abbondanti descrizioni attraverso le quali l'autore fa rivivere con la fantasia le innumerevoli situazioni che si susseguono durante sino alla conclusione della vicenda.

Non c'è nulla che nn mi sia piaciuto.

Utilizzerei "bella ciao" perchè è la canzone dei partigiani per eccellenza.

Lo consiglierei a tutti i lettori appassionati di romanzi storici.

Non c'è una frase che nn mi è piaciuta in particolare.

.

Mi è piaciouto perchè questo libro non è un documento storico distaccato dalla guerra, al contrario, Fenoglio trasmette al lettore la guerra vista in prima persona con tutti gli aspetti legati ad essa. Quindi fa comprendere meglio i fatti relamente accaduti in quell'epoca.

Non mi è piaciuto il fatto che fosse un insieme di racconti, il che gli conferisce una mancanza di scorrevolezza.

Nessuna in particolare.......

Siccome anche io non ero un appassionato di questo genere, invito tutti a provare.

In quell'istante percepì con la coda dell'occhio, a destra, un'ombra nera.....

Nessuno

Mi è piaciuta la vividità dei racconti che ci presenta Beppe Fenoglio. L'autore cerca infatti di non girare intorno alla realtà, ma vuole trafiggerla facendocela vedere così com'è e dandone un'idea molto concreta e sintetica.

A me è piaciuto molto, alcuni non l'hanno gradito, probabilmente perchè non è un genere così diffuso tra i giovani.

Musica classica che metta in rilievo le situazioni di preoccupazione dei personaggi del libro.

A qualcuno che vuole della situazione nel periodo della resistenza.

Adesso lui aspettava che lei parlasse, ma lei stava zitta,lui col labbro inferiore tutto sporto stava a guardarla pelare una patata con innaturale attenzione, s'infuriò dentro, gli pareva che vincesse lei stando zitta.

Il film "Un giorno da leoni"(1961-regia di Nanni Loy)

Mi è piaciuta l'ambientazione, perché il libro parla della situazione dell'Italia nella Seconda guerra mondiale e, soprattutto, delle lotte dei partigiani.

Non mi sono piaciute alcune descrizioni delle condizioni di vita delle persone.

Come musica metterei "Oh, bella ciao", canzone scritta nel periodo delle guerre mondiali.

Lo consiglio a persone amanti della storia dell'Italia del Novecento.

\"La sirena suonò il finis, e fu un bel pomeriggio con in piazza Umberto I il sole e la popolazione tutta ad aspettare i partigiani\".

Lo collegherei a "La vita è bella", di Roberto Benigni.

Certi personaggi rappresentano la vera essenza dei partigiani nel bene, ma anche nel male ed è chiaro esempio di obiettività. Oltre ai partigiani ci ne sono altri che vivono il dopoguerra segnati per sempre da quella tragica parentesi. La situazione che mi è piaciuta di più è la fine de "Gli inizi del partigiano Raoul" dove viene svelato ,che lui non viene ucciso, ma tutto era un sogno. Un'altra è la grande prova di virilità di Ugo nelle "Nove lune"di fronte a tre uomini furenti che non vogliono certo dargli le carezze. Lo stile di Fenoglio è coinvolgente e dinamico.

Alcuni episodi sono molto corti e dovrebbero essere spiegati meglio e altri invece sono molto ampollosi

La musica potrebbe variare a seconda dell'episodio: -I ventitre giorni nella città di alba consiglierei "La guerra di Piero" di Fabrizio De André ma essa si abbina molto bene a la maggior parte degli episodi

A persone che si stancano leggendo storie lunghe

"li sentì l'odore della morte"

Una questione privata, B. Fenoglio

Mi sono piaciuti i temi del libro: la Seconda guerra mondiale in Italia, i partigiani e le vicende del Dopoguerra; i personaggi e i loro comportamenti nelle varie situazioni.

Avrei preferito che fosse sviluppata una sola storia invece che tante separate. All'inizio l'ho trovato un po' noioso, poi alcune storie mi hanno interessato di più.

Nessuna in particolare.

Lo consiglio alle persone a cui piace leggere libri storici e racconti di guerra.

La frase che mi è piaciuta di più è:\" Pensavano che Alba era perduta, ma che faceva una gran differenza perderla alle tre o alle quattro o anche più tardi invece che alle due.\"

Non me ne sono venuti in mente.

Mi è piaciuto molto il modo in cui i partigiani combattono contro i fascisti e ho ammirato il loro coraggio.

Mi è piaciuto tutto.

/

A tutte quelle persone a cui piacciono le ricostruzioni di fatti storici.

\"Per i partigiani che cominciavano a guardarsi in faccia fu un sollievo sentire a un certo punto la mitragliera di Castelgherlone aprire il fuoco.\"

/

Mi ha colpito particolarmente la voglia di difendere la propria patria a tutti i costi..Anche in cambio della vita.

Come è stato scritto non mi è piaciuto molto.Penso che una storia così poteva essere resa più interesante.

io voglio vivere(vasco rossi)

Una persona con degli ideali e che tengono alla nostra terra..L'Italia.

Alba la presero in duemila il 10' ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell 'anno 1944.

ogni tanto in tv danno delle fiction che raccontano la battaglia che i partigiani hanno combattuto,della quale però ora non ricordo i titoli.

Mi è piaciuto come l'autore narra le 12 storie. Ognuna ha il realismo che è caratteristico della guerra. Mi è piaciuto anche parchè oltre al racconto della guerra in prima persona vissuta dai partigiani, c'è anche il racconto di una storia d'amore di quei tempi, che però non è potuta nascere.

Niente in particolare.

Wake Me Up When September Ends - Green Day

Lo consiglio a persone amanti della storia dell'Italia del Novecento.

"Questo ti serva da lezione per quando sarai di nuovo libero"
A pagina 91 "un altro muro"

Lo collegherei a "La vita è bella", di Roberto Benigni.

Mi sono piaciute le descrizioni dei personaggi e dell'ambiente, e la voglia di combattere per la libertà, senza temere la morte.

Il fatto che il libro fosse suddiviso in più racconti.

Sceglierei canzoni del periodo delle guerre come "Bella Ciao".

Alle persone appassionate di racconti di guerra e che vogliono documentarsi sulla Resistenza Partigiana.

"La vita è breve, la morte viene, beati quelli che si fan del bene".

Non lo so.

tutto perchè parla della guerra...

niente

Musica Rock...

a tutti

non lo so

non lo so

Mi è piaciuto come l'autore narra le 12 storie. Ognuna ha il realismo che è caratteristico della guerra. I comportamenti dei partigiani sono molto influenzati dalla guerra, che non è altro che violenza, dolore e paura: i partigiani devono lottare contro questi tre nemici. Che sono molto più pericolosi. I problemi che sorgono in famiglia con i compagni prevalgono molto fra i partigiani giovani ancora inesperti, che non sanno cosa vuol dire odiare. Un libro che mi ha colpito.

L'unico diffetto penso sia che è troppo piccolo.

"Wake me up when semtember ends" dei Green Day.

Lo consiglio alle persone che vogliono documentarsi sulla vita emotiva delle persone che combattevano per la patria.

Nessuna in particolare.

Penso che delle immagini che ci fanno vedere la vita quotidiana dei partigiani siano molto più espressive per le persone che non hanno avuto la possibilità di leggerlo.

La cosa che mi ha più colpito sono le descrizioni dei personaggi e dell'ambiente in cui si trovano, delle loro gesta e i sentimenti che provano durante i momenti più difficili della loro vita. La cosa più bella e che colpisce è la voglia di combattere per la libertà senza temere la morte, ma sopratutto la voglia di sentirsi liberi senza dover più soffrire.

La cosa che non mi è piaciuta sono le descrizioni crude e a volte anche un po macabre che utilizza il narratore per descrivere l'amara realtà che vigeva in quei terribili anni di guerra, che condizionò la vita di molti uomini, donne e bambini.

La mosica che metterei come colonna sonora per accompagnare i racconti partigiani è "He's pirate" di Hans Zimmer. Qesta canzone a mio parere invoca la voglia di combattere e di sentirsi forte anche se si è debolie da la forza di rialzarsi quando si è caduti ma sopratutto la voglia di andare avanti e di non abbattersi mai subito dopo il primo ostacolo.

Questo libro lo consiglio a tutti coloro che amano le storie di guerra ,di coraggio , di fiducia ma soprattutto a chi ama le storie ricche di speranza.

La frase che mi è piaciuta di più è stata:"Se si sfrega a lungo e fortemente le dita di una mano sul dorso dell'altra e poi si annusa la pelle, l'odore che si sente è quello della morte.

Alla lettura del libro mi sono venuti in mente i racconti della seconda guerra mondiale, fatti dagli adulti.

Conoscere le cose che non si leggono sui libri di storia riguardo la vita in un periodo difficile della vita del nostro Paese: la lotta dei partigiani, la Resistenza per liberare l’Italia dal fascismo, scritta da chi quell’esperienza l’ha vissuta combattendo nelle Langhe, vicino a casa eppure così lontano dai suoi cari e dagli affetti delle persone.

Non mi è piaciuta la raccolta di racconti, perché interrompe quella tensione propria del racconto unico che ti invita a leggere pagina dopo pagina.

Ho ascoltato di recente un brano di Strauss, “Così parlò Zarathustra”, e mi è sembrato molto adatto soprattutto al racconto che più mi è piaciuto, “Ettore va al lavoro”, perché, proprio come lo scritto, parla al cuore.

Lo consiglio a chi vuole conoscere gli anni difficili e pericolosi della lotta contro il fascismo direttamente dalla voce di un protagonista che ha vissuto il periodo della Resistenza. Perché è importante non dimenticare quegli anni e il sacrificio di tante persone: grazie a loro viviamo in un Paese libero dove tutti possono esprimere le propri opinioni.

“Pigliati un po’ di giornali e mettili bene sullo stomaco. Fa freddo a viaggiare”, in cui si avverte tutto l’affetto di una madre per il figlio, anche se Ettore dovrà… guidare un camion.

Mi è capitato di vedere una parte del film “Roma città aperta”: credo che sia un film che rispecchia bene la vita difficile di quegli anni.

Mi sono piaciuti i personaggi perchè mi hanno fatto capire quanto fosse drammatica la situazione a quel tempo.
Mi è piaciuto anche come l'autore ha descritto i fatti infatti, mette in evidenza la disperazione ai tempi del fascismo e il brutto momento che i soldati stavano vivendo.

Non mi è piaciuto il numero elevato di racconti non consequenziali l'uno all'altro fra quelli che mi sono piaciuti di mano ci sono: Odore di morte e Una ragazza antica.
Non mi è piaciuto neanche il linguaggio di alcune storie che ho trovato arcaico e pesante.

Come musica ci abbinerei la canzone " Bella ciao "

A una persona che ama le storie sui partigiani

"Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1994"

Mi sono venute in mente la immagini della resistenza italiana

La cosa che mi è piaciuta di più nel leggere questo libro è il modo di scrivere di Fenoglio, che anche con poche descrizioni ti fa sentire in mezzo alla guerra stessa, lasciandoti quel brivido di tensione che ti spinge ad andare avanti e a continuare a leggere.E' bello sentire le vicende dei partigiani che lottavano per la vita e contro la sofferenza.

Il fatto che non mi è piaciuto é che il libro fosse diviso in storie rendendolo poco scorrevole, anche se solo una singola di esse è capace di farti provare forti emozioni

Come colonna sonora metterei 'La guerra di Piero' che comunque parla di queste situazioni

Lo consiglierei alle persone che amano la storia,in modo che la vedano anche da un altro punto di vista.

Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1944.

Mi è venuto in mente il libro 'Partigiani della montagna' di Giorgio Bocca perchè parla della Resistenza

mi è piaciuta la situazione perchè è un libro di partigiani e mi è sempre piaciuto leggere dei libri di guerra

nn mi è piaciuto il linguaggio perchè c'erano parole complesse ed era difficile capire il contenuto

be nn saprei

a tutti qll a cui piacciono i libri di vicende di guerra

non c è

non saprei

Mi è piaciuto il modo in cui è scritto perchè è moderno; i personaggi sono reali anche perchè il libro è scritto da un vero partigiano.

Ho trovato difficoltà nella comprensione della trama anche perchè i partigiani usano nomi di fantasia e cambiano continuamente.

Non lo so

Lo consiglierei a tutte le persone che amano leggere storie vere di guerra

- Qesto ti serva da lezione per quando sarai di nuovo libero-
A paggina 91 "un altro muro"

non lo so

Credevo che questo libro fosse una semplice storia di partigiani, ma mi sono dovuto ricredere; tutte le storie del libro ambientate durante la seconda guerra mondiale e nel periodo immediatamente successivo, sono raccontate dall'autore per mettere in luce gli aspetti più umani, talvolta i più terribili, della guerra civile.
Lo stile dell'autore è semplice e Fenoglio non scrive proprie riflessioni sulla guerra, ma racconta minuziosamente le cose come stanno, mostrando spesso dei lati sconosciuti dei partigiani e dei fascisti, dell'italia di ieri.
Il personaggio che ho preferito è stato il vecchio Blister, un "vecchio" partigiano che ha dovuto pagare pesantemente le sue azioni, e viene giustiziato dai più giovani del gruppo, poco più che ragazzini.

In particolare le ultime storie della raccolta, forse un po' "fuori tema" rispetto alle prime storie, riguardanti la Resistenza e la guerra civile.

Musiche popolari del periodo della Resistenza.

Lo consiglio a chi vuole conoscere più a fondo la storia d'Italia di quel periodo, a chi è convinto che è meglio conoscere la storia del nostro paese, per capire come siamo oggi. Perchè senza il sacrificio di molte vite umane, probabilmente non avremmo superato il periodo buio del fascismo.

"Corse avanti colle mani protese come a tappar la bocca dell'arma di Set e così i primi colpi gli bucarono le mani."

"La vita è bella" ambientato nella Germania nazista, "Miracolo a Sant'Anna" ambientato in in Italia,"Arrivederci ragazzi" ambientato nella Francia occupata dai nazisti.

Mi è piaciuta molto la scelta dell'autore di scrivere più racconti; questa ha permesso di conoscere più protagonisti, e non solamente uno. In ogni racconto è possibile scoprire il carattere dei personaggi, in prevalenza partigiani, ma, nonostante questo, tutti con idee differenti. Anche le situazioi cambiano, eliminando così una possibile monotonia e facendo invece in modo da incuriosire il lettore. Il libro mi è piaciuto anche per il tema che tratta, la resistenza partigiana. L'autore inoltre non si ferma ai fatti e mette in evidenza i difetti o azioni poco buone che alcune volte anche i partigiani commettevano.

Non mi è piaciuto molto lo stile, perchè usa un lessico ricercato o parole dialettali, poco adatto ai ragazzi della mia età. E' quindi una mia mancanza, non dell'autore, ma penso che se fosse scritto in modo più semplice, sarebbe un pò più "accesibile" a un numero maggiore di persone.

Non saprei, però mi viene subito in mente "Bella ciao", la famosa canzone dei partigiani.

Lo consiglio a tutti i ragazzi a cui piacciono i racconti, non solo di guerra, perchè non è solo di questo che parla il libro, ma anche delle pesone che vivevano quel periodo, ma soprattutto come lo vivevano.

-

Leggendo questo libro mi sono venuti in mente i molti film, ma anche libri, che trattano della resistenza e della guerra: per esempio "il mio amico Simon", un libro però, centrato di più, come "il giardino dei finzi contini" o "schindler's list", sull'olocausto. Ma prima di tutto ho collegato i frequenti racconti dei miei nonni sulla guerra, sul fascismo o su un loro amico partigiano, ucciso, con gli altri, per una spia.

La descrizione del luoghi, dei personaggi e dei momenti difficili della vita.

Il linguaggio utiliazzato, spesso arcaico e pesante, ma sopratutto la mancanza di un filo conduttore visto che sono stati messi assieme più racconti.

Una musica del periodo come "Bella Ciao".

Agli amanti della Resistenza Partigiana.

"Se si frega a lungo e fortemente le dita di una mano sul dorso dell'altra, e poi si annusa la pelle, l'odore che si sente è quello della morte".

Mi sono venuti in mente immagini di guerra.

Questa raccolta di racconti mi è piaciuta molto perché ci racconta della realtà di anni che non sono poi così lontani da noi e inoltre perché a me piace molto leggere libri con una trama di sottofondo storica. Nei racconti non vi sono gli stessi protagonisti e spesso non sono descritti approfonditamente. Tuttavia posso dire che tutti i partigiani erano mossi da un giusto e vero sentimento di amore per la patria.

Nel libro non ho trovato cose che non mi sono piaciute.

La musica che sceglierei come colonna sonora a questo libro è un intero cd di Francesco De Gregori e di Giovanna Marini, intitolato “Il fischio del vapore”. Infatti in questo magnifico album vi sono molti canti partigiani o storie cantate di battaglie e avventure partigiane.

Io consiglio questo libro a tutti coloro che vogliono leggere un bel libro che tratta di cose realmente accadute e di un desiderio di libertà che ora non viene più provato in quel modo, anche se oggi nella nostra società si intravedono segnali preoccupanti di deriva antidemocratica.

La mia frase preferita è la seguente: “O tu Germania che sei la più forte, Fatti avanti se ci hai del coraggio, Se la repubblica ti lascia il passaggio, Noi partigiani fermarti saprem!”. Essa infatti fa emergere il senso di unità e la voglia della fine della guerra a costo di sacrificarsi per un futuro migliore.

Leggendo questo libro mi è venuto in mente mio zio, il quale anche se non era un partigiano, dovette combattere in Russia dove patì mille sofferenze, tra le quali non solo il freddo e la fame ma il dover combattere un’inutile guerra. Infatti mio zio mi ha raccontato che più volte venne invitato dalle stesse famiglie russe a mangiare qualcosa e a dormire anche insieme a soldati russi, qualche ora al caldo.

Mi sono piaciuti alcuni dei personaggi perchè l'autore li ha descritti molto bene e si capisce tutto di loro e anche i loro sentimenti.

Non mi è piaciuto il libro.mi è piaciuto abbastanza il primo dei racconti però non mi è piaciuto il fatto che non fosse tutta un'unica storia anche se alla fine tutti i racconti si collegano tra loro.

Pensandoci la prima che mi viene in mente relativa a questo argomento è "La guerra di Piero" di Fabrizio De Andrè

Lo consiglio a una persona a cui piacciono i libri storici e realistici come ad esempio le storie di partigiani o comunque relativi alla guerra.

Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1944

Lo associerei alle immagini della resistenza partigiana.

In particolare mi è piaciuto il modo di descrizione di Fenoglio che ti trasporta e pare di essere presenti in quel momento ad osservare la scena.
Inoltre mi è piaciuto il realismo con cui vengono descritti i personaggi.

Non mi è piaciuta la suddivisione del libro in più racconti, anche se sono legati tra loro. Forse se fosse stata una storia unica mi avrebbe preso di più.

Io metterei vari canti popolari cantati dai partigiani o dai soldati durante la guerra.

Lo consiglio alle persone a cui interessano i racconti che narrano le reali vicende storiche accadute. In particolare a coloro che cercano in un libro atti di eroismo e solidarietà tra i personaggi.

"Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il due novembre dell'anno 1944."

A me è venuto in mente il film capolavoro "La Grande Guerra" del grande Alberto Sordi e Vittorio Gassman, perchè anch'esso fornisce un ritratto realistico della guerra, anche se riguardo alla prima guerra mondiale mentre ne "I ventitre giorni di Alba si fa riferimento alla seconda.

Mi sono piaciute molto le parti descrittive e riflessive, chiare e dettagliate.

Non mi sono piaciuti gli ultimi racconti, perchè sembra che non ci azzecchino niente con l'occupazione di Alba e i partigiani

Non saprei.

Lo consiglio a chi piace la storia e le testimonianze da parte di quelle persone che l'hanno vissuta.

In realtà sono due le frasi che mi sono piaciute particolarmente.

L'unico libro che collegherei a questo è "Stivali a Monte Sole" di Giulia Casarini, perchè cita il terribile eccidio di Marzabotto avvenuto nel 1944, dove numerosi partigiani italiani e civili hanno perso la vita per mano dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale

Del libro mi è piaciuto molto il primo capitolo quando i partigiani conquistano Alba e la difendono per 23 giorni(da lì il titolo) perché è stato il simbolo del disprezzo da parte degli italiani
nei confronti del fascismo.
Il personaggio che mi è piaciuto di più è stato Raoul perché apprezzo il suo spirito di credere fino in fondo a quello che pensa.

Non mi sono piaciuti gli ultimi capitoli perchè parlano di un altro argomento rispetto al tema iniziale.

Non saprei...

A chi piace la storia e a chi è interessato alle storie partigiane perchè questo libro è uno dei più precisi e dettagliati sull'argomento

Mi è piaciuta la prima frase perchè Fenoglio la racconta con orgoglio, l'orgoglio di chi è riuscito a compiere un impresa che molti altri avrebbero rifiutato a priori

Mi è venuto in mente '' Racconti della Resistenza'', che parla degli stessi temi affrontati da Fenoglio.

Mi è piaciuto la suddivisione in piccoli racconti perché rende la lettura più facile e scorrevole. Per il resto mi è piaciuto l'immediatezza con cui si parla della guerra.

Non mi è piaciuto in generale perché non è tanto il mio genere. In più non l'ho trovato molto trasportante, non ti coinvolge nella lettura.

Bella ciao dei Modena city ramblers

Lo consiglio a chi vuole fare una breve lettura sulla guerra partigiana.

Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1994

monte sole, un monte in cui sono stata e che mi ricorda la guerra partigiana perchè lì è avvenuto un eccidio della popolazione dei paesi vicini.

Questo libro mi è piaciuto perchè oltre al racconto della guerra in prima persona vissuta dai partigiani, c'è anche il racconto di una storia d'amore di quei tempi, che però non è potuta nascere.

Non mi è piaciuto il finale

Come colonna sonora metterei: Chaising Cars.

Lo consiglio agli amanti dei racconti di guerra.

La frase che mi è piaciuta di più è: "Quando potremo dire fi-ni-ta?

nessuno in particolare

Questa raccolta di racconti mi è piaciuta molto.
Fenoglio, nei primi sei racconti del libro, narra le vicende della Resistenza, da lui stesso vissuta, senza dare connotazioni particolarmente audaci o eroiche ai partigiani, ma riportando i fatti in modo essenziale e realistico. Non si sofferma su descrizioni paesaggistiche o particolari commenti delle azioni dei personaggi, al contrario scrive in modo piuttosto distaccato ed emotivamente assente.
Da questo suo punto di osservazione distante riesce a cogliere, nel grande complesso degli avvenimenti storici, alcune piccole scene molto efficaci per la contestualizzazione del periodo.
Fenoglio non sembra affatto voler celebrare ideali strettamente legati alla Resistenza, ma ci mostra le vicende con crudo realismo, scegliendo una serie di episodi e personaggi "anti-eroici".

Questa sua quasi imparzialità nell'esporre i fatti è preziosa in quanto dona maggiore veridicità alla narrazione. Unico elemento a sfavore è la perdita di qualsiasi tipo di sentimento umano dei partigiani, che avrebbe sicuramente potuto essere reso fedelmente da Fenoglio, in quanto lui stesso ne fece esperienza.

Immagino, leggendo questo libro, un brano musicale "piatto", lento. La lettura infatti, a causa della narrazione così distaccata, non è stata in grado di riprodurre la drammaticità e l'angoscia caratteristiche di quelle scene.

Potrei consigliare questo libro ad una persona a cui interessa documentarsi sulla realtà partigiana, senza venire coinvolta emotivamente dalla lettura.

Nessuna frase mi è piaciuta particolarmente perché il libro si limita quasi esclusivamente a esporre dei fatti.

Leggendolo, mi sono ricordata del libro di Calvino "Il sentiero dei nidi di ragno", ambientato in Italia nello stesso periodo e simile anche per il tipo di personaggi scelti, vale a dire degli anti-eroi.

il libro non mi è piaciuto per niente, la storia è noiosa

non mi è piaciuto perchè si parlava della storia dei partigiani e l' ho trovato molto noioso

oh bella ciao

alle persone comuniste

nessuna in particolare

il diario di Anna Frank

Mi è piaciuto il modo in cui l'autore ha affrontato la situazione drammatica ai tempi della guerra raccontando le paure e le preoccupazioni dei personaggi.

Forse alcune descrizioni fatte da Fenoglio appaiono un po' crude e poi il fatto che il libro sia strutturato in più racconti impedisce al lettore di apprezzarlo maggiormente.

"Bella ciao" o anche "La guerra di Piero" di de Andrè

A chi ama i libri che narrano vicende riguardanti la Resistenza partigiana

La vita è breve, la morte viene, beati quelli che si fan del bene.

"Il partigiano Johnny" sempre di Fenoglio

Mi è piaciuto come Fenoglio riesca a far emerger3e dal suo racconto le ansie, le preoccupozioni, i timori, ma anche le gioie dei personaggi.il li9bro è diviso in dodici racconti, in sei dei quali l'autore "esalta" i partigiani, appaiono come eroi, ci mostra che in fondo erano anche loro uomini normali con le loro debolezze e questo mi è piaciuto molto. Un' altra cosa che mi è piaciuta è la descrizione dei luoghi in cui erano ambientate le storie, perché al lettore sembra di essere presente con lo sguardo.

Non mi è piaciuto molto il fatto che non fosse una unico racconto. Il lettore appena riesce a mettere a fuoco i personaggi deve già cambiarli.

Musiche come "Bella ciao" e "La guerra di Piero", poiché trattano il medesimo argomento del libro.

A chi interessa e/o piace questo periodo storico e le vicende ad esso legato.

"Non si può chiudere occhio in una città conquistata ad un nemico che non è stato ancora battuto"

Libri come "La paga del sabato" anche di Fenoglio e "Il sentiero dei nidi di ragno" e "Ultimo viene il corvo" da italo Calvino.

Mi è piaciuto molto l'ultimo capitolo: ho trovato lo stile narrativo molto avvincente

Il genere letterario non è il mio preferito; ho trovato lo stile difficile da capire ed inoltre le lettere dei partigiani descrivono drammi da me molto lontani

Apology di Alesana

agli amanti di questo genere

non ne ricordo

Operazione Market Garden 17 settembre 1944

Sono lettere scritte da partigiani che rivivono i drammi accaduti durante la guerra.
Personaggi che ho trovato interessanti: Ettore, CArlo, Max, Marziano.

A me piaccioni i libri con suspence e questo ne è privo.

musica hard rock

a quelle persone che amano il genere epistolare e la seconda guerra mondiale, vista dagli occhi della Resistenza

non ricordo alcuna particolare

il sentiero dei nidi di ragno di I. Calvino

Mi sono piaciuti tutti i racconti, anche se ho preferito i primi, cioè quelli che parlano della resistenza perche' fanno ben capire le difficolta' che si dovevano affrontare in quel periodo storico.

Mi è piaciuto tutto il libro.

Bella ciao.

A chi piacciono i racconti storici e sia interessato a saperne di piu' sulla seconda guerra mondiale.

Su Alba suono' la sirena municipale e i partigiani in trincea s' irritarono per quel fracasso superfluo e gridarono verso il Comando Piazza, quasi da laggiu' potessero sentirli: - State tranquilli che abbiamo sentito, state tranquilli che siamo in allarme!-

non saprei

Mi ha colpito molto il modo in cui l'autore descrive i personaggi ognuno diverso dall'altro e con una storia diversa...il modo in cui racconta la storia dei partigiani che, pur sapendo di andare incontro alla morte, non smettono di lottare fino all'ultimo momento per la libertà e per difendere ciò in cui credono.... Mi è piaciuto molto come evidenzia il coraggio e il valore dei partigiani di fronte alla morte....

Non mi è piaciuto il modo in cui Fenoglio racconta le 12 storie: non segue un ordine e in questo modo rende più difficile da leggere il libro e seguire il trama del libro...

"Dove l'aria è polvere" di Laura Pausini....

Lo consiglio alle persone che amano leggere i libri che narrano le vicende della storia e della vita umana di fronte alla morte...e non solo, ma anche a persone che cercano delle risposte o che vogliono sapere la dura vita passata dai partigiani durante le guerre...

Mi ha colpito molto la canzone che i partigiani cantavano quando tornavano dagli argini:

\" O tu Germania che sei la più forte,
Fatti avanti se ci hai del coraggio,
Se la repubblica ti lascia il passaggio,
Noi partigiani fermarti saprem!\"

Lo collegherei al "Rogo di Berlino", perchè narrano entrambi le vicende della seconda guerra mondiale anche se in maniera diversa e le storie sono differenti...

mi sono piaciute alcune storie, soprattutto le ultime
Mi sono piaciuti i personaggi perchè sono descritti bene.Il libro è bello perchè ti fa immedesimare nella vita dei personaggi.

non mi è piaciuta la lentezza del libro, perchè alla fine diventa noioso.
Le storie sono troppo pesanti e scritte in un linguaggio troppo ricercato e noioso.

la bella Gigogin.

a tutte le persone che hanno dei pomeriggi in cui non hanno niente da fare oppure a tutte le persone a cui piacciono le storie di guerra che vanno sempre a finire male.

In quanto a esser tardi, non è mai troppo tardi, perchè anche se finisse domani sei ancora in tempo per restarci ammazzato.

Ho capito che la vita è una cosa talmente seria che va presa sottogamba altrimenti la tensione ci fa crepare tutti.

Il film: salvate il soldato Ryan.

mi è piaciuta molto l'ambientazione storica della seconda guerra mondiale

non mi è piaciuto il fatto che il libero è strutturato in più storie anche se unite da un legame

.

lo consiglio ad un appassionato di romanzi storici o anche solo ad un appassionato di guerre

.

.

mi è piaciuta l'ambientazione e le situazioni varie proposte, anche perchè mi piace molto il tema della guerra

non mi è piaciuta la lentezza del racconto e come è raccontata la storia, anche se è una storia triste bisogna cercare di renderla un pò più leggibile

ci vorrebbe una canzone d'epoca un pò lenta, ma non ne trovo una giusta in particolare

ad una persone a cui affascinano le storie di una volta

nessuna in particolare

Qualsiasi libro, film ecc... che faccia riferimento alla guerra

mi è piaciuto il tema della guerra,ho sempre avuto un particolare interesse per i libri che parlano di lotte e cose simili.

avrei preferito che fosse un solo racconto o al massimo due,perchè non si faceva in tempo ad immedesimarsi in un personaggio che subito era finito il racconto.

ritengo che la canzone ideale sia la guerra di piero di de andrè,poichè parla della seconda guerra mondiale,ed una situazione simile è accaduta nel libro.

lo consiglio a chiunque piaccia questa tematica.

- cosa vuoi che me ne faccia di vedere un pezzo di mondo se tanto non posso vederlo come vorrei io?
- questa è soltanto la fine, non è ad essa che debbo pensare. il difficile è arrivare alla fine, è su questo punto che mi debbo preparare.
-io non mi trovo in questa vita, e tu lo capisci ma non ci stai. io non mi ritrovo in questa vita perchè ho fatto la guerra, e la guerra mi ha cambiato, mi ha rotto l'abitudine a questa vita qui.

mi è venuto in mente un film,in cui non si vedeva altro che bombe e i soldati in trincea,che sparavano continuamente ai nemici che avanzavano.

In questo libro mi sono piaciute varie cose: l'autore ha raccontato tutte le facce della guerra civile italiana (i partigiani in particolar modo), per quanto concerne invece la prima storia ha saputo descrivere in maniera minuziosa la città di Alba teatro degli scontri, i vari schieramenti e i loro armamenti, le storie dei vari partigiani e i loro nomi di battaglia: insomma, con qualche racconto, Fenoglio ha dato un'immagine generale della guerra civile italiana (1943-1945). Infine Fenoglio non cade nell'errore di dire quali siano state le parti "giuste" e quelle "sbagliate": non vuole dare una propria opinione sui fascisti, sui nazisti o sui partigiani ma semplicemente un resoconto dettagliato delle azioni di guerra.

Per tutti coloro che non hanno mai visto Alba forse sarebbe stato meglio aggiungere una descrizione generale della città e la sua mappatura.Inoltre le storie non seguono un corso cronologico ben definito e continuo. Personalmente avrei preferito una sola storia ma ben dettagliata.

Come musica metterei la canzone partigiana per eccellenza: Bella ciao. Da parte fascista e nazista metterei le canzoni scritte durante la repubblica di Salò quali quelle sulle brigate nere (le formazioni fasciste che combattevano i partigiani)

Lo consiglio alle persone che non disdegnano i resoconti bellici e in particolare quelli riguardanti la guerra partigiana

Non ci sono frasi che mi hanno particolarmente piaciute

Come libri spicca "Il partigiano Jonny", mentre le immagini che mi vengono in mente sono quelle della propaganda fascista e le foto della guerra

Il tono ironico dell'autore nel raccontare un fatto drammatico come la presa di Alba

Non mi è piaciuto tutto il resto perchè odio i testi storici

Non saprei

Lo consiglio a una persona che ama i racconti storici

\"Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell\'anno 1944\"

Non saprei

Mi è piaciuto lo stile umoristico del libro

la descrizione con troppi particolari dei momenti prima della battaglia

la guerra di piero scritta da Fabrizio De André

questo libro lo consiglierei a tutti perchè si legge bene

Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1944

nessuno in particolare

l'ironia dell'autore nel raccontare questo brutto e drammatico avvenimento

niente

hey oh let's go dei ramones

cuique

\"....ho capito che la vita è una cosa talmente seria che va presa qualche volta sottogamba altrimenti la tensione ci fa crepare tutti\"

niente

l'autore gioca con l'ironia per illustrare la battaglia e i personaggi rendendo il raconto un po' più interessante

a volte è difficile da capire

una canzone triste e malinconica

a chi piace questo genere di avvenimenti storici

\"Sempre sulle lapidi, a me basterà il mio nome, le due date che sole contano, e la qualifica di scrittore e partigiano\"

non mi viene in mente niente

Il libro di Fenoglio mi è piaciuto molto. La sua ironia nel raccontare la presa di Alba è assolutamente travolgente ed esilarante. La lettura è abbastanza scorrevole e ricca di sospance, in oltre riesce a far entrare il lettore

Niente

La guerra di piero di Fabrizio De Andrè

Tutti coloro a cui piacciono i romanzi storici:

Nessuna in particolare!

La guerra dei nani

Mi è piaciuto sicuramente il tema del racconto, ovvero il coraggio dei partigiani che cercano di opporsi ai nazi-fascisti. Dalle pagine traspaiono l'ansia e l'insicurezza dei giovani che, pur sapendo di andare a morire, non smettono di lottare per difendere ciò in cui credono.

Non mi ha colpito particolarmente lo stile narrativo, poichè in molti punti la lettura risulta pesante.

Sicuramente assocerei a questo libro la canzone "La guerra di Piero".

A lettori maturi che hanno voglia di leggere un libro con un tema abbastanza impegnativo.

\"Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell\'anno 1944\"

A questo libro ho collegato "Il Diario di Anna Frank", sempre ambientato durante la seconda guerra mondiale e anche il film "Schindler's List".

Mi è piaciuto lo stile di scrittura spesso ironico e sarcastico che riesce a raccontarci comunque la cruda e fredda realtà della guerra di Alba

Senza una parafrasi o un commento dell'insegnante non è facilmente comprensibile a un ragazzo di 15 anni

The unknown soldier (the doors)

A chiunque..con una cultura "sufficiente" al tipo di lettura ..

\"Alba la presero in 2000 il 10 ottobre e la persero in 200 il 2 novembre dell\'anno 1944\"

Nessuno in particolare

Mi sono piaciute le descrizioni crude e realistiche che ci permettono bene di capire l'atmosfera della guerra.

Non mi è piaciuta l'eccessiva lentezza con cui l'autore fa proseguire l'azione.

Associerei a questo libro una canzone di genere blues.

Consiglio questo libro a una persona che è appassionata di testi di genere storico.

\"Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell\'anno 1944\"

Leggendo questo libro mi sono venuti in mente i vecchi film di guerra italiani.

Mi è piaciuta la maniera con la quale lo scrittore ha raccontato la guerra, il suo durante e il dopo.
Egli infatti utilizzando uno spietato realismo, senza scrupoli di ogni sorta, pone il lettore di fronte alle atrocità della guerra civile, lasciandogli l'ultima parola.

Di fronte ad alcune situazione, il lettore si potrebbe incuriosire nel voler conoscere il pensiero dello scrittore che però glielo nega in ogni occasione.

Konk, The Kooks

Agli appassionati di storie di guerra.

La notte segnò la sua lotta con Attilio e la mattina all'ufficio di collocamento seppe che lo avevano messo all'ospedale al reparto infettivi.

La stella del mattino, Wu Ming 4

Mi è piaciuto la storia del libro perchè riguardva maggiormente i partigiani,è una parte della storia che mi affascina molto.

leggerlo è stato un pò noioso.Per cui il libro non mi è piaciuto tanto.

profondo rosso

A delle persone che amano i libri storici.

nulla in particolare.

Sicuramente lo collego alla storia delle guerre in Italia.

Il libro mi ha colpito soprattutto per il genere, perchè comunque il periodo della seconda guerra mondiale è una parte di storia che mi piace studiare.Mi ha colpito la voglia dei partigiani di combattere per il proprio Paese,la voglia di rendersi liberi, e non accettare qualcosa d'ingiusto nei loro confronti.

Il libro è stato un po' noioso da leggere nonostante la storia che lo rende importante.

Non saprei di preciso.

Alle persone appassionate di storia e a quelle a cui piacciono le storie drammatiche di guerra.

Nulla in particolare

Lo collego sicuramente al film"Pearl Harbor".Un film di grande successo,che però rispecchia una situazione diversa.Lo collego inoltre al film "Schinderl's List",un film drammatico che ha segnato la storia.

Mi sono piaciute le descrizioni molto accurate e precise dei personaggi e degli ambienti, ma la particolarità che mi ha colpito di più è la personalità, il coraggio e la forza dei personaggi perchè in quelle condizioni è molto difficile essere ottimisti e sorridere alla vita.

Non mi sono piaciute alcune descrizioni dei luoghi e delle situazioni perchè troppo cupe, macabre e pessimiste nel vedere il mondo.

La musica che metterei come colonna sonora è "Dove l'aria è polvere" di Laura Pausini perchè esprime perfettamente la realtà di quel periodo.

Lo consiglio a una persona che ama la storia e l'avventura perchè questo libro da questo punto di vista è molto interessante.

Per questo ce l'hai con me, perchè io senza guadagnarmele voglio tutte le cose che hanno quelli che se le guadagnano.

Mi sono venuti in mente i racconti sulla guerra dei miei nonni che sentivo quando ero più piccola, e per capire la realtà dura di quei momenti.

Mi è piaciuto il modo in cui Beppe Fenoglio narra le dodici storie. Tutte molto realistiche anche perchè sono episodi autobiografici o comunque ai quali l'autore aveva assistito da vicino. Il racconto accompagnato da poche note descrittive, riesce a rendere molto bene gli stati d'animo e i sentimenti provati dai personaggi durante momenti così difficili della Resistenza partigiana nelle Langhe contro le truppe nazifasciste. Inoltre mi ha colpito il largo uso di dialoghi e di flash-back per raccontare eventi passati. Lo stile della narrazione in prima persona fa immedesimare ancora di più il lettore nei partigiani e nlla loro vita.

Non ho gradito il fatto che il testo sia composto da troppe vicende di breve durata che "interrompono" la scorrevolezza del racconto, pur trattandosi di storie collegate tra di loro. In più ho trovato alcune descrizioni davvero crude e a volte anche un po' macabre utilizzate dal narratore per descrivere l'amara realtà di quei terribili anni di guerra.

Ad un libro come questo collegherei molte canzoni che si riferiscono alla guerra, ma in particolare "Master of war" di Bob Dylan e "Bella Ciao" dei Modena City Ramblers.

Consiglierei questo libro a ragazzi con un carattere forte che vogliono documentarsi sulla Resistenza partigiana.

La frase che mi è piaciuta di più è stata questa: "Se si sfrega a lungo e fortemente le dita di una mano sul dorso dell'altra e poi si annusa la pelle, l'odore che si sente è quello della morte".

Leggendo il libro mi sono venuti in mente altri capolavori di Beppe Fenoglio come "Il partigiano Johnny", "Appunti partigiani", ma anche "Il rogo di Berlino" di Helga Schneider che pure narra di vicende avvenute durante la seconda guerra mondiale.

l'intreccio delle storie

è un libro molto bello non ho trovato niente che non mi è piaciuto

.

a una persona che desidera sapere molto della gioventù

.

non ne troverei alcuno analogo

Questo libro mi è piaciuto perchè tratta di argomenti realmente accaduti che appartengono alla storia italiana raccontati da chi ha vissuto quei momenti.

Trovo che Fenoglio narri i fatti troppo velocemente e in modo poco scorrevole, infatti mi è stato difficile finire la lettura del libro.

Sicuramente una musica lenta e melanconica che accentui la drammaticità delle situazioni narrate.

A chi ama la storia bellica italiana.

...

"Il paziente inglese".

l'inizio in medias res, capace di catturare l'attenzione del lettore. Inoltre, ho apprezzato il modo, dettagliato ma mai "pesante", in cui l'autore descrive le varie situazioni.

Non mi è piaciuta la struttura "a racconto" del libro, che dà l'impressione che manchi un vero e proprio filo conduttore.

Mi è difficile individuare una colonna sonora

A coloro che sono appassionati della "Resistenza", ma che, allo stesso tempo, sono anche disposti a metterla in discussione, prendendo atto di quegli aspetti non proprio "eroici", ben illustrati da Fenoglio.

\'\'Ripensò all\'alba di quello stesso giorno, possibile che si trattasse di solo otto ore fa?\'\'

Nessuno in particolare

mi è piaciuta la parte in cui i soldati di Alba aiutano quelli di Roma ad uscire dal fango in cui erano scivolati.

non mi è piaciuto il fatto che non era una storia sola, ma una serie di racconti che si susseguivano e che cambiavano sempre i personaggi.

wanderlast dei nightwish

lo consiglio a tutte le persone a cui piacciono racconti storici realmente avvennuti.

Nessuna in particolare.

unico nel suo genere.

Di questo libro mi è piaciuto come l'autore tratta della resistenza, in quanto tende a esaltarne gli aspetti che di solito nn si trattano.

Non mi è piaciuto il fatto che manca una storia uniforme, ma sono tante storie diverse, seppur collegate dallo stesso tema, quello della resistenza partigiana

Eric Clapton

Ai professori

""Io gli ho sentito l'odore della morte"

le immagini della resistenza

Mi è piaciuto moltissimo questo libro, soprattutto perchè io non sono un amante della lettura, ma quando si tratta di leggere libri narranti fatti storici realmente accaduti devo ammttere che è come se la passione arrivasse, ovvero mi piacciono tantissimo!

sinceramente mi è piaciuto tutto, anche se forse mi sarebbe maggiormente piaciuto se il libro fosse composto da una sola storia e non da dodici come appunto è...

bè sinceramente non lo so!!!

lo consiglio a persone come me!ovvero principianti nell'ambito della lettura e però molto acculturati per quanto riguarda l'ambito storico!

"che male mi fa la testa. Sento bisogno di toccarmela ma se me la tocco mi brucia come il ferro rosso...."

in un certo senso "La notte" di Wiesel...

Questo libro mi è piaciuto perchè racconta la vera storia di ciò che è accaduto in Italia, raccontato in prima persona da chi li ha vissuti

Non mi è piaciuto il fatto che l'autore non si soffermi più di tanto nel raccontare i fatti che invece a mio parere meriterebbero più attenzione

La stessa colonna sonora usata per "Io non ho paura"

A dei lettori appassionati di racconti riguardanti la guerra

Nessuna in particolare

"Il diario di Anna Frank" perchè anche quel libro parla della guerra

Il libro mi è piaciuto moltissimo per tante ragioni. I personaggi sono tantissimi, ognuno diverso, ognuno realistico e con una sua storia bellissima.
Lo stile di Fenoglio è inimitabile perchè riesce a darti un'idea dell'atmosfera e anche del modo di pensare dei personaggi cambiando lo stile nei dialoghi e aggiungendo ogni tanto bellissime similitudini o metafore. Mi è piaciuto l'inizio di ogni racconto che non ti dà neanche il tempo di ambientarti nella storia ma comincia in medias res dicendoti poche cose e accennando ancor meno cose che però ti permettono di capire la storia perfettamente. Inoltre le ambientazioni sono tutte molto interessanti e l'autore riesce a darti gli elementi necessari senza mai soffermarsi troppo sulle descrizioni.

Odore di morte e Una ragazza antica sono i due racconti che mi sono piaciuti di meno, non so esattamente perchè, mi sembrano per qualche motivo fuori luogo.

Alcune musiche di Ennio Morricone sono appropriate ma non saprei sceglierne una in particolare. Alcune canzoni di De André come Andrea o la Ballata dell'eroe.

Lo consiglio a chi vuole leggere racconti brevi ma che prendono il lettore e a chi vuole leggere qualcosa di diverso dal solito. Si può dire che questo libro è di genere storico ma è anche molte altre cose perchè non solo descrive l'Italia di quel periodo ma racconta le storie plausibili di molte persone come se fosse un libro di narrativa.

I fasci di luce finivano in circoletti bianchi simili a tante piccolissime lune e centravano una per una le facce di tutti i partigiani.

Leggendo questo libro mi sono venuti in mente due libri a cui sono particolarmente affezionato: "Buio a mezzogiorno" e "Un eroe del nostro tempo". Il primo di Arthur Koestler narra di un certo Rubashov che viene incarcerato e ci viene raccontata la sua storia in prima persona facendoci entrare nell'atmosfera cupa dei carceri. Il libro di Koestler l'ho abbinato al racconto Un'altro muro di Fenoglio proprio perchè anche qui la storia è quasi completamente ambientata in galera e c'è il particolare rapporto fra compagni di prigione come in "Buio a mezzogiorno". Il secondo libro, di Lermontov, mi è venuto in mente per il capitolo finale Un Fatalista in cui Lermontov mostra come la morte di qualcuno sia leggibile negli occhi di questo. L'intero romanzo è molto particolare perchè ha al suo interno moltissime storie ambientate nel Caucaso. Odore di morte racconta di come il protagonista capisca che un ragazzo stia per morire perchè gli sente l'odore di morte. Inoltre mi è venuto in mente il film di Spike Lee "Miracolo a Sant'Anna" che, nonostante non l'abbia trovato molto bello, parlando della guerra in Italia e mostrandoci anche i lati meno eroici dei partigiani si può abbinare facilmente ai libri di Fenoglio perchè anche lui non mostra solo le belle e grandi imprese dei partigiani ma ci dà una viasione più ampia aggiungendo anche crimini, ingiustizie e facendoci capire anche che erano persone molto comuni.

La storia è avvincente, i sentimenti e le avventure dei personaggi sono descritte molto bene; lo stile è fluido ed il linguaggio utilizzato semplice.

Non ho trovato nulla che non mi piacesse in questo libro.

"Bella Ciao"

A tutte le persone che non sanno apprezzare la vita: questo libro, che parla di innumerevoli morti, di stragi e di povertà può far molto riflettere.

"LA VITA E' BREVE,LA MORTE VIENE,BEATI QUELLI CHE SI FAN DEL BENE"

"Il sentiero dei nidi di ragno" di I.Calvino

Mi è piaciuto il modo in cui l'autore ha evidenziato il ruolo fondamentale che la resistenza ha avuto nella nostra storia. Mi è piaciuto che l'autore abbia esaltatato il coraggio e il valore dei partigiani.

Il fatto che il libro fosse suddiviso in più racconti.

"Wake me up when semptember ends" dei Green day

Ai patrioti.

Nessuna in particolare.

"Lettere dal carcere" di Antonio Gramsci.

Il tono ironico dell'autore nel raccontare un fatto drammatico come la presa di Alba

Non mi è piaciuta la struttura "a racconto" del libro, che dà l'impressione che manchi un vero e proprio filo conduttore.

Alcune musiche di Ennio Morricone sono appropriate ma non saprei sceglierne una in particolare.

A delle persone che amano i libri storici.

Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1994

niente

Mi è piaciuto il fatto che la narrazione riesce a rendere molto bene gli stati d'animo e i sentimenti dei personaggi. Anche i personaggi mi sono piaciuti perchè sono ben delineati dal punto di vista psicologico

Non mi è piaciuto il numero elevato di racconti non consequenziali l'uno all'altro, questo impedisce alle singole storie di catturare il lettore e alla fine del libro mi sono ritrovato con un idea generale della guerra, ma delle storie che ho letto ricordo ben poco. Non mi sono piaciute neanche le descrizioni fisiche che non rendono bene: i luoghi di tutti i racconti sono piatti e monotoni, il coinvolgimento risulta così minimo. Non mi è piaciuto neanche il linguaggio di alcune storie che ho trovato arcaico e pesante.

Trattandosi di più racconti, non metterei un'unica colonna sonora, ma ai brani che parlano di partigiani, darei la canzone "Bella Ciao" come musica di sottofondo.

Lo consiglierei a chi abbia intenzione di documentarsi sulla seconda guerra mondiale.

"Sicuro che dormo. Capirai che se anche devo essere fucilato ma la fucilazione si fa aspettare otto giorni, capirai che non posso sempre star sveglio. Sono otto giorni che sono qua dentro. Soltanto la prima notte sono stato sveglio un bel po'. Ma adesso mi addormento facilmente”
p.76, circa a metà della pagina.

A questo libro collegherei il romanzo “Il Sergente nella Neve” di Mario Rigoni Stern, perché, come questo cerca di descrivere la guerra, sia dall’aspetto fisico che psicologico.