"Il brigante" è un libro affascinante, vivido, da leggere tutto d'un fiato, che affonda le sue radici nei racconti della tradizione orale, da cui l'autore trae spunto per figure come il brigante leggendario, la notte di tempesta, i viaggiatori che raccontano storie, e nella novellistica, con storie spesso caratterizzate da una folgorante drammaticità che ricordano molto il naturalismo del Verga.
Ho inoltre apprezzato la figura di Frate Capestro: personaggio estremamente enigmatico, oscuro, ma pervaso da un insaziabile senso di giustizia e da un profondo spirito religioso, tanto che recita preghiere in onore delle sue vittime, le cui imprese assomigliano molto a quelle dei banditi che nell'Ottocento insanguinavano le terre povere del Centro Italia per difendere il diritto alla vita degli "ultimi" della società.
Un altro aspetto estremamente interessante, tanto da assurgere a protagonista delle vicende quanto i quattro viaggiatori ed il brigante, si rivela essere il contesto storico: la storia si svolge nella Toscana di fine Settecento del Granduca Pietro Leopoldo, il principe che credeva nel progresso e che per primo, tra i sovrani europei, abolì la pena di morte. È una realtà, tuttavia, dominata dagli sperperi dei nobili che vivono sulle spalle della gente povera, la quale, per sopravvivere e godere di quella parte di felicità che nessuno è disposto a concederle, deve avvalersi dell'astuzia, della forza, della ribellione, in un' epoca che presto sarà radicalmente cambiata, non a caso, dalla "Rivoluzione Francese".

Non ho apprezzato tuttavia la linearità della parte centrale del racconto, dove la narrazione spesso si rivela essere un po' lenta e farraginosa, ma è un difetto riscontrabile sono nel caso il libro v'annoi particolarmente, cosa che ritengo assai difficile dal momento che la lettura si dimostra squisitamente piacevole e scorrevole.

Money for nothing - Dire Straits

Lo consiglio a chiunque desideri far "volare" velocemente una serata: già dalle prime battute, infatti, "Il brigante" si dimostra un implicito invito rivolto al lettore ad accompagnare le vite e i ricordi dei quattro avventurieri, lasciandosi coinvolgere dal loro desiderio di riscatto sociale, dalle loro emozioni spesso perverse ma anche in alcuni casi nobili, che delineano il vivido ritratto di un epoca lontana.

"I suoi sono due occhi di bestia abbandonata incattivita dalla vita solitaria. Una bestia che ha la forza dell' amore, ma non le sue dolcezze"

Questo testo mi riporta alla mente un celebre quadro del Tiziano, "L' uomo col guanto", da cui traspare l'insolito sentimento d'oscura incertezza del nobile ritratto dinnanzi ai cambiamenti che attraversano la società del tempo in cui viveva. Gli occhi sgranati, la lieve tensione dei lineamenti del volto, ma allo stesso tempo anche la raffinatezza e l'eleganza degli abiti sono simboli, a mio parere, della contrapposizione che si crea (che in questo romanzo viene enfatizzata) tra una classe che detiene il potere, quella dei nobili, che, tuttavia, è consapevole dello scontento popolare, e le drammatiche condizioni di vita di un volgo vessato ed impotente.

Mi è piaciuto tutto di questo libro. Il libro è molto scorrevole e lineare. In secondo luogo questo libro è da leggere tutto d'un fiato poichè appassiona molto. L'autore e molto bravo nel descrivere le situazioni e preciso nei dettagli.

Di questo libro mi è piaciuto veramente tutto. Secondo me è assolutamente d'avere nella propria biblioteca casalinga.

A questo libro abbinerei una musica ricca di suspance e con un buon ritmo.

Lo consiglio a tutti.

Sul soffitto risuonarono dei passi, e subito dopo si sentì il rumore di un letto che gemeva, sotto il peso di un corpo.

Al momento non mi viene in mente nulla.

Il personaggio che mi è piaciuto di più è stato il brigante. Di lui mi hanno colpito innanzitutto la descrizione fisica, il suo carattere paziente ma allo stesso tempo ribelle e vendicativo, poi la sua forte personalità. Il contenuto è molto avvincente e la storia viene narrata attraverso i racconti di quattro uomini, dando al lettore una maggiore partecipazione.

Non mi è piaciuta la tecnica narrativa: il susseguirsi di racconti secondari per formare una grande storia centrale è certamente una cosa innovativa ed originale, ma alla lunga può stancare e quindi far diminuire l'interesse del lettore.

"Hier Kommt Alex" degli Die Toten Hosen

A tutti coloro che amano la suspance, il mistero e i colpi di scena finali

"Per ogni goccia di sangue un uomo morto: solo allora sarò sazio!" Questa frase dimostra tutto il lato vendicativo del brigante, maturato dopo molti avvenimenti.

Mi ricorda il libro "Veneto oscuro, I banditi del Montello" di Gian Domenico Mazzocato perchè entrambi i libri presentano il bosco e i banditi come scenario.

ho apprezzato l'ambientazione, i personaggi e l'intreccio. l'idea dell'autore di incastrare più storie in una rende il romanzo molto intrigante e avvincente. inoltre si trattano argomenti anche attuali, nonostante la vicenda si svolga nell'Ottocento. per tutto il libro si protende una bella suspence.

non mi sono piaciute le descrizioni un po' troppo cruente per i miei gusti...o almeno, alla prima lettura questa è stata l'impressione.

direi una musica un po'tetra, misteriosa.
forse una canzone di Marilyn Manson.

a una persona che non di faccia impressionare con poco come me...lo consiglio e un tipo che apprezzi il noir e le storie a "incastro".

"Tutti sono degni d'amore, non ci sono cattivi ma solo sventurati"

i "Racconti di Canterbury", per l'analoga ambientazione in una locanda. e poi dei gialli cinematografici come "Seven", "La Promessa Dell'Assassino" e "Delitto Perfetto"

Questo libro mi ha colpito fin dall'inizio per la sua rapidità e semplicità, è una lettura molto piacevole e il testo è molto scorrevole.Mi ha affascinato moltissimo l'atmosfera della taverna il tasso rosso dove si svolge quasi tutta la storia, sembrava di essere tornata indietro nel tempo, quando nell'Italia dell'ottocento tutto si svolgeva con più calma e tranquillità e si passavano le serate davanti ad un caldo fuocolare a raccontarsi storie, così come fanno i protagonisti di questo romanzo.Questa atmosfera calda ma allo stesso tempo minacciata dalla costante presenza del Frate Capestro, un brigante della peggior specie, famoso per la sue azione scellerate e la spregevole condotta, crea nel lettore una curiosità che aumenta pagina dopo pagina.La parte che mi è piaciuta di più di tutto il libro è il suo finale che mi ha lasciato veramente a bocca aperta anche se ho trovato il resto del libro abbastanza piatto e le descrizioni delle avventure amorose dei quattro personaggi una breve pausa

A parte il finale il resto del libro non mi ha emozionato molto, l'ho trovato anzi abbastanza piatto e le descrizioni delle avventure amorose dei quattro personaggi a volte sgradevoli.non mi piace il punto di vista con cui l'autore parla dell'amore in tutti i casi sempre negativo, descrivendo solo i suoi gli effetti negativi.

Come colonna sonora a questo libro sceglierei Pierino e il lupo di Prokofiev e il fuoco sulla collina di Ivan Graziani.

Essendo un libro molto piacevole lo consiglio a tutte le persone che amano sognare ad occhi aperti in una giornata d'invreno davanti al camino.

In quel momento capii che l'amore nasce dal mistero, un mistero più grande dell'uomo.

Non mi è venuto in mente nulla. Comunque secondo me sarebbe una storia adatta per una commedia teatrale, svolgendosi tutta l'azione nella taverna.

mi sono piaciute tutte (o quasi) le situazioni perchè mi hanno riportato al tempo in cui mia nonna mi raccontava favolette un pò paurose.
mi è anche piacuto il metodo di scrittura dello scrittore perchè è molto simile al mio.

non mi è piaciuto il granduca di Toscana,un personaggio,perchè è molto crudele, spesso peggio di frate capestro.

una musica che inquieta e che allo stesso tempo crea suspance...

lo consiglio a persone a cui piace parlare della propria vita.

A volte, per qualche suo segreto motivo, il Frate incide una croce sulla fronte di qualcuno, vivo o morto che sia, forse a memoria di quell’incontro.

l' urlo di Munch perchè, come il personaggio in primo piano, al vedere i soldati nazisti prende paura ed urla,così le vittime di frate capestro al vederlo hanno la stessa reazione( o quasi)

MI SONO PIACIUTE LE SCENE D'AZIONE E DI SOUSPANCE CHE CREA IL PERSONAGGIO DEL BRIGANTE E COME RIESCE SEMPRE A TIRARSI FUORI DAI GUAI...

LA COPERTINA E IL PERCHè NON TE LO DICO

A STORM IS COMING

A CUI PIACCIONO LE SCENE CRUENTE E SUBITO DOPO LA QUIETE

NIEA

JACK LO SQUARTATORE

Mi è piaciuta l'ambientazione del libro, la notte di pioggia e la taverna del "Tasso Morto" conferiscono ai personaggi l'atmosfera ideale per raccontare la storia della loro vita.

Il finale, perchè me lo aspettavo diverso.

The story - 30 second to mars

A chiunque

Aveva provocato il destino per difendersi

Non saprei

Mi è piaciuta l'atmosfera che il narratore è riuscito a creare.Ci sono quattro persone nella stessa osteria con il più noto tra i briganti su cui era stata messa una taglia altissima, addormentato:un desiderio comune li unisce, anche se non avranno mai il coraggio di dichiararlo.
Queste persone passano la notte raccontandosi la storia della propria vita.C'è un clima di attesa e di paura verso il brigante assassino che tiene il lettore incollato al libro.

La storia è un po' monotona e macabra.Ci sono continui flashback che spezzano il filo della storia e così è difficile continuara a leggere e capire il libro.Si parla di omicidi, morti violente e torture per tutta la durata della storia, e il tema dell'amore è solo accennato.Non sono riuscita a trovare il messaggio finale dello scrittore.

Lo assocerei ad una canzone dai suoni cupi che trasmetta tristezza, ma anche paura , tensione,sensazioni di panico e di depressione.

Lo consiglierei ad una persona a cui piacciono le storie ricche di delitti,le storie cupe e quelle piene di misteri da risolvere.

1-In quel momento capii che l'amore nasce dal mistero, un mistero più grande dell'uomo.Nessuno può dire sull'amore una sola parola sensata.In qelle faccende è tutto alla rovescia,e alla rovescia della rovescia.Lui fa come gli pare.Le sue vere ragioni sono chiare quanto una notte di luna nuova.
2-Anche la bambina guardava suo padre che si allontanava,con gli occhi pieni d'odio,quell'odio feroce che si può provare solo verso chi si è amato molto.

un libro a cui lo assocerei è un libro ambientato in luoghi sperduti,che tratta i temi del freddo,della fame, e delle guerre,ricco di descrizioni paesaggistiche.

Di questo libro mi è piaciuta la semplicità con cui quattro uomini descrivono la loro difficile e travagliata vita,le loro emozioni e i loro sentimenti. Sono narrazioni coinvolgenti e ricche di elementi enigmatici che creano suspance. Il linguaggio è semplice e alla portata di tutti.
All'interno dei racconti sono presenti elementi di carattere storico che conferiscono,quindi,più realismo alla storia che è ambientata nell'800.

Non mi è piaciuta l'idea dell'autore di non dire i nomi dei personaggi principali. Per tutto il libro si parla di " dita mozze", "il vecchio ", "il giovane","l'ultimo arrivato",ho trovato pesante questo modo di nominare i protagonisti. Non mi è piaciuta la leggerezza con cui vengono descritte scene cruente e violente,la facilità con cui gli uomini uccidono chiunque o stuprano le donne.

In alcuni momenti della narrazione in cui veniva descritto l'amore di uno degli uomini per una donna ho pensato a "Vivo per lei" di A. Baccelli e Giorgia.

Questo libro non mi è piaciuto, inoltre è molto particolare quindi non saprei a chi consigliarlo.

In quel momento capii che l'amore nasce dal mistero,un mistero più grande dell'uomo. Nessuno può dire sull'amore una sola parola sensata. In quella faccenda è tutto alla rovescia. Quello che pensiamo sull'amore non serve a nulla. Lui fa come gli pare. Le sue vere ragioni sono chiare quanto una notte di luna nuova.

Lo associo all'immagine di un ragazzo che coglie un fiore. Raccoglierlo significa,infatti,togliergli la vita ed è quello che questi quattro uomini hanno fatto con le donne che amavano di più:le hanno fatte soffrire tantissimo fino ad ucciderle.

Mi piace questo genere di libro... Mi è piaciuto molto lo stile di vita del brigante

niente...

...

A persone a cui piace l' avventura e il mistero

Una notte tempestosa dove l’acqua viene giù come una maledizione.

...

di questo libro mi sono piaciute molto le storie, di fatti significativi della loro vita che vengono raccontate dai quattro uomini, le quali pur intrecciandosi negli avvenimenti e con vari ritorni al presente, risultano chiare e attraggono il lettore facendolo immergere nella vicenda.
Mi è piaciuta la figura di Frate Capestro: personaggio enigmatico e oscuro, ma pervaso da un insaziabile senso di giustizia e da un profondo spirito religioso, tanto che recita preghiere in onore delle sue vittime, sul quale si basa tutta la storia.
Inoltre la scelta dell’autore di collocare il romanzo in uno spazio e tempo storico reali, anche se passati, rende l’idea di com’ era l’Italia nell’ottocento.

il finale del romanzo, risulta poco chiaro.

la colonna sonora più appropriata per questo romanzo, a mio parere, è: “Profondo Rosso”, una musica cupa e nello stesso tempo piena di suspense, che ricorda molto i fatti che avvengono nelle varie storie.

a tutti quelli a cui piacciono i romanzi di mistero e di intrighi. Racconta la vita nel Granducato di Toscana e quindi potrebbe essere interessante anche per coloro che vogliono conoscere meglio la vita in quell’epoca.

"è una notte nera, senza luna. Ma anche questa notte finirà. Si alzerà di nuovo il Sole, gli animali che hanno cacciato fino all’alba andranno a nascondersi e le foreste si popoleranno di altre bestie. Ma per adesso è ancora il buio a dominare.

non ho mai visto o letto niente di questo genere, perchè ritengo che sia un libro unico.

Il libro è bello ed è scritto molto bene. E' molto coinvolgente e di lettura scorrevole.Ne consegue un giudizio positivo.

Niente

Colonna sonora dell'esorcista.

Ad una persona appassionata di libri avventurosi e gialli.

Ogni goccia del mio sangue un uomo morto.Solo allora sarò sazio.

Nessuno.

Ciò che più mi ha colpito è stato lo stile dell\'autore che grazie ad una trama avvincente è riuscito ad intrecciare le figure della morte e dell\'amore, della passione e della gustizia. Inoltre sembra quasi che l\'autore sia seduto accanto ai quattro uomini e che li ascolti attentamente come fa il brigante. Molto bella è anche l\'aria di mistero che si respira vicino a quel tavolino.

In realtà non ho trovato nulla di negativo grazie soprattutto alla tecnica dell\'autore. Forse l\'unica cosa che ho trovato banale è stata la scelta dei nomi dei personaggi.

Inserirei una base jazz come sottofondo ai discorsi segreti dei quattro uomini seduti al tavolino, che il brigante segue attentamente.

A chiunque ami il mistero e a tutti quelli che hanno colpe mai veramente espiate.

\" Dopo qualche mese mi ero quasi dimenticato di come si faceva a parlare, ma non è che mi facesse troppo dispiacere. Preferivo guardare il cielo e lasciarmi portare dai miei pensieri. Brutti pensieri. \"

Sinceramente non saprei.

La storia è ambientata in una taverna, si svolge in una sola notte, ma nonostante ciò, nel libro sono presenti quattro racconti di vite quasi per intero. La narrazione è avvincente e molto misteriosa, così come lo è il brigante che ascolta i quattro uomini.

Immaginavo un finale differente.

Musica popolare che vada di pari passo con l'ambientazione storica del libro.

A coloro che amano racconti che racchiudono mistero, amore, tristezza, morte, giustizia e passione.

"E così all'improvviso ci troviamo schiavi di due occhi luminosi, di una guancia morbida o di due labbra rosse"

Per l'ambientazione storica collegherei questo libro ad uno spettacolo teatrale intitolato : "La storia bandita", il cui tema sono appunto i briganti.

Per quanto riguarda la vicenda, peraltro molto avvincente, mi sono piaciuti soprattutto gli intrighi che ci sono nelle storie raccontate dai protagonisti, ed entrando ancora più nello specifico, quella del vecchio è la mia preferita.
Lo stile (viene usato in prevalenza il presente, a parte nel racconto delle storie, dove usato il passato) trasmette un senso di angoscia e tensione, che invoglia il lettore a non fermare mai la lettura (oltre a questo stile l'autore ha scelto di non spezzettare la vicenda mediante capitoli, ma quando c'è una pausa c'è uno spazio bianco).

Non c'è niente in questo libro che non mi è piaciuto.

Visto come si svolge la narrazione, sceglierei una musica con toni bassi e cupi, a volte accelerata e rallentata.

Lo consiglio soprattutto a persone alle quali piace la tensione e che amano gli intrighi.

\"Ogni goccia del mio sangue un uomo morto: solo allora sarò sazio\"

Non lo collego a niente.

Mi è piaciuto lo stile dell'autore e il modo in cui è riuscito a conferire grande mistero e suspance al racconto. La stessa scelta di inserire in un solo racconto quattro storie che si intrecciano nella loro conclusione crea un effetto particolare e rende l'intero romanzo assai avvincente. L'autore è riuscito a far sentire in ogni momento la presenza del brigante, presenza oscura e misteriosa che fa crescere le aspettative del lettore e attrae la sua attenzione. Mi sono piaciuti i temi, i luoghi, i personaggi del racconto che si ispirano alla leggenda italiana e contribuiscono ad avvolgere la storia nel mistero e creare un'atmosfera suggestiva. Ho trovato molto interessante il modo in cui l'autore proietta in situazioni dell'Ottocento problemi e tematiche ancora attuali: l'amore nelle sue diverse sfaccettature, la giustizia, la colpa, la morte e la vita stessa, con tutte le sue ambiguità e gli intrecci di vicende e di destini che presenta.

Ho apprezzato in generale quasi tutti gli aspetti del racconto, il finale è piuttosto ambiguo non soddisfa completamente tutte le domande che si pone il lettore e lo lascia nell'incertezza, manca una morale esplicita che si può cercare di costruire solamente partendo da questo effetto di ambiguità.

Utilizzerei una musica piuttosto tetra e cupa per sottolineare il clima in cui si svolge il racconto, per suggerire la notte, il temporale e il mistero.

Lo consiglio a tutti, in particolare a coloro che amano le storie ricche di mistero: è una storia avvincente e allo stesso tempo presenta uno spunto di riflessione sul significato della vita e sul destino, presenta spaccati di vita dell'Ottocento tramite personaggi e situazioni ed il modo di esporre è vivace.

\"è una notte nera, senza luna. Ma anche questa notte finirà. Si alzerà di nuovo il sole, gli animali che hanno cacciato fino all\'alba andranno a nascondersi e le foreste si popoleranno di altre bestie. Ma per adesso è ancora il buio a dominare. Un guaito di lupo, lontano. La preda è stata uccisa, i figli della notte sono salvi.\"

Non mi è mai capitato di leggere un racconto analogo, mi sono venute in mente alcune scene di film che proponevano ambientazioni cupe, ricche di mistero, di notti flagellate da temporali e di uomini sperduti sulle montagne.

Beh,la figura di Frate Capestro è indubbiamente affascinante,ha il fascino del cattivo.
Il vecchio,con la sua storia,è la nota di dolcezza amara all'interno del libro.
L'atmosfera cupa di fine Ottocento rende la storia credibile e soddisfa il lettore.
L'introspezione dei personaggi è quasi lasciata tutta al lettore:è un libro più che di sentimenti,parla d'azione.
Azione in successione rapida,veloce,che non si ferma.
Decisamente intrigante la trama,non cade nei clichè del cattivo la figura del brigante. Squisitamente cattivo.

Magari in alcuni punti rallentava un po'.

Ce ne stanno diverse,però metterei Circle of Fears degli HIM

A un amante dei libri d'avventura

“La mia coscienza è grande abbastanza per qualunque cosa.” Frase da cattivo D.O.C.

Il manga Vampire Knight per l'atmosfera dark.

Mah... Mi sono piaciute le storie che raccontano i quattro uomini, che parlano dei loro segreti che non hanno mai raccontato a nessuno.

A parer mio spesso la narrazione si rivela essere un po' lenta e spesso è troppo crudo... e comunque in generale il libro non mi è piaciuto.

Non ne ho idea ma qualcosa suonato da una orchestra classica

A tutti quelli che cercano vicende intriganti e un pizzico di mistero

"Ogni goccia del mio sangue un uomo morto: solo allora sarò sazio"

Al momento non mi viene in mente nessunl altro libro...

Mi è piaciuta la situazione nel quale è ambientato il libro...cioè quella di una specie di pub con un assassino dentro e un gruppo di uomini che alla luce di un focolare si raccontano storie.

Sinceramente non trovo niente che non mi sia piaciuto.

Non saprei...forse non ne metterei neanche.

A nessuna in particolare...però è una bella lettura, da leggere per esempio quando non si ha niente da fare.

Nessuno giura di fare qualcosa se sa di farla.

Mmmmm....pensandoci non lo collego a niente.

Mi è piaciuta la vicenda in genere perchè molto interessante e originale, come lo stile usato da Vichi con i frequenti flash-back.

Non c'è niente che non mi sia piaciuto.

Opterei per una musica tranquilla, magari classica, adatta alla situazione che si era creata nella taverna in cui si svolge la vicenda.

Lo consiglio a tutti i teeneger a cui piace il genere noir.

"Ogni goccia del mio sangue un uomo morto: solo allora sarò sazio"

non lo collego a niente.

Ho gradito molto l'intreccio fra le storie dei personaggi, che risaltano ognuna una sfumatura dei principali sentimenti umani quali amore, odio, paura, coraggio.....

Trovo che le pause fra ogni storia fossero l'unica cosa che intralciava il filo del discorso. Ma in fondo è parte dello stile narrativo e non è poi così spiacevole.

CLASSICA: Le quattro stagioni di Vivaldi alternate
FOLK:"Don Chisciotte" di Francesco Guccini
RAP:"Fango" di Jovanotti

Lo consiglio a ogni tipo di persona cui piace fare esperienze diverse, perchè questo romanzo ne è pieno e, secondo me, mira a questo scopo.

"... Dio mi ha perdonato, lo sento ..."

Collego a questo libro il romanzo "Il sentiero dei nidi di ragno" perchè la vicenda è per certi aspetti molto simile. Penso che anche i romanzi di Hemingway possono essere accostati a questo racconto.

Lo stile usato dall'autore per descrivere alcune situazioni e comunque il romanzo in generale.

Posso sicuramente dire che niente non mi è piaciuto del libro.

Una musica lenta che si adatti bene all'ambiente caldo e intimo dell'osteriaò.

A una persona di qualsiasi età a cui piace il genere noir.

"Che il mio sangue sia sparso a bicchieri su questa terra."

Non saprei, il libro è piuttosto originale e non mi ricorda nessun'altra opera.

La grande varietà tra le storie dei personaggi e il loro intreccio non è privo d'interesse, inoltre la focalizzazione zero fa risaltare i diversi punti di vista delle vicende.

Nulla mi è dispiaciuto particolarmente, anche se non sono stato molto coinvolto dal tema del romanzo di M. Vichi.

CLASSICA: Le stagioni di Vivaldi
FOLK: "La guerra di Piero" di Fabrizio de Andrè
RAP: "Fango" e "Mi fido di te" di Jovanotti

In generale lo consiglierei ad ogni tipo di persona, in modo che possa scoprire meglio se stessa. In particolare lo farei leggere alla gente desiderosa di conoscenza, perchè è un romanzo che fa vedere la realtà della natura umana a 360 gradi.

+++

Durante la lettura del libro non mi sono venuti in mente romanzi o film, ma par la tematica ora collegherei questa storia alla serie di fumetti marvel "Il punitore", che ricollego al brigante della storia.

Del libro mi sono piaciute molte cose. Per prima cosa mi è piaciuto molto lo stile dell'autore perchè è preciso e chiaro, poi la parte in cui i 4 uomini raccontano le loro storie segrete di cui non avevano mai parlato con nessuno.. Per di più mi è piaciuto molto il personaggio del brigante perchè è astuto, furbo e riescie ad arrivare a tutto quello che vuole, anche commettendo reati ecc.. ma mi è piaciuto soprattutto perchè è un personaggio misterioso! Ed un'altra cosa molto intrigante del libro è che la storia si svolge tutta in una sola notte..

Non mi è piaciuto il finale del libro.. in effetti mi ha un pò delusa perchè me lo aspettavo diverso ed è un pò ambiguo a dir la verità! Ma per il resto il libro è bellissimo!

Beh metterei un tipo di musica inquietante che accentuì il mistero della storia stessa.

Lo consiglio a tutti, ma in particolare a quelli che amano il genere noir del libro, misterioso.

Di frasi ce ne sono infinite.. ma ne cito solo alcune.
All'inizio del libro:"Essendo vinti,portano in sè la vittoria."/
"Che il mio sangue sia sparso a bicchieri su questa terra."/
"Lei soffriva per me perchè non capiva cosa mi fosse successo.. mi trattava come un re.."/
"Ogni goccia del mio sangue un uomo morto. Solo allora sarò sazio."/
"Preferivo guardar il cielo e lasciarmi portare dai miei pensieri. Brutti pensieri."/
"Ma ora almeno sapevo la verità. Nessun amore. Solo un maiale che aveva stuprato una bambina.."/

Non mi viene in mente niente..

Ciò che ho maggiormente apprezzato é stato il modo in cui si intrecciano i momenti di agitazione a quelli di quiente.
Ho trovato anche molto interessante che l'autore abbini immagini religiose ad altre corrotte, come ad esempio il nomignolo del brigante: "frate capestro".

Il modo eccessivamente crudo con cui sono descritte certe scene.

Una musica che si sappia adattare ai vari cambiamenti di atmosfera.

A coloro che amano l'alternanza un po' frenetica dei momenti d'azione a quelli di quiete.

Ci sono due frasi che mi sono particolarmente piaciute:
1) "nessuno può dire sull'amore una sola parola sensata";
2) "nessuno giura di fare qualcosa se sa di farla".

Nulla in particolare.

Mi è piaciuta la tecnica utilizzata da Vichi per portare avanti la trama: un continuo tuffo nel passato e ritorno al presente, che a mio parere rende più difficile l\'immedesimazione totale del lettore nelle singole vicende dei personaggi, e allo stesso tempo riporta l\'attenzione sul protagonista, cioè il brigante. Sono rimasta piacevolmente colpita dal finale, che, nonostante in parte sia successo ciò che mi aspettavo, è riuscito a stupirmi.

Ho trovato questo libro in alcuni punti troppo volgare, sebbene mi renda conto che si tratta di personaggi di bassa origine. Inoltre il finale, sebbene da una parte mi sia piaciuto, dall\'altra mi ha lasciato con alcune domande a cui non sono riuscita a dare una risposta.

La Nona Sinfonia di Beethoven

Consiglio questo libro a persone non troppo suscettibili e impressionabili, in quanto alcune scene sono abbastanza forti. Lo consiglio a chi ama questo tipo di libri, dove la storia è un pretesto che permette al lettore di riflettere su argomenti più importanti e controversi che non sempre trovano una soluzione, come in questo caso la giustizia.

\"Ogni goccia del mio sangue un uomo morto: solo allora sarò sazio.\"

Nella parte in cui uno dei personaggi, il giovane, racconta la sua storia mi è tornato alla mente il libro di Arrigo Petacco \"I ragazzi del \'44\". Sebbene il periodo storico delle due vicende sia totalmente diverso, ho trovato un riscontro nella lotta dei due giovani protagonisti della loro storia, il primo contro i nobili e poi contro i francesi, il secondo contro i fascisti e poi contro i tedeschi. Entrambi combattevano per la giustizia e la libertà.

mi è piaciuto il modo di raccontare le storie da parte dell'autore perchè non erano noiose e ti immettono direttamente nella vicenda.

per me questo libro non ha un lato negativo.

la colonna sonora che metterei a qusto libro è quella del padrino perchè i protagonisti sono tutti delinquenti.

consiglio questo libro alle persone che amano i racconti di mafia o di crimini in generale.

l'amore è un dono che Dio ha fatto all'uomo, è la cosa più bella che ci sia, però ha un grande difetto: è troppo lento a cambiare il mondo.

credo che nessuna immagine o film sia capace di descrivere qusto libro

Lo stile e la struttura, quest'ultima composta dal "racconto nel racconto".

Il racconto è scorrevole e spinge ad un lettura unica, continua sino alla fine. Pertanto nessun particolare negativo di rilievo.

Sottofondo adagio, leggermente ritmato ma con melodia classicheggiante.

A chi apprezza storie di fuggiaschi con forti intrighi.

Tra le varie, rivolte ad esaltare i minimi particolari di una vicenda oscura : "Il brigante taceva, ma le cicatrici della sua faccia si mossero in un accenno di sorriso..."

nessuno

Il libro nel suo complesso mi è piaciuto molto in quanto mi sono sentito molto affine per modi di fare e di agire ai personaggi.Inoltre lo stile dell'autore mi ha attirato perchè molto dettagliato nelle descrizioni e ha usato molte volte nello stesso periodo la punteggiatura per rallentare il ritmo ed aumentare la suspance.

Questo libro parla di quattro persone che si incontrano in un bar e raccontano le loro vicende.Penso che strutturato in tal maniera il racconto sia dispersivo.

2PAC IN GHETTO GOSPEL

Consiglierei questo libro a un lettore con un carattere molto deciso e forte, in quanto il libro tratta tematiche molto tragiche e cruenti.

Ogni goccia del mio sangue un uomo morto:solo allora sarò sazio.

....

Il linguaggio era molto scorrevole...le storie erano ben intrecciate tra loro e ho apprezzato la molteplice personalità dei personaggi circondata da un clima ambiguo e cupo.

Il finale forse l'ho reputato un pò scontato...

Imogen Heap- Hide and seek

A tutte quelle persone che amano il mistero.

"Tutti sono degni d'amore, non ci sono cattivi ma solo sventurati"

Al film "Saw/L'enigmista"

mi e piaciuto molto questo libro perchè sono diverse storie k si intrecciano, storie molto avvincenti di personaggi completamente diversi tra loro.
in tutte le vicende che gli avventurieri raccontano sono molto sentiti i temi del dolore, della vendetta e dell'amore in tutte le sue forme.

credo non mi sia piaciuto niente in questo libro,non la ritengo una lettura pesante, e ben fornita di elementi storici che fanno da contorno a tutta la vicenda,un libro abbastanza facile che non richiede un notevole impegno nella sua lettura.

essendo un libro avventuroso, avvincente, commovente e avvolte anche delicato credo che non basterebbe un genere muscicale per accompagnare questa lettura,anche se ritengo abbastanza adatto l'opera delle 4stagioni di vivaldi.

una perosona a cui piacciono i romanzi con uno sfondo storico,ricchi di avventura.

il brigante non sentiva dolore,la sua mente era ormai da un'altra parte.

le immagini che collegherei a questo libro sono immagini di campagne,contadini a lavoro,abitazioni rurali e grandi castelli.
immagini di lusso contrapposto alla povertà in cui era costretta a vivere la povera gente.

ho apprezzato la varietà dei personaggi e i racconti riguardo le loro vite, poichè in ognuna ho trovato degli elementi negativi quasi agghiaccianti in contrasto con un finale quasi sempre positivo.

non mi è piaciuto il finale, in quanto era prevedibile un colpo di scena che mi è però risultato "stiracchiato" e nella battuta finale non ho trovato un senso o un particolare insegnamento.

per scegliere la colonna sonora di questo libro mi indirizzerei verso uno stile classico dai suoni cupi e quasi opprimenti.

A chi come me ama i romanzi con risvolto psicologico ed è indotto dalla curiosità o dal desiderio di conoscenza a scavare a fondo nella complessità della natura umana osservandone spesso i lati che meno volentieri si portano a galla.

\"Ma spesso il caso non è altro che una delle vesti di cui il destino si serve per celarsi agli uomini.\"

L'unico collegamento che mi viene in mente, anche se il contesto e l'intensità delle azioni sono completamente diversi, è Robin Hood, il principe dei ladri visto male dall'alto ceto sociale per il suo modo drastico di fare giustizia, ma con un suo rigore morale inconfutabile.

la descrizioni dei personaggi....e dei luoghi...

bo niente di k....diciamo k in alcune parti era un po' pesante

before i forget degli slipknot

qualunque...

nn mi ric....ma la descrizione del fratw è intrigante..

non lo so

il protagonista perchè è un figo

il barista della locanda..rompiscatole

poppin' them thangs - g-unit

ai bulli

boh..e chi se la ricorda!

hannibal lecter

mi è piaciuta la caratterizzazione dei peronaggi,molto reali, l'abilità del narratore nel creare atmosfere e luoghi molto particolari e la scorrevolezza del testo che si legge velocemente

non mi è piaciuto il finale perchè non l'ho capito

socc'mel di andrea mingardi

a una persona che ami libri non molto lunghi e un po' misteriosi

chissà come morirò.Schiacciato da un albero,cadedo in un burrone,calpestato da un cavallo, squarciato da un cinghiale, impiccato per qualcosa che non ho fatto,...

non mi viene in mente niente...

ho apprezzato la capacità sintetica ma esaustiva dell'autore che, in poche pagine e con un'incredibile suspense, intreccia quattro trame che convergono in un'unica conclusione inaspettata. Il personaggio meglio descritto e rappresentato è quello di Frate Capestro, temibile brigante, con una perversa etica morale, che pur avendo una propria storia, si inserisce nelle altre come uno spirito estraneo, ma sempre presente. Splendida anche l'ambientazione ottocentesca sugli Appennini toscani.

Non ho apprezzato la situazione sociale e politica del tempo, crudamente rappresentata ma ben descritta, che evidenzia l'immensa disparità tra nobili e popolani.

Bela Bartok (concerto per piano ed orchestra 1-2-3)

Ad un amante della storia italiana e delle leggende popolari che non si lasci spaventare dal linguaggio crudo ed esplicito del romanzo.

...Il mantello si alzò con un grido, e sotto la tesa del cappello apparvero due occhi da lupo. Una scia d'argento corse nell'aria.

"I miserabili" di Hugo e "Il conte di Montecristo" di Dumas, che pur non essendo romanzi italiani, che riflettono sempre la disparità tra nobili e popolani.

Il libro mi è piaciuto perche non presenta una trama molto complessa e di conseguenza è molto comprensibile. Ho trovato le storie che raccontano i quattro uomini molto interessanti ed intriganti.

Non ce niente che non mi sia piaciuto.

Per alcuni punti metterei una musica movimentata come quelle dei film d'azione; per il resto metterei una musica tranquilla e rilassante.

Questo libro lo consiglierei a tutti i ragazzi amanti del genere noir.

\"Ogni goccia del mio sangue un uomo morto:solo allora sarò sazio\"

Non mi vengono in mente nessun libro, fumetto o film da poter collegare a questo libro.

Vi sono diversi aspetti che rendono questo libro piacevole ed interessante. Lo stesso modo di scrivere dell’autore è particolare. Difatti, contrariamente a gran parte delle opere letterarie classiche e moderne, Marco Vichi utilizza il presente come tempo di narrazione principale, ed i tempi passati solamente nei flashback, dando così maggiore incisività al rapporto spazio-temporale della vicenda. Il racconto si sviluppa con uno schema ad intreccio, ricco quindi di analessi, con le quali lo scrittore ci catapulta nell’Italia ottocentesca. Qui, in una notte buia e tempestosa, quattro uomini si incontrano in una locanda: il Tasso Morto. Sono un “monco”, un “giovane”, un “vecchio” e “l’ultimo arrivato”. Non sono gli unici, però, ad aver cercato un riparo dalla pioggia. Sdraiato su una panca di fronte al camino, sta immobile, come una sentinella malvagia, il Frate Capestro, un brigante della peggior specie. I quattro, per superare il più piacevolmente possibile quella notte terrificante, iniziano a raccontare a turno la loro vita.
In queste storie, Marco Vichi, analizza diversi aspetti dell’ amore: un “amore proibito”, un “amore irrazionale”, un “amore criminoso”, e “un amore idealista”.

“L’amore nasce dal mistero, un mistero più grande dell’uomo.”

Per tutti e quattro i personaggi, esso è stato causa di enormi sofferenze che hanno segnato profondamente la loro esistenza ed il loro modo di vedere il mondo. Questa passione irrefrenabile li ha fatti cadere in un turbine di eventi, dal quale nessuno sembra esserne uscito. L’ esperienza con l’amore, per tutti loro, non è una faccenda chiusa; il finale del racconto di ogni vita, lascia intravedere una continuazione della storia ancora più infausta e pericolosa. Solo uno di questi sembra aver espiato i peccati che l’irrazionalità della passione lo aveva spinto a commettere; solo uno, finito di raccontare, “Tira a vuoto dalla pipa spenta”.
La forza motrice del libro è, quindi, proprio questo amore malato ed irrefrenabile, portatore di guai e sventure.

“Non c’era nessun amore tra le cimici che mi mordevano le caviglie di notte, o nella pentola dove fumava l’ultimo avanzo di polenta. E se c’era…bè, allora vuol dire che l’amore guasta il mondo”

In questa visione così pessimistica si scorge chiaramente lo stampo Noir dell’autore, che dissemina qua e là nel romanzo, descrizioni piuttosto macabre e spinte.
Un altro aspetto molto interessante dell’opera è il contesto storico, che, in alcune parti del racconto, prende un posto come vero e proprio personaggio principale. La differenza fra le classi sociali, l’arroganza e la prepotenza dei forti sui deboli, dei nobili sui poveri, è il tema principale che caratterizza quest’ambientazione. In molti passi, l’autore ci offre uno spaccato della società dell’epoca, sia dal punto di vista sociale, che da quello politico, vittima dei soprusi dei potenti. Da qui si sviluppa l’”amore idealista”, che da vita ad un senso di rivalsa, ad un “amore” per una giustizia che sia equa e a favore dei più disagiati, delle vittime e non penalizzi i poveri. Questo senso di libertà ed uguaglianza, tipica del romanticismo che si andava diffondendo all’epoca della nostra storia, viene tuttavia deformato da un odio profondo che contamina e corrompe il cuore. Ciò, di conseguenza, porta l’uomo a commettere azioni spregiudicate, che vanno contro i suoi stessi ideali, facendolo sprofondare in un baratro di violenza e disperazione.
Certamente, una delle figure che più ho apprezzato, è quella di Frate Capestro. Un individuo pericoloso e mistico, e per certi aspetti leggendario. I suoi metodi sono misteriosi: recita preghiere per le sue vittime, dopo averle uccise, e marchia coloro che grazia incidendogli una croce sulla fronte. Nella notte, nella locanda, rimane fermo, immobile, come morto, attendendo la luce del nuovo giorno per commettere chissà quale diavoleria. All’alba, come se la luce del sole illumini le coscienze dei viaggiatori mettendone a nudo ogni segreto, emetterà la sua sentenza, una sentenza “divina”, come fosse un “angelo della morte”.

Non c'è un punto in particolare che non mi sia piaciuto . Nell'insieme non mi ha entusiasmato più di tanto. Credo che la ragione sia che come tipo di storia è bella, il libro inizia molto bene, con molta intensità, e si viene travolti dalle storie sulle gesta del Frate, ma andando avanti, la tensione cala e il racconto diventa lento, anche se piacevole. Riacquista forza con un bel finale.

Non saprei.

Lo consiglio a tutti coloro che vogliono "assaggiare" un argomento diverso sensa troppo impegno, per una lettura veloce e piacevole.

"La vita mi sembrava inutile fatta solo per tribolare in attesa della morte"

Leggendo la frase
"La vita mi sembrava inutile, fatta solo per tribolare in attesa della morte"
mi è venuto in mente un monologo che ho sentito, e visto, a teatro poco tempo fa. In esso era spiegato, forse, una delle tante visioni della vita, e sul senso della vita, che l'uomo cerca ed elabora per trovare un senso alla prorpia esistenza. Secondo questo, la vita è solamente un'insieme di tribolazioni, dolori e sofferenze, che l'uomo conosce ed affronta ogni giorno. Ma allora perchè l'uomo non sceglie la morte? Per il semplice fatto che la morte fa paura, e fa paura inquanto sconosciuta. L'uomo preferisce una vita di sofferenze, ma che conosce, sapendo cosa dovrà affrontare, ad un viaggio verso l'ignoto, verso qualcosa di oscuro ed eterno. E quindi Essere o non Essere?

Era forse Amleto?
Comunque questo pensiero non riflette il mio.

La storia, che si svolge nella Toscana del secondo '800, scritta da Marco Vichi più o meno nello stesso periodo, racconta di un brigante famoso in quelle zone per i suoi delitti e le sue vendette, che si trova nella taverna del "Tasso morto" a trascorrere la notte.
Nelo stesso luogo sono presenti quattro uomini, trovatisi lì per la pioggia scrosciante, che prima dell'attes riposo si conoscono, bevono e soprattutto si raccontano storie vissute veramente nella loro vita, la prima regola che qualsiasi cosa esse raccontino devono essere intriganti e noir. I quattro uomini, il giovane, il vecchio, dita mozze e l'ultimo arrivato, raccontano le loro vicende mentre Frate Capestro è sdraiato su una panca e nessuno sà se sta ascoltando o no. Il pimo a raccontare la sua storia è Dita mozze a cui era stata fatta una maledizione da parte del nonno per uno che, secondo il nonno, era un incesto dei genitori dell'uomo. Tutti i suoi fratelli, a cui era stata fatta la medesima maldizione, erano morti violentemente e ora rimane solo lui...
La seconda storia, raccontata dal Vecchio, parla di una violenza fatta dall'uomo in gioventù nei confronti di una donna che amava; anni dopo aveva incontrato la sua presunta figlia, nata appunto da quella violenza, che giaceva sotto un albero e poco distante la figlia, quindi sua nipote, che piangeva la morte della madre. Da quel momento la prese con sè.
La terza storia, narrata dall'Ultimo arrivato, ha un padre nobile, pur avendo vissuto tutta la vita in povertà, e si vendicò di lui e di tutti i nobili rubando nelle loro case e uccidendo, quando lo trovò, il padre.
Ultima storia, raccontata sempre nel pieno della notte tra un sorso e l'altro di vino, è del Giovane che, dopo aver incontrato un nobile e raccolto per lui un sacco, andò a lavorare nel suo palazzo, si affezionò a lui e a sua figlia di cui si innamorò, ma nonostante questo seguì un uomo con il suo gruppo di rivoluzionari e si trovò a dover uccidere il marchese che lo aveva aiutato per molto tempo, rifiutatosi lasciò andare gli altri e poi seppe che non era orto ma era in uno stato vegetativo.
Finite le storie e venuta quasi l'alba, i quattro decidono di ritirarsi nelle loro camere.
Nella notte un uomo bussa alle altre porte ...
Lo stile narrativo è descrittivo ma allo stesso tempo scorrevole e ho apprezzato anche il mettere nomi indicativi e non reali alle persone per dare ancor meglio la sensazione di mistero.

La cosa che mi ha colpito di più, è sicuramente quella che ho apprezzato meno.
Infatti fin dall'inizio del libro mi sono accorta che l'autore associa i nomi di persone macchiate da molte colpe a immagini divine o comunque legate alla religione.
Questa situazione si ripete molto spesso, soprattutto quando si parla del brigante,che dà il titolo al romanzo, chiamato FRATE capestro.

Il libro è in una situazione di tensione continua e per questo si adattano bene le musiche di sospance che normalmente si usano nei momenti cruciali delle fiction.

Questo libro, scorrevole, interessante e quindi nel complesso piacevole, è adatto ad un genero di persone che amano il mistero, a cui piace tenere il fiato sospeso e la tensione alta.

"La vita mi sembra inutile, fatta solo per tribolare in attesa della morte".
Questa frase riassume i pensieri pessimisti che a volte vengono alle persone prese da crisi e sconforto. In questo caso le parole sono messe in bocca ad un uomo a cui è stata fatta una maledizione e che aspetta solo la fine, sperando che sia la meno sofferente possibile.

Leggendo questo libro mi sono venuti in mente i quadri lugubri e intensi della seconda metà del XIX secolo, il periodo in cui si svolgono i fatti narrati nel romanzo. La descrittività dell'autore per gli eventi e i luoghi mi ha dato una chiara immagine della situazione nel suo complesso.

Ho apprezzato in generale quasi tutti gli aspetti del racconto, il finale è piuttosto ambiguo non soddisfa completamente tutte le domande che si pone il lettore e lo lascia nell'incertezza, manca una morale esplicita che si può cercare di costruire solamente partendo da questo effetto di ambiguità.

Ho apprezzato in generale quasi tutti gli aspetti del racconto, il finale è piuttosto ambiguo non soddisfa completamente tutte le domande che si pone il lettore e lo lascia nell'incertezza, manca una morale esplicita che si può cercare di costruire solamente partendo da questo effetto di ambiguità.

come musica mettereila colonna sonora de "lo squalo" perchè crea suspance nel lettore.

consiglio questo libro a tutti

non ho trovato frasi che mi sono piaciute in modo maggiore rispetto alle altre.

mi sono venute in mente alcune scene di film che proponevano ambientazioni cupe, ricche di mistero, di notti flagellate da temporali e di uomini sperduti sulle montagne.

Forse il personaggio più vivo del racconto è stato proprio il protagonista,il brigante Frate Capestro,su cui ruota l'intera vicenda.Ma la situazione più esilarante è stata invece quella che ha come protagonista il nonno Chiappino,descritta con uno stile comico e divertente,dove la comicità la esprime anche il personaggio che ne è protagonista.

Nel libro sono presenti troppi salti temporali,nei quali non ci si rende conto nè del personaggio di cui si passerà a parlare nè della sfera d'azione che l'autore vuole riprendere,saltando da un momento della vicenda ad un altro;questo non dà al libro un ritmo unito e conforme.

Forse,essendoci personaggi misteriosi o quantomeno pericolosi,la musica che avrebbe maggior impatto sul racconto dovrebbe essere di tipo cupo e oscuro,simile alle musiche del"Padrino" o degli "intoccabili",,poichè ambedue hanno un tema a sfondo criminale,che può essere messo in relazione con alcune vicende raccontate nel libro.

Penso che possa essere attribuito ad un individuo studioso dell'animo umano e indagatrice della sua ambiguità,che è attribuibile ad ogni persona,poichè è da sempre la ragione di esistere di quest'ultima.

La frase più farsesca del libro è espressa da nonno Chiappino,che dice:"Che il mio sangue sia sparso a bicchieri su questa terra",quando,sdraiato sul letto moribondo e parlando ai presenti,lancia una maledizione mortale sulla figlia e sui nipoti e in generale su tutta la sua stirpe e famiglia.

Un film in cui sono presenti molti fatti citati nel romanzo penso siano attribuibili a "Crash",vincitore del premio oscar;la vicenda si svolge a Los Angeles e racconta gli avvenimenti a cui sono protagoniste sette persone,che verranno a "scontrarsi inevitabilmente tra di loro ed il cui carattere e modo d'agire non sarà ciò che sembra,poichè fà parte nell'animo ambiguo di cui è motivo di esistere l'uomo.

è un libro molto scorrevole con dei personaggi interessanti, la situazione è piuttosto insolita intrigante e ''sospesa''

non ho commenti negativi

un genere tranquillo

alle persona che amano il mistero

nessuno può dire sull'amore una sola parola sensata

non mi è venuto in mente niente

Il linguaggio e lo stile sono scorrevoli, i concetti espressi sono apostrofati da aggettivi duri e aspri per ulteriormente evidenziare le esperienze che hanno vissuto i personaggi. Questi ultimi non sono molto descritti nella loro fisicità, quanto invece nella loro interiorità per sottolineare appunto la meschinità e la miseria che li comprime.

Non mi è particolarmente piaciuta la fine poichè la ritengo abbastanza scontata.

Non lo so.

nessuno in particolare, ritengo che questo libro possa essere letto da tutti.

Nessuna.

Dylan Dog, poichè ritengo che come spesso capita in questo fumetto, la fine è enigmatica quasi come un Horror misto ad un giallo.

Il testo è piacevole e scorrevole, con diverse sequenze descrittive molto approfondite, inoltre le scene all'interno della narrazione e le immagini parevavano quasi "concrete"; mi spiego: io ritengo che l'immaginazione voli oltre ogni limite, questo fa sì che la mente elabori immagini più efficaci e impressionanti di quelle girate in un film.

Il libro era meraviglioso, non c'è nulla che non mi sia piaciuto.

Solitamente non vi faccio caso.

Lo consiglierei ad un genere di lettore non facilmente impressionabile; il racconto lo definirei quasi brutale, ma allo stesso modo magnifico.

Nessuna in particolare.

Nessuno.

Di questo libro mi sono piaciute molto le storie che raccontano i quattro uomini sul una parte della loro vita, quella che non hanno mai osato confessare ad altri. Le storie che raccontavano sono molto sentimentali (parlano soprattutto del loro amore per una donna) ma sono anche inquietanti perché fanno rivivere il lettore nella cupa atmosfera del Granducato di Toscana, fatta di povertà, di rassegnazione, e dove la legge del più forte impera.

La cosa che non mi è piaciuta di questo libro e che forse è un po’ troppo crudo.

La colonna sonora che, mi sembra più appropriata, e che metterei a questo libro è quella del film ‘Profondo Rosso’. Una musica cupa e nello stesso tempo piena di suspense.

Lo consiglio a persone che non si impressionano davanti al sangue e a torture, ma soprattutto lo consiglio a persone che amano gli intrighi, perché la fine di questo libro le lascerà a bocca aperta.

Alla fine del libro quando Frate Capestro dice: “La mia coscienza è grande abbastanza per qualunque cosa.”

A questo libro collegherei il film “Saw, l’enigmista” perché anche in quel film “Il cattivo” riesce sempre a fuggire anche se porta morte e paura ovunque vada.

Mi ha colpito molto la sorprendente capacità dell'autore di dar vita ad una storia così emozionante e dal finale inaspettato mettendo in scena tutta la vicenda sulla base di una riunione alla locanda del Tasso Morto e inscenando le esperienze passate di quattro personaggi.
Sorprendente è stato il finale, nel quale, Frate Capestro, che era rimasto impassibile per tutta la sera...poichè lo svolgersi dei fatti mi ha colta totalmente impreparata.

Non mi è piaciuto l'inizio della storia perchè utilizza ancora una volta l'immagine del bosco e della tempesta per creare l'effetto mistero, e mi è parso poco originale se messo a confronto con il resto della vicenda.

Smooth Criminal di Michael Jackson

Lo consiglio a tutte le persone che amano situazioni dallo svolgimento ambiguo, che a tratti può sembrare ordinario,con un finale però totalmente inaspettato e carico di suspence, e libero all'interpretazione sommaria personale della vicenda.

"Questo un po' mi preoccupava, perchè in occasioni speciali le anime deboli possono lanciarsi nella battaglia con la massima incoscienza, pensando di riscattare con un gesto tutta una vita da coniglio"

Cartoline dalla terra di nessuno di Aidan Chambers perchè rievoca ancora il tema dei ricordi, anzi è totalmente basato su di essi, e il finale é altrettanto strano e sorprendente.

Mi è piacita molto la figura di Frate Capestro: molto enigmatica e anche molto rispettosa delle sue vittime, tanto da recitare una preghiera per le loro morti. Il linguaggio semplice utilizzato dall'autore rende il libro molto scorrevole

Mi aspettavo una fine diversa

Smooth criminal_ Jackson

A chiunque abbia voglia di leggere un romanzo non troppo impegnativo e molto scorrevole

"I suoi sono due occhi di bestia abbandonata incattivita dalla vita solitaria. Una bestia che ha la forza dell' amore, ma non le sue dolcezze"

Lo collegherei a paesaggi campestri dove la vita è tranquilla e solitaria